Una macchina scopre i nuovi Pelé

Una macchina scopre i nuovi Pelé Una macchina scopre i nuovi Pelé I segreti di un codice segreto stante fra le sue fibre. Ogni movimento non viene mal compiuto per effetto dell'azione di un solo muscolo, ma da tutto un gruppo di muscoli. Facendo movimenti puri si riesce a Isolare due soli muscoli: Vagonista e l'antagonista, delegati a quella specifica rotazione. Il primo e quello che esegue materialmente UN tempo c'era l'allenatore «mago». Dava un'occhiata a un giocatore e sentenziava: questo ha la stoffa del terzino, l'altro è un attacante ideale e cosi via. Ora esiste una macchina: si chiama Cybex. Gino Nazzi, medico ortopedico al Cto di Torino, è stato fra i primi a Introdurla in Italia nell'ambiente degli sport di squadra e ne è entusiasta. «Con questa macchina riesco non solo a studiare esattamente lo stato di salute di un giocatore, ma anche a fornire all'allenatore indicazioni sul muscoli che deve far lavorare. Il tracciato di un test è, nel campo della ortopedia e della medicina sportiva, l'equivalente di un elettrocardiogramma in cardiografia. E' possibile seguire 1 progressi dell'allenamento per ogni distretto muscolare.ottenendo cosi un dettagliato curriculum stagionale».. Ma vediamo l:1 macchina, piuttosto bruttina, In verità, anche se costa più di una Ferrari. Una sorta di lettino da palestra sul quale ci si pone seduti o sdraiati secondo il muscolo che si deve controllare. Completa l'apparecchiatura una «scatola nera» contenente l'elettronica e una torretta per il computer e il registratore scrivente che fornisce al medico i risultati degli esami. Mettendosi alla macchina ci si accorge subito che reagisce in maniera strana. Il braccio metallico, che viene legato con cinghie all'arto da controllare, consente Infatti solo rotazioni «pure» e di tipo «Isocinetico» in tre direzioni perpendicolari. Le tre direzioni sono quelle degli assi cartesiani e 11 tipo di movimento, a velocità angolare costante, consente di evitare quelle accelerazioni che avvengono normalmente nella gin astica con at trezzzi e nei movimenti naturali. Si eliminano cosi squilibri, dovuti ad esempio al peso degli arti, che altererebbero sensibilmente l'efficacia del test. L'effetto anomalo che si percepisce è dovuto al fatto che normalmente gli sforzi muscolari sono isometrici oppure lsotonici. Il primo caso si ha quando ci sforziamo di spostare qualcosa senza riuscirci: sollevare ad esempio una grossa pietra o spezzare una fune d'acciaio. Il muscolo non può accorciarsi, non fa quindi lavoro meccanico, ma aumenta notevolmente la tensione fra le fibre. Si parla invece di contrazione isotonica quando il muscolo interessato riesce a fare 11 movimento, e quindi compie lavoro contraendosi, riuscendo cosi a mantenere una tensione praticamente co¬ Una poltrona collegata a un sistema elettronico permette agli sportivi di misurare il loro stato di forma con un test rigoroso e oggettivo il lavoro e poi diventerà agonista a sua volta nel movimento opposto. Tutti sappiamo che con l'allenamento i. muscoli si ipertrofizzano e facilmente riusciamo a distinguere un lanciatore di pesi da un nuotatore oppure da un velocista. Ben pochi, e con molte approssimazioni, saprebbero Invece valutare, a LsaenzC fin ad* eaiiimo na ASTRONAUTICAfq/UCSla SCltinialla calcoli numerici allstelle, di Mario G. Fracastoro, accademico dei Lincei / ZOOLOGIA: I interessanti della macchina è tipica della medicina sportiva. I tabulati che escono dal registratore sono una sorta di carta d'identità delle attitudini fisiche di ogni ragazzo in quanto ogni sport ha determinati muscoli interessati. La gamma di informazioni fornite dalla macchina è molto vasta: velocità di rotazione, sviluppo della forza alle alte e basse potenze, pesatura dell'arto Interessato, lavoro che viene fatto, forza lungo tutto l'asse della rotazione, rapporto della forza con il peso corporeo, potenza esplosiva, rapporto fra flessione ed estensione. Se un tempo solo gli sport con risultati misurabili con Il metro e il cronometo o la bilancia avevano a disposizione strumenti oggettivi per riconoscere le promesse, ora non è più cosi. Per ogni sport e per ogni ruolo esistono precise statistiche, dedotte da misure sui campioni, che possono rivelare chi saranno gli atleti dei prossimi campionati di calcio o di basket. Cor. un pizzico di scetticismo però. Non bisogna sottovalutare anche gli aspetti psicologici, la voglia di riuscire e la tenacia. Anche il calabrone secondo l'aerodinamica non dovrebbe poter volare, ma lui non lo sa e continua a svolazzare tranquillo. vista o toccando, se 1 muscoli agonisti e antagonisti di un certo movimento sono nel giusto rapporto. Cybex c! riesce, non con misure globali, ma grado per grado di rotazione e per tutti i distretti muscolari ad esclusione di quelli dorsali. Alcuni giocatori, che già conoscono queste macchine, hanno imparato a temerle. Non si può più nascondere la cattiva guarigione da un incidente sportivo o da un intervento e nemmeno «bluffare» sulla forma. Quel maledetto lettino con scatola nera e computer svela tutto. Sulla sua «meccanica» sincerità ormal contano anche le società assicuratrici statunitensi che accettano come prova in tribunale i risultati di questi test. Se dopo un incidente un assicurato lamenta di non essere riuscito a guarire completamente, basta un test per stabilire se «è collaborativo» oppure se simula e l'esame rivela anche se sono presenti dolori palesi ed anche al di sotto della soglia di percezione. Una sensibilità quest'ultima che viene anche utilizzata in ortopedia per valutare l'esito di interventi alle articolazioni e nel campo della rieducazione per far lavorare un muscolo sapendo, istante per istante, cosa succede. Una delle possibilità più LA società attuale manifesta un crescente bisogno di raccogliere, elaborare e diffondere un'enorme massa di informazioni, In modo rapido ed efficiente. I mezzi per soddisfare questa esigenza sono già disponibili, almeno in parte, grazie ai recenti progressi tecnologici nei campo delle telecomunicazioni e della microelettronica. Oggi è possibile convertire, anche se a livelli diversi, lo scritto, il parlato, la musica, le immagini in una forma unificata di rappresentazione, detta digitale o numerica, che utilizza, In generale, solamente le cifre 0 e 1 (rappresentazione binaria). Una volta espresse in questa forma, le informazioni diventano trattabili mediante calcolatori: possono essere elaborate, memorizzate, diffuse per mezzo di sistemi di trasmissione sotto 11 controllo dei calcolatori stessi. In questo ambito, la profonda integrazione dei sistemi di telecomunicazione ed elaborazione dati ha dato vita a una nuova disciplina, la telematica, neologismo derivante dalla fusione del termini telecomunicazione e informatica. I servizi telematici, In rapida espansione, sono basati In gran parte sulla trasmissione di informazioni, codificate In forma binaria, mediante la rete telefonica, capillarmente diffusa sul territorio nazionale. Alcuni servizi di notevole interesse sono il facsimile, per la trasmissione di disegni, fotografie e altre Immagini; il videolento, per la trasmissione di immagini televisive a scansione lenta; la posta elettronica, per la trasmissione di messaggi direttamente tra terminali; la telemedicina, per la trasmissione a distanza di analisi e // sistema Vernarti trasforma il messaggio in una serie casuale di cifre binarie che nessun criptoanalista riuscirà a interpretare - Funziona su questo principio la «linea calda» che collega Washington e Mosca dati clinici; 11 collegamento con banche dati, per avere informazioni, effettuare operazioni. Tra le informazioni, trattate in numero grandissimo, ve ne sono di quelle preziose e riservate. E' perciò importante, e lo diventerà sempre di più, avere a disposizione dei cifrari rapidi ed efficienti per proteggere queste Informazioni, impedendo che persone non autorizzate abbiano accesso ad esse. Negli ultimi decenni un numero sempre crescente Stefano Pavan : Riparte la corsa allo spazio, di Aurelio Robotti, del Politecnico di Torino / INFOI: MATICA: Come nasce un codice segreto, di Giampietro Allasia* ordinario di l'Università di Torino / I robot del futuro remoto, di Vittorio Silvestrini, ordinario di fisica all'Università di Napoli / ASTRONOMIA: La caccia ai pianeti di altre Il successo delle scimmie nasute, dell'etologa Isabella Lattes Coifmann / MEDICINA: Progressi nei trapianti, di Luigi Rainero Fassati, dell'Università di Milano di matematici si è occupato a fondo, nel corso di ricerche spesso segrete, del difficile problema di trovare un ■cifrario ideale», che da un lato permetta di cifrare e decifrare rapidamente, e possa essere usato più volte senza cambiare la chiave, dall'altro resista agli attacchi di una criptoanalisi sofisticata. Ora un cifrarlo è incondiaionatamente sicuro se si dimostra teoricamente che non può essere forzato, oppure è soltanto computazionalmente sicuro, se la relativa criptoanalisi ha al momento un costo proibitivo, in termini di tempo e di risorse di calcolo. I cifrari incondizionatamente sicuri prevedono una sola utilizzazione della chiave, come per esempio 11 sistema Vernam, che vedremo più avanti; mentre 1 cifrari oggi computazionalmente sicuri riutilizzano la chiave, come lo standard criptografico DES (Data Encryption Standard), di cui si è già parlato (Tuttoscienze, 5/11/86), ed 1 sistemi a chiave pubblica. Come si vede, le qualità richieste al cifrarlo ideale appaiono essere parzialmente incompatibili. Nel 1843 il geniale Edgar Allan Poe, credendosi un provetto criptoanalista, nel racconto «Lo scarabeo d'oro», imperniato su un misterioso sebbene rozzo criptogramma, faceva dire perentoriamente a un suo personaggio: «... non vi può essere dubbio che l'ingegno umano possa risolvere, con una appropriata applicazione, qualunque enigma che l'ingegno umano sia in grado di costruire Poe aveva torto, perché in seguito furono inventati cifrari Incondizionatamente sicuri, che sono ormai in uso da più di mezzo secolo. Il più noto e il sistema Vernam; In esso il messaggio in chiaro viene scritto sotto forma di una successione di 0 e di 1, utilizzando un'opportuna tabella di conversione, per esempio A-00000, B-00001. C-00010...; la chiave è costituita da una successione di ugual lunghezza di 0 e di 1, scelti in maniera casuale, per esempio lanciando in aria una moneta non truccata e Giampietro AUasia (Continua a pagina 2 In prima colonna)

Persone citate: Aurelio Robotti, Edgar Allan Poe, Fracastoro, Giampietro Allasia, Giampietro Auasia, Gino Nazzi, Isabella Lattes Coifmann, Luigi Rainero Fassati, Stefano Pavan, Vittorio Silvestrini

Luoghi citati: Italia, Milano, Mosca, Torino, Washington