In Francia «scottati» 4 milioni di azionisti di Enrico Singer

In Francia «scottati» 4 milioni di azionisti In Francia «scottati» 4 milioni di azionisti L'indice ha perso il 9% con punte di oltre il 13 per i titoli guida PARIGI — E' stato il tonfo più rovinoso degli ultimi sei anni alla Borsa di Parigi: -9% con punte di oltre il 13% per i titoli più importanti come' Paribas, Thomson, la Compagnie du Midi, Oréal, BicvOerto la crisi del mercati è mondiale e tutti affermano che il colpevole è al di là dell'Atlantico. Ma un lunedi cosi nero ha sorpreso anche gli operatori più pessimisti e. soprattutto, ha gettato nel panico quegli oltre quattro milioni di francesi che si sono lanciati nel gioco quotidiano dei listini da meno di un anno. Da quando, con la privatizzazione di undici grandi società di Stato, 11 numero del piccoli azionisti si è moltipllcato per tre (da 2 a 6 milioni) cambiando 11 volto austero di Palaia Brongniart. In una situazione che somiglia molto a quella delle altre grandi piazze internazionali (11 dollaro è sceso sotto 1 6 franchi e la Borsa è tornata all'indice del giugno 'SO), lo sbandamento del peti ts porteurs è la caratteristica tutta francese di questo lundi maudit. Un lunedi maledetto che promette altri contraccolpi: sia sull'atteggiamento immediato dei pic¬ coli azionisti che hanno già perso una fetta di quanto avevano investito sperando in un sicuro guadagno, sia sul futuro delle nuove priva? tizzazionl che sono- nei programmi del governo Chirac. E, come sempre accade nella grandi tempeste, c'è già un Tifante: un valore-simbolo che di questo panico è stato la vittima principale. Si tratta delle azioni di Paribas — la prima banca d'affari privatizzata — che hanno chiuso a 367 franchi. Erano state vendute al pubblico a 405 franchi, erano balzate a 480 franchi nella prima quotazione di Borsa e avevano toccato un massimo di 549 franchi nel momento del boom. Soltanto venerdì, quando già 1 segnali della crisi erano pesanti (-7% in una settimana), i petits porteurs avevano gettato 181 mila azioni Paribas sul mercato. Ieri le vendite hanno superato i 200 mila titoli. E movimenti slmili, sia pure meno drammatici, hanno colpito azioni-guida come Mlchelin, Perrier, Pernod, Peugeot, Saint-Gobaln, CGE, Exor. Per gli esperti e 1 politici (almeno quelli dell'area governativa) tutto questo sconquasso è 11 risultato di un'Isteria comprensibile ma non giustificata. Ieri 11 presidente degli agenti di cambio non solo invitava i neofiti della Borsa a «non perdere 1 calma e soldi; ma avvertiva ; che le azioni svendute sono' state acquistate dal cosldettl investitori istituzionali» che nel lunedi nero hanno fatto ottimi affari. E11 ministro dell'Economia, Edouard Balladur (l'onnipotente gestore delle privatizzazioni) ha cercato di rassicurare i piccoli azionisti confermando che la salute delle Imprese è ottima, che l'Inflazione è sotto controllo e, quindi, che non ci sono reali perìcoli. «La Borsa — ha detto Balladur — non si può giudicare sul breve termine. Bisogna relativizzare questa crisi che ha origini soprattutto monetarie e che deve essere risolta con uno sforzo di tutti gli Stati interessati e con i nervi saldi». Per questo le privatizzazioni continueranno: 11 26 ottobre con la vendita della parte pubblica di Matra e, entro la fine dell'anno, con la più grande compagnia d'assicurazioni: la Uap. Enrico Singer

Persone citate: Balladur, Chirac, Edouard Balladur, Pernod, Thomson

Luoghi citati: Francia, Palaia, Parigi