Cimino: «ll mio Giuliano? Un leader, quasi un eroe» di Claudio Donzella

Cimino: «li mia Giuliano? Un leader, quasi un eroe» Bari: così è la Taylor sul set di «Toscanini» al Petruzzelli - Nizza, anteprima del film «D siciliano» con regista e protagonista Cimino: «li mia Giuliano? Un leader, quasi un eroe» Dice l'interprete Lambert: «Era riuscito a rendersi indipendente da Chiesa, mafia, aristocrazia» NIZZA — Christopher Lambert ha salutato 11 pubblico prima dell'Inizio della prolezione, poi è ricomparso alla fine: preferisce non vedersi Bullo schermo. .17 n film amo farlo—ha spiegato —. Poi non è ante che deve piacere, ma al pubblico*. E l'altra sera, all'anteprima all'Acropolis di Nizza (la pellicola uscirà nelle sale francesi il 28 ottobre e anche In Italia la prossima settimana) de n Siciliano all'Acropolls di Nizza, il film è stato molto apprezzato dai 2500 spettatori che hanno riservato un lungo applauso all'attore e al regista Michael Cimino, che per una volta ha «tradito» 11 suo carattere riservato. Il pubblico ha seguito con viva attenzione per quasi due ore e mezza l'intreccio drammatico e 1 suol aspetti romantici che 17 Siciliano costruisce Intorno alla leggen darla figura del bandito Salvatore Giuliano, cui Christopher Lambert da un'Imma glne che non somiglia allo stereotipo del contadino sici liana • E Giuliano — ha sottolineato Cimino — è ben altro che un contadino. Ho voluto rappresentare un leader, un passionale che ha il dono di saper comunicare la sua passione, che all'indomani della guerra vuole distribuire le terre ai poveri, ottenere la secessione delle Sicilia e farne il quarantanovesimo sta- to degli Stati Uniti. Un uomo che incarna un ideale e che è diventato leggendario, tanto per le sue idee quanto per le sue imprese*. Perché la scelta è caduta su Lambert? -Avevo bisogno — ha detto il regista — di un attore giovane, che al tempo stesso evocasse qualcosa d'europeo e di esotico, e che non fosse obbligatoriamente italiano. La Sicilia mi ha insegnato a diffidare dal luoghi comuni creati su di essa. I siciliani, ad esempio, non sono per forza uomini bassi e di pelle scura. L'isola è uno dei posti dove ho visto più uomini alti e dagli occhi chiari, proprio come Christopher*. Su Giuliano c'era già 11 famoso film di Francesco Rosi, però, secondo Cimino, bisogna dimenticare quel precedente per valutare la nuova opera. Il Siciliano non è la biografia di Salvatore Giuliano ma, spiega 11 regista , •la storta della passione di un uomo per la sua gente e la sua terra*. Regista e attore hanno voluto ribadire V-universalità della figura di Salvatore Giuliano*, visto non tanto nell'Intreccio delle relazioni sociali, ma nel suo essere «un personaggio emblematico, quasi eroico* nella sua forza ideale n cast è composto esclusivamente da attori anglosassoni, ad eccezione di Giulia Boschi (la protagonista di Notte italiana di Mazzacurati, presentato a Venezia) e di Barbara 8ukowa. Ancora Cimino: «fi film è stato girato in inglese e in presa diretta, non volevo accenti caratteristici o identificabili.. •Per molte ore al giorno — ha precisato Lambert — ho dovuto lavorare con un professore di dizione, oltre a prendere lezioni di equitazione poiché Giuliano era un ottimo cavaliere. Per prepararmi, sono andato in Sicilia già alla fine di maggio, dopo il Festival di Cannes, anche se le riprese non dovevano cominciare che il 14 luglio. Durante tutto questo tempo, Cimino mi ha fatto incontrare molte persone, perfino qualche vecchio mafioso che aveva conosciuto Giuliano*. Lambert non ha risparmiato giudizi più .politici.: • L'impresa maggiore di quest'uomo fuori dal comune — ha sottolineato — è stata quella di essere riuscito a rendersi indipendente dalle tre grandi forze che governavano la Sicilia: l'aristocrazia, la Chiesa e la mafia. Oggi, le cose non sono poi tanto cambiate*. A chi gli ha chiesto se durante le riprese ha avvertito ostilità da parte dell'ambiente locale, l'attore ha risposto: •Assolutamente no. Ci hanno aperto tutte le porte, siamo stati incitati anche ad un fastoso matrimonio vecchio stile cui ci siamo ispirati per le scene delle mie nozze. Ma il ricordo più forte che mi è rimasto è la passione che ha coinvolto tutta la troupe, tanto da farci dimenticare perfino il caldo di quei giorni*. Lambert ha parlato anche di •interessante esperienza di vita* a proposito del suo soggiorno in Italia. -In Sicilia l'accoglienza è stata straordinaria, tutti si sono fatti in quattro per aiutarci. Oggi posso dire che conosco quest'isola e la sua gente abbastanza in profondità, ben più che un semplice turista*. Per intervenire all'anteprima di Nizza. Lambert ha abbandonato per un momento le riprse del suo ultimo film in cui interpreta padre Popieluszko. 11 prete assassinato dai servizi segreti polacchi. E' una coproduzione franco-americana, To kill a priest («Ammazzare un prete»), diretta da Agnieszka Holland. assistente di Andrzej Wajda, che ha lasciato la Polonia nel 1981. Le riprese vengono fatte a Lione e Lilla, diventate Varsavia e Cracovia. -Anche il film che sto interpretando ora è la storia di una passione — ha concluso Lambert —. Quella che anima padre Popieluszko, un prete-martire morto per le sue idee*. Claudio Donzella Lambert è Salvatore Giuliano