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Tolte dal Piave 500 camionale di rifiuti Tolte dal Piave 500 camionale di rifiuti TREVISO — Oltre 50 mito metri cubi di rifiuti raccolti e trasportati in discariche regolarmente autorizzate, 500 viaggi con mezzi dell'esercito, 700 militari e oltre mille volontari impegnati nelle operazioni, durate in tutto 15 giorni. Sono queste le 'Cifre» dell'operazione -Piave pulito '87., il piano di radicale pulizia del corso d'acqua più importante della Marca Trevigiana, conclusosi ieri pomeriggio con la prima edizione della festa ecologica a Santa Lucia di Piave. .E' stato molto più difficile di quanto Immaginavamo — ha detto l'assessore all'Ecologia della Provincia, Graziano De Biasi — perché la mole del rifiuti trovata è stata davvero notevole». Scendendo nei particolari dell'operazione, realizzate in collaborazione con i ministeri della Difesa, dell'Ambiente e dei Lavori pubblici, in queste due settimane i militari (battaglione « Verbano. di Udine e 'Pontieri, di Legnano) hanno scoperto una serie di discariche di rifiuti solidi urbani (e quindi scaricati abusivamente da alcune amministrazioni comunali) riempite e sotterrate da alcuni anni e una discarica di rifiuti ospedalieri risalente a sette anni fa. Per quest'ultimo, la Provincia ha già inviato una denuncia al pretore di Montebelluna. Il Piave in queste due settimane ha restituito di tutto: dalle lavatrici alle carcasse d'auto, da alcuni attintali di rifiuti abbandonati sulle rive dai 'turisti della domenica' a una decina di residuati bellici, fatti brillare dagli artificieri di Mestre. Che fare, ora, perché il fenomeno si ripeta? •Intendiamo realizzare — ha annunciato l'assessore provinciale all'Ecologia De Biase — un servizio di vigilanza con guardie ecologiche che probabilmente assumeremo direttamente. E poi sarà necessario costituire un coordinamento fra i Comuni per istituire un controllo continuo sul greto del Piave. Infine, per tutelare 11 patrimonio ambientale appena restituito alla collettività, dovremmo immediatamente individuare alcune zone di tutela e creare dei parchi attrezzati». Flavio Cor