Più trasparenza sull'attività Sitaf

Più trasparenza sull'attività Sitai Un impegno della Regione Più trasparenza sull'attività Sitai In Consiglio dibattuto anche il tema sanità L'autostrada della Valle di Susa e il problema sanità sono stati al centro, ieri, del dibattito in Regione. sitai. Il primo tema è stato sollecitato da alcune interrogazioni che, pur partendo da punti diversi si sono incrociate sul nodo-Sitaf. Una riprendeva i sospetti rapporti tra la società che gestisce l'autostrada e uno studio di progettazione veronese, collegato all'attuale ministro dei trasporti De Rose (psdi). altre riguardavano i costi raddoppiati di alcune tratte. Alcuni quesiti, infine, vertevano sulle problematiche connesse con autostrada e impatto ambientale. La discussione è servita per dissipare alcune ombre e mettere a fuoco alcuni impegni sia politici che operativi. L'assessore ai trasporti Mignone ha ricordato che lo scandalo sussurrato (in aula) e amplificato in altre sedi circa i rapporti con lo studio tecnico veronese non destano sospetti: la Sitai fin dal 72 ha commissionato progetti allo studio «sussurrato» quando l'attuale ministro era ben lontano dall'immaginare una cosi rapida carriera politica. I costi sono aumentati perché nel frattempo i progetti su pressione di molti enti locali hanno subito varianti onerose aopesantite dalla normativa sul rispetto dell'ambiente. Bontempi (pei) e il suo gruppo, che hanno sollecitato il dibattito, non pongono pregiudiziali tecniche (a differenza del verde Ala, che ha chiesto la sospensione dei lavori per un ripensamento globale sulle grandi infrastrutture), ma politiche: vorrebbero che una partita di oltre 2 mila miliardi (in gran parte si tratta di denaro pubblico) non si giocasse soltanto nel chiuso degli uffici di corso Svizzera (qui ha sede la Sitai). Impatto ambientale: la Sitaf ha affidato nei giorni scorsi a una commissione di esperti lo studio di eventuali modifiche al tracciato. Il pei propone di costituire una contro commissione regionale che verifichi o controlli le decisioni! del «privato». Un Impegno sostanziale della Regione è stato sollecitato anche dal de Paris e dal liberale Marchini («£' opportuno che l'autostrada non di- venti un'infrastruttura di transito, ma sia occasione di sviluppo per la valle, soprattutto per Susa dove è possibile attrezzare un terziario forte di cui beneficerebbe anche l'area metropolitana di Torino-). Sanità — Una interpellanza comunista sulle somme pagate ai laboratori privati di analisi (30 miliardi fatturati al Cdc dal 1981 al 1986) ha suscitato la reazione dell'attuale assessore Maccari Il quale risponde cosi: 'Mi sembra strano che dal 1981 al 19S5 nè l'assessore comunista di allora, Bajardi, nè i consulenti del pei, si siano mai resi conto che la cifra pagata al Cdc. dai 2.600.000.000 del 1981 passava a 4200.QOO.000 nell'82. a 5200.000.000 nell' 83, a 5.100.000.000 nell' 84 ed a 6200.000.000 nell'85. L'ascrivere la vicenda del CDC a colpa dell'attuale giunta è opera di scorretta e falsa informazione politica tendente a confondere le idee all'opinione pubblica-. p. p. b.

Persone citate: Bajardi, De Rose, Maccari, Marchini, Mignone

Luoghi citati: Susa, Torino