Ferrara bella e pettegola negli occhiali di Montaldo

Ferrara bella e pettegola negli occhiali di Montaldo Ferrara bella e pettegola negli occhiali di Montaldo Gli occhiali d'oro Regista Giuliano Montaldo con Philippe Noiret, Valeria Gelino. Rupert Everett, Stefania Sandrelli. La rilettura di una storia ferrarese di Giorgio Bassani, presentata a Venezia in concorso. Nella Ferrara del '38 il medico preferito delle famiglie benestanti. 11 dottor Padigati (Noiret) diventa il centro delle chiacchiere e delle cattiverie di provincia perché si scopre la sua omosessualità. A questo nocciolo si aggiungono una storia d'amore infelice e l'antisemitismo d'epoca. Gli impegni con i coproduttori (Parigi, Belgrado, mentre il produttore principale è Rete Italia) hanno portato alcuni stridori, come le chiacchiere sulla spiaggia di Riccione trasferite ad Abbazia, in Jugoslavia. Rupert Everett fuori ruolo come sempre, la Gollno traditrice, la Sandrelli votata al pettegolezzo (Lux, Galleria San Federico). Intervista Regista Federico Fellini con Fellini, Marcello Mastroianni, Anita Ekberg. Il grande regista racconta il cinema e il suo simbolo italiano, Cinecittà. Racconta anche se stesso, da quando giovane implume con un gran foruncolo sul naso arriva nella casa del mito, ad oggi, dove una troupe di giapponesi lo circonda preparando un filmato su di lui. E Fellini ripercorre alcune tappe della sua autobiografia immaginaria: lui che vede il Grande regista di allora e la Diva del regime, lui che ha i primi approcci con l'indolenza, lo spirito e l'aggressività dei set romani. Poi, rincontro contemporaneo con Mastroianni vestito da Mandrake per uno spot pubblicitario, la visita ad Anita Ekberg, le immagini della Dolce vita sullo schermo di casa. Dolcezza, sentimento del tempo. Infine le prove del film futuro, Amerika. da Kafka, la ricerca della luce giusta, gli ultimi bagliori del crepuscolo. C'è un'atmosfera da West. E infatti. Gli indiani scendono al galoppo dalle colline, le antenne della televisione puntate come lance. Grande cinema. Un finale di ottimismo. La parola a Fellini: «Mi hanno sempre chiesto un raggio di speranza nei miei film. Proviamo a girarlo. Luci!* (Adua 200, corso Giulio Cesare 67; Centrale, via Carlo Alberto 27; Eliseo Bla, piazza Sabotino). Od Ciomie Regista Nikita Michalkov con Marcello Mastroianni. Silvana Mangano. Elena Sofonova. Un film di bandiera italiana con l'anima russa e l'ispirazione felliniana. Mastroianni in forma smagliante e Michalkov (Schiava d'amore, Oblomov, Partitura incompiuta per pianola meccanica) attento ai tempi, essenziali e calibrati, e al paesaggio. La storia di Romano che sposa senza amarla una donna ricca (la Mangano): le sue fortune decadono, lui si imbarca come cameriere su una nave da crociera. Incontra un russo e gli racconta di un suo amore, russo appunto (Elena Sofonova), conosciuto, ritrovato, e infine definitivamente perduto. Per mancanza di illusioni, per pigrizia o distrazione. La Mangano è tornata al cinema dopo 12 anni (Doris, via Gramsci 9). Regista Michael Gottlieb con Andrew McCarty. Kim Cattral. Lui (Bella in rosa, A proposito della notte scorsa) è un artista incompreso che non finisce mai di essere licenziato, lei (Grosso guaio a Chinatoum) uno stupendo manichino che il ragazzo ha costruito, e che si anima di notte, nel silenzio dei grandi magazzini. Lo stile è quello di una spumeggiante commedia americana Anni 35-45 (Romano. Gallerìa Subalpina). Gli intoccabili Regista Brian De Palma con Robert De Niro, Kevin Costner, Sean Connery, Andy Garcia, Charles Martin Smith. Ecco sugli schermi l'ultimo De Palma, presentato fuori concorso alla mostra di Venezia. Questi «Intoccabili»sono i quattro incorruttubili poliziotti fiscali che. nell'America del proibizionismo, anno 1931, riuscirono a incastrare Al Capone con una trappola giocata sulle tasse. La sceneggiatura è di David Manie t, De Niro (Al Capone) dà ancora una volta grande prova della sua capacità di adattamento ai ruoli più diversi, il capo degli «intoccabili» è Costner, il bel giovane di Fandango e Silverado (Reposi, via XX Settembre 15). Soldati 365 all'alba Regista Marco Risi con Massimo Dapporto, Alessandro Benvenuti, Claudio Botosso. Un anno di vita in caserma, psicologie che si confrontano, situazioni grottesche o drammatiche, momenti di allegria, di malinconia o di solitudine. Il quarto film di Marco Risi (Vado a vivere da solo, Un ragazzo una ragazza, Colpo di fulmine) realizzato da un soggetto di Marco Modugno. n regista rifiuta il paragone con beceri film di satira militaresca, affermando di aver badato soprattutto alle psicologie e ai comportamenti (Capito., via San Dalmazzo 24). La casa 2 Regista Sani Raimi con Bruce Campbell, Sarah Berry. Una sarabanda horror condita di ironia nel film di Raimi, un maestro del genere. Una giovane coppia arriva gioisa in una casa, ma non sa quello che l'attende: una formula magica incautamente pronunciata richiama in vita i morti. Soltanto una formula-antidoto potrà fermare terrore e devastazione. Gli effetti sono talmente parossistici (come quando un occhio schizzato via dall'orbita di uno zombie finisce in bocca alla ragazza), 11 grandguignol cosi enfatizzato (sangue rosso, blu e nero a fiumi), che il risultato finale del film è una serie di risate liberatorie (Vittoria, via Roma 336). Accadde in Paradiso Regista Alan Rudolph con Kelly McGillis, Timothy Hutton. Sugli schermi un altro film presentato a Venezia. Hutton muore per salvare una donna e va in Paradiso, dove fa da guida ai nuovi arrivati un'affascinante Kelly McGillis (Reuben Reuben, Top Gun). Se ne innamora, ma è un amore infelice: lei si deve re incarnare, tornare sulla terra. Lui non può opporsi alla separazione, ma ottiene di tentare una scommessa con il Paradiso: rinacere, ricrescere, reincontrare Kelly, rifarla innamorare: tempo limite, trentanni. Alan Rudolph voleva realizzare un film alla «buona vecchia maniera hollywoodiana», forse pensava al Paradiso può attendere con Warren Beatty. Però lui stesso non è rimasto soddisfatto del prodotto, tant'è vero che a Venezia aveva ' dichiarato di aver sbagliato film (Arlecchino, corso Sommeiilcr 22). Mannequin Ifilm in prima visione Good Morning Babilonia Registi Paolo e Vittorio Taviani, con Omero Antonutti, Charles Dance, Greta Scacchi, Désirée Becker, Vincent Spano, Joaquim de Almeida. In California arrivano due giovani abilissimi restauratori toscani, quelli che dicono, a un americano che li provoca: «Noi siamo i figli del figli dei figU di Michelangelo e di Leonardo: e tu, di chi sei figlio?». Ma questa coscienza di superiorità culturale si scontra con rapporti di forze capovolti: e finisce che in ogni momento l'abilità artistica va provata. Niente di meglio per i due fratelli, che scoprono il cinema e cominciano a lavorare con Griffith: il regista americano ha appena visto Cabiria di Pastrone, pensa che la nuova arte, a quel punto, non possa avere più nulla da raccontare. Ma la crisi porta rinascita, e la rinascita, per Grifith, significa Intolerance. I due fratelli vi lavoreranno, restando per sempre nella storia del film e nel cuore del regista (Eliseo Rosso, piazza Sabotino). La piccola bottega degli orrori Regista Frank Oz con Rick Moranis, Vincent Gardenia, Steve Martin, EUen Greene. E' il rifacimento di Little Shop Of Orrors, diretto da Roger Corman, padre del cinema «sovversivo» di serie B: quello fu un film che, realizzato con pochissimi mezzi e in poco più di tre giorni, divenne un cultmovie degli Anni Sessanta. Fu poi trasformato in musical e spopolò sui palcoscenici di Braodway. E' la storia di una pianta carnivora e insaziabile, tenuta nascosta da un fioraio nel retro del suo negozio. La nutre un garzone un po' stupido, che arriva ad uccidere pur di procurarle il cibo. Di questa macabra vicenda, Oz (uno dei padri dei famosi «Muppets») dà una Regista Carlo Mazzacurati con Giulia Boschi e Marco Messeri. Un altro film fresco di Venezia, firmato da un autore trentunenne e prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti e Angelo Barbagallo. L'ambiente è il delta del Po, affascinante di fiume e di argini, di nebbie e di sole, un paesaggio già molte volte percorso dal cinema, ma qui rivisitato e rivisto con grande naturalezza. Protagonista è un avvocato padovano. Marco Messeri, che viene incaricato di fare una perizia su certi terreni del delta: arriva dunque nel Polesine e si trasferisce Ih u.aa pensioncina familiare. Incontra i personaggi del luogo, il benzinaio, la sua bellissima figlia Giulia Boschi che non dà confidenza, un piccolo Industriale locale, una locandiere ficcanaso. E poi assessori e architetti che progettano parchi naturali ma in realtà vogliono far soldi. E il film diventa un giallo con delitti molto italiani: non sangue ma tangenti, piccole e grandi ruberie (Stadio Riti, via Acqui 2). Appuntamento al buio Regista Blake Edwards con Kim Basinger, Bruce Willis. Attenzione alle belle ragazze alle quali si dà «appuntamento al buio». Potrebbe arrivarne una come Kim Basinger, bellissima, affascinante, spiritosa, ma con un terribile difetto: diventa una furia se assaggia un sorso di liquore. A Bruce Willis capita proprio questa E le conseguenze sono: un affare sfumato, un ristorante distrutta un futuro professionale annullato. Un'altra beffa all'«American way of /i/e. firmata Blake Edwards (Lilliput via XX Settembre 15 bis). Giardini di pietra Regista Francis Coppola, con James Caan, Anjelica Huston. Dopo Apocalypse Now, Coppola affronta di nuovo il Vietnam, questa volta ispirandosi al romanzo di Nicholas Proffitt. Siamo nel 1968, in Virginia. La scena si apre sul ci¬