Ancora ostacoli alle nuove Usl

Ancora ostacoli alle nuove Usi Ancora ostacoli alle nuove Usi Il Coreco rinvia al Comune la delibera sulla distribuzione dei 13 mila dipendenti nelle previste 10 Unità sanitarie Ancora ostacoli per il decentramento dell'Usi Torino 1-23 in dieci Unità sanitarie. Martedì scorso, il Coreco (Comitato regionale di controllo) ha rinviato al Comune l'ultima delibera che distribuisce i circa 13 mila dipendenti dell'attt" struttura nella nuova organizzazione, chiedendo chiarimenti su tre punti: eventuali variazioni dell'organico; applicazione delle leggi regionali, in particolare della delibera approvata a Palazzo Lascaris il 23 settembre; definizione di alcune qualifiche non precisate nell'elenco allegato alla deliberazione. Chiarimenti che, ieri, l'assessore alla Sanità Bracco ha fornito, con procedura d'urgenza, per non ritardare ulteriormente l'insediamento di 10 Usi che fra polemiche di natura politica, inchieste giudiziarie e rinvìi tecnici è fermo da più di un anno. La delibera «contestata» è stata approvata dal Consiglio comunale il 22 settembre scorso, e, affermano a Palazzo Civico, non poteva evidentemente tener conto di una decisione regionale presa il 23. Variazioni d'organico possono essercene tutti i giorni poiché parte del personale impegnato nella sanità può venir trasferito dov'è più utile. In alcuni casi, infine, mancano le qualifiche di dipendenti trasferiti da altre Usi a Torino, senza indicazioni precise. Riuscirà il Comune ad inviare a Palazzo Lascaris tutta la documentazione (compresa quest'ultima delibera) entro ottobre, per consentire alla giunta regionale di decretare l'insediamento dei nuovi comitati di gestione a novembre? «Dipende dal Coreco — risponde l'assessore Bracco —. Se riterrà soddisfacente II nostro chiarimento e visterà presto la delibera, un'ora dopo tutto il dossier Usi sarà in Regione. Anche se la giunta regionale, per legge, potrebbe insediare i nuovi amministratori Usi, senza quest'ultima delibera:

Persone citate: Lascaris

Luoghi citati: Torino