Il viceministro iraniano annulla la visita a Roma

Il viceministro iraniano annulla la visita a Roma Il viceministro iraniano annulla la visita a Roma ROMA — La visita che il viceministro degli Esteri iraniano Mohamed Laranjanl doveva compiere oggi a Roma per incontrarsi con Andreotti è stata annullata. La comunicazione è giunta nella tarda mattinata di ieri alla Farnesina e di qui è stata trasmessa subito a Palazzo Chigi. E' un segnale preciso della gravità deUa situazione determinatasi nel Golfo Persico e dello sconcerto di Teheran davanti alla reazione multare americana. In questa fase appare evidente che U regime khomeinista vuole rimettere a punto la macchina della diplomazia e della propaganda e ha quindi ritenuto opportuno sospendere U viaggio del suo rappresentante. Questo non significa che U «canale» con Teheran si sia interrotto, perché proprio ieri l'ambasciatore Baldocci è stato ricevuto al ministero degli Esteri Iraniano. E oggi toccherà al ministro Andreotti ricevere a sua volta gli ambasciatori di Iran e Iraq, dopo aver Incontrato U segretario generale della Lega araba ChadU KUbi giunto in missione a Roma. Questa girandola di incontri sta a significare che U raid americano non ha ancora fatto inceppare la macchina della diplomazia e che è in atto una corsa di velocità per mantenere U fUo del dialogo con Teheran prima che le armi ricomincino a sparare nel Golfo Persico. In questo quadro l'attivismo di Andreotti trova una duplice motivazione. Primo: come presidente di turno del Consiglio di sicurezza, sul nostro ministro degU Esteri incombe U compito di appoggiare e dare impulso al nuovo mandato di pacificazione affidato al segretario generale dell'Onu Perez de CuéUar. E domenica Andreotti sarà di nuovo a New York per appoggiare l'azione mediatrice deUe Nazioni Unite. Secondo: in questo quadro, s'inserisce anche U rapimento dei nostri tre tecnici sequestrati dai kurdi nell'Iraq settentrionale, perché sia Baghdad che Teheran sono egualmente interessate al •caso-. Nella capitale iraniana, la nostra rappresentanza diplomatica si è attivata per individuare U .canale umanitario» più adatto per entrare in contatto con chi può essere utUe a raggiungere i rapitori. E l'Iraq segue, ufficialmente senza Intralciare, 1 maneggi deUa nostra diplomazia e 1 tentativi delle società da cui dipendono i tre rapiti. La cortina di riserbo stesa dalla Farnesina non lascia filtrare mol te informazioni, ma sem bra che dopo qualche battuta a vuoto -qualcosa si sia messo in movimento'. Magari dopo U «fermo» nel porto di Savona del misterioso mercantile carico di armi, diretto forse proprio in Iraq. Se su questo argomento nel circoli governativi si tende a non spendere molte parole per far arrivare a buon fine le trattative per U rilascio del tre le ripercussioni per l'azione americana contro la piattaforma petrolifera Iraniana cominciano ad agitare i partiti. Paolo Pati-uno

Persone citate: Andreotti, Baldocci, Paolo Pati-uno