Era come atterrare su Marte

Era come atterrare su Marte Era come atterrare su Marte Pubblichiamo, per concessione dell'editore Giorgio Mondadori, alcuni passi da «il ritrovamento del Titanlc» di Robert Ballard. DIRIGENDO verso Ovest, il sottomarino scavalcò il lato sinistro della nave e il ponte imbarcazioni fu ingoiato dal buio dietro di noi. Su mia richiesta, Ralph virò, e ci tuffammo verso il fondo costeggiando la serte degli oblò del ponte A. cioè la passeggiata coperta della prima classe. Ora lo scafo incominciò a fungere da «frangivento» proteggendoci dalla corrente. Era chiaro che sul lato sinistro della nave si poteva lavorare meglio, quando la corrente era forte. Enormi incrostazioni da ferrobatteri pendevano dalla sporgenza costituita dal ponte A. In parte oscuravano gli oblò-finestre più piccoli che si aprivano, proprio sotto, negli appartamenti del ponte B. Mentre scrutavo, quasi in trance, attraverso il mio oblò, potevo facilmente immaginare la gente che cammina- Robert Ballard entra nella torretta del batiscafo

Persone citate: Giorgio Mondadori, Marte Pubblichiamo, Robert Ballard