ll western diventa punk

H western diventa punk H western diventa punk TEMPI duri per 1 tifosi del rock secco e tagliente, per 1 figliocci di quel suono americano tipico del «nati per correre»: il loro profeta e pontefice massimo. Brace Springsteen, li ha praticamente traditi. Tunnel of love, l'album uscito nei giorni scorsi in tutto il mondo, segna l'inversione di marcia, suggerendo un'immagine del Boss più familiare e mite, quasi ripiegato su se stesso. Per salvare le apparenze la rivista americana Rolling Storie ha parlato già di «Bruce music», una definizione sagace che Indicherebbe una miscela a suo modo originale organizzata da Springsteen, una filosofia yankee pura e coscienziosa con marchio d'autore. Questo Springsteen 1987, cosi autunnale, melodico, riflessivo, fors'anche stanco, lascia intravedere una piega che riguarda un generale recupero della tradizione, una rinascita dell'ideologia e dei profumi'country, debitamente rimodernati ma comunque legati con un filo di nostalgia al passato. Il nuovo movimento country prende le mosse dalla California, proprio dove il Boss, contravvenendo alle sue matrici «East coast» ha in ' parte registrato e missato interamente il suo album. E' da quelle parti eh si è cominciato a parlare da qualche tempo del filone *cowpunk», ovvero l'ultima frontiera della canzone country, non più affiliata ai quadretti demodé delle praterie e del cowboy, ma piuttosto inserita a tutti gli effetti nel tessuto della civiltà contemporanea. «La sintesi di rock e country Un album doppio — ha osservato il giornalista americano David Oates — può essere l'idea più vecchia nell'ambito della musica popolare. Negli Anni Cinquanta c'era il rockabilly, negli Anni Sessanta e Settanta il country-rock e il Nashville crossover. Negli Anni Ottanta abbiamo il cotopunk». Le parole, o comunque questo curioso innesto tra country e punk possono spaventare, ma in soccorso arriva un chiarimento: «La terminologia non deve sorprendere — ha scritto 'L'ultimo buscadero', rivista attenta alle tendenze emergenti — in guanto la parola punk viene usata solo come rafforzativo di significato e serve a scindere questa nuova schiera di giovani musicisti che stanno riportando il gusto dei giovani verso la musica più tradizionale d'America». La punta dell'iceberg in questa fase ancora pionieristica è rappresentata da nomi che a noi dicono ancora poco, Steve Earle, Lyle Lovett e soprattutto Dwight Yoakam e Beat Farmers (tranne Lovett sono tutti pubblicati soprendentemente, e dunque reperibilissimi anche in Italia): fanno da battistrada a un vero e proprio esercito di musicisti rampanti e qualcuno di loro si è già ritagliato un posticino al sole E' il caso di Dwight Yoakam, il più promettente e talentoso del nuovi tradizionalisti «cowpunk»: viene dal Kentucky, veste come un contadino nel di di festa e tiene moltissimo a perpetuare 1 valori del country classico, il problema è che Yoakam si è fatto le ossa nei locali di punk e di rock oltranzista a Los Ange¬ dei Troubaires d Troubaires: «Fondendo nel disco l'antico e 1} nuovo, essi hanno condotto un pellegrinaggio nella musica els e transalpina, che da sempre si pone come rito arcaico e simbolo di festa e di unione del popolo d'Oc di qua e di là della frontiera [...]. Come eredi di una cultura e come protagonisti attuali della civiltà etnica provenzale. Li Troubaires hanno voluto unire il tradizionale e 11 moderno, l'arcaico alla sperimentazione, per creare una nuova e umana dimensione espressiva». E ci sono riusciti; per convincersene, basta ascoltare le realizzazioni e gli. arrangiamenti dei brani tradizionali — come la Scottich di Champsaur, la Valso vlelo di Val Grana, Ma maire vóu delia contea di Nizza o il Balèt della Val Vermenagna e i nuovi brani composti per lo più dagli Arneodo stessi, come il predetto Roumiage (che dà il titolo al disco), o I citours (i falciatori di Orione) e la cupa Sihe guerra e Coumboscuro

Luoghi citati: California, Italia, Kentucky, Los Ange, Nizza, Troubaires