C'è euforia tra i viticoltori «L'87 è un'annata storica» di Gianfranco Fiori

C'è euforia tra i viticoltori « L'87 è un'annata storica » C'è euforia tra i viticoltori « L'87 è un'annata storica » Le uve sono sane e l'anALBA — •Un'annata ottima, paragonabile alla storica '64, al 78, all'82. è il giudizio unanime che si raccoglie negli ambienti vitivinicoli piemontesi sulle vendemmie di quest'anno che, con la raccolta delle ultime barbere e dei nebbioli, appena iniziata, sta volgendo al termine. Qualcuno parla addirittura di annata del secolo. Gianluigi Biestro, direttore della Piemonte Asprovit (associazione produttori vitivinicoli piemontesi) che raggruppa oltre 10 mila aziende vitivinicole del Piemonte tra cui 28 cantine sociali, dice: •Accade raramente di avere risultati cosi eccellenti in modo uniforme su tutto il territorio regionale. La vendemmia sta fornendo risultati ottimi in tutto il Piemonte, dal Cuneese, all'Alessandrino, dall'Astigiano dove è concentrata la stragrande maggioranza della produzione, al Nord-Piemonte, nel Novarese, Vercellese: Parere condiviso dall'esperto Giancarlo Montaldo, direttore dell'Enoteca regionale del Barbaresco che aggiunge: •Molte annate sono valide a livello di singole aree mentre in questo caso siamo di fronte ad una situazione positiva generale. Inoltre, V87 segue e supera due annate molto buone, 185 e V86: andamento climatico favorevoL'enotecnico Luigi Rosso, di Alba, commenta: «Le uve sono molto sane, l'andamento climatico è stato più che favorevole. Si stanno ottenendo vini fruttati, ricchi di estratto, di corpo, colore, adatti all'invecchiamento e che non hanno bisogno di nessuna correzione». Sempre vivo è il problema dell'arricchimento nelle annate sfavorevoli Al centro di polemiche e pareri contrastanti continuano ad essere l'aggiunta di mosto concentrato permesso dalla legge e quella dello zuccheraggio non consentito in Italia a differenza di altri Paesi della Cee. 'Quest'anno la natura ci ha aiutato» dice Rosso. Non spaventa neanche la pioggia di questi ultimi due giorni. «Le uve sono cosi sane che dovrebbe piovere ininterrottamente per una settimana per arrecare danni, dicono gli esperti. Se sulla qualità non vi sono dubbi, sulla quantità non esistono ancora dati ufficiali. Tuttavia, le previsioni danno una vendemmia un po' al di sotto dei valori normali. Si parla del 15-20 per cento in meno. (In Piemonte la produzione vinicola è di circa 4 milioni di ettolitri annui con un giro di affari che supera i 500 miliardi). Prosegue Biestro: • Un altro elemento abbastanza eccezionale è l'assen¬ le - Minore la quantità za, quest'anno, quasi totale di grandinate in Piemonte ad eccezione di piccole aree nel Novarese e nel Casalese.. Nel panorama della produzione vinicola piemontese che conta 40 vini doc, spicca l'Albe se con gli unici due vini a denominazione di orìgine controllata e garantita, barolo e barbaresco, con una produzione rispettivamente di circa 7 e 3 milioni di bottiglie all'anno. Antonio Maggiore del Consorzio di tutela di questi due vini, dice: .1 nebbioli da barolo e barbaresco stanno dando risultati ottimi. Le uve fanno registrare mediamente più di 20 gradi babo che corrispondono a vini di oltre 13 gradi». I prezzi non sono ancora definiti. Si parla di 9-11 mila lire al miriagrammo. Interviene Biestro: .Anche la vendemmia del gattinara, baca, ghemme, farà, del carema si prospetta ottima. Una sorpresa viene dalle uve barbera che quest'anno sono una vera rivelazione. Il vino barbera, in Piemonte, con i suoi 2 milioni di ettolitri circa rappresenta quasi la metà della produzione totale». Quest'anno le barbera si presentano nel loro aspetto migliore, nelle Langhe, quelle doc le cru migliori, sono state pagate fino a 7 mila lire il miriagrammo. Gianfranco Fiori

Persone citate: Biestro, Giancarlo Montaldo, Gianluigi Biestro, Luigi Rosso, Novarese

Luoghi citati: Alba, Italia, Piemonte