Ogni bestemmia una multa: così costruirono Santa Maria del Fiore

Ogni bestemmia una multa: così costruirono Santa Maria del Fiore Ogni bestemmia una multa: così costruirono Santa Maria del Fiore GIOVANNI Boccaccio nella chiesa fiorentina di Santo Stefano di Badia teneva lezioni di letteratura commentando la Divina Commedia; sotto l'arco di San Marco a Venezia le prostitute adescavano i clienti; nel 1327 il vescovo di Firenze fece chiudere di sera tutte le chiese per impedire che diventassero teatro di fatti immorali e vi si vendessero vino e cibarie;-gli assassini in chiesa non si contano, dal celeberrimo omicidio di Tommaso Beckett a Canterbury per ordine di re Enrico II, a Galeazzo Visconti ucciso mentre entrava in Santo Stefano a Milano, alla congiura dei Pazzi in Santa Maria del Fiore. Sono solo alcuni esempi fra i tanti che Cesare Marchi ha raccolto nel suo libro «Grandi peccatori grandi caTedrali». Dopo i recenti successi ottenuti con i suoi libri sulla lingua italiana, l'autore si cimenta ora con la storia del Medioevo che, come sostiene in apertura di libro, «è di moda: Storici autorevoli e scrittori suggestivi, Duby, Le Goff, Eco in testa, hanno contribuito negli anni recenti a rivalutare un'epoca troppo a lungo calunniata e troppo frettolosamente definita come «i secoli bui». Marchi aggiunge un altro capitolo a questa sorta di •enciclopedia dell'uovo medioevale; raccontando in modo piacevolmente divulgativo le vicende, i retroscena, le curiosità e le leggende sorte dietro la nascita delle cattedranti quindici cittàewmpee, «Non è un trattato di sorta politica né né un manuale di architettura né un testo di liturgia sacra, ma un po'di tutte queste cose con in più qualcos'altro». Leggendo i quindici capitoli che compongono il libro scopriamo che il duomo di Monreale, una delle più belle chiese della cristianità, che si chiamava Monte Regale perché sorgeva su di un terreno «preferito dai re normanni per i loro augusti weekend», sorse ad opera di muratori islamici super-efficienti: cominciato nel 1172 fu terminato dopo una dozzina d'anni f«è stata l'ultima cosa fatta con rapidità qui da noi» è il commento di un terremotato). Per finanziare la costruzione di Santa Maria del Fiore, Firenze non si è certo formalizzata: ai bestemmiatori venivano inflitte, al posto delle penitenze corporali, pene pecuniarie a vantaggio del duomo, cosicché «molti blocchi di marmo di Santa Maria del Flore furono acquistati col ricavato delle bestemmie». E ancora, nella lunetta del portale di San Zeno a Verona, compare la figura del patrono benedicente che, Marchi informa, «assomigliava ai veronesi per la giovialità del carattere, la dolce pazienza, il filosofico sorriso con cui sedeva in riva all'Adige, a pescar trote. Era 11 suo hobby, tra un miracolo e l'altro». Da Colonia a Milano, da Napoli a Cordova a Venezia, la storia della cattedrale aiuta a capire la storia della ritta e dei suoi abitanti e viceversa: questo grazie al fatto che nei secoli passati la casa di Dio era anche casa degli uomini, i con/ini tra il sacro e il profano venivano spesso a sovrapporsi quando non a coincidere tanto da lasciar convivere con estrema disinvoltura .grandi peccatori e grandi cattedrali: Maria Laura Della Croce Cesare Marchi, «Grandi peccatori, grandi cattedrali*, Rizzoli, 243 pagine,

Luoghi citati: Badia, Firenze, Milano, Napoli, Venezia, Verona