Andreottti difende la Nato di Fabio Galvano

Il ministro italiano al vertice Cee invita a non alterare gli equilibri esistenti Il ministro italiano al vertice Cee invita a non alterare gli equilibri esistenti Andreottti difende la Nato Nessun passo avanti sulla strada del «Consiglio europeo» auspicato da Bonn e Parigi Trova consensi tra i Dodici la proposta di un codice di comportamento sul traffico di armi codice di comportamento sul commercio e sul traffico di armi, che scongiuri per esemplo il pericolo delle «triangolazioni», attraverso le quali i Paesi in guerra — è 11 caso attuale dell'Iran — riescono a rifornire di armi i loro eserciti. -Merita un attento studio- ha detto Howe. Momento qualificante della riunione, tuttavia, era rappresentato dalla prima valutazione collegiale Cee dell'intesa sugli euromissili raggiunta da Usa e Urss, e di quell'inseparabile corollario che nel nuovo quadro strategico Est-Ovest è rappresentato dal problema della sicurezza europea. La discussione ha preso le mosse dall'ultima proposta sovietica in fatto di disarmo, contenuta nel discorso che Gorbaciov ha pronunciato la scorsa settimana a Murmansk. «Una grande delusione-, l'ha deiinito il danese Uffe Ellemann-Jensen. che presiedeva la riunione di Nyborg. «Il modo sbagliato di procedere-, gli ha fatto eco l'inglese Howe. «Sulla sicurezza — ha spiegato Andreotti — occorre fare un discorso unitario; affrontarlo settorialmente, come ha fatto l'Urss parlando di Nord Europa, contraddice il nuovo modo di porre i problemi della sicurezza-. «Un passo indietro-, ha aggiunto Howe; «Un errore di Gorbaciov-, ha sentenziato Raimond. E cosi il «rilancio di Murmansk» sembra per ora liquidato dall'Europa. Ma ciò non impedisce che il tema generale della sicurezza richieda grande at¬ tenzione. Non a caso, anche in vista della riunione Ueo del 26 all'Aia, ci sono stati a Nyborg numerosi incontri bilaterali fra i ministri dei Sette che aderiscono a quell'organismo. L'intero quadro richiede un profondo esame di coscienza. Anche perché — ammette Andreotti — «non è ben chiaro il ruolo dell'Ueo-. L'organizzazione dei Sette non riesce a trovare un ruolo in una espressa ottica militare, come ha anche dimostrato la sua incapacità di coordinare l'azione navale nel Golfo di cinque delle sue Marine. Né l'Europa sembra ancora pronta all'opzione franco-tedesca di un «Consiglio di Difesa», che secondo l'Italia dissanguerebbe i bilanci dello Stato e contraddirebbe lo spirito attuale del disarmo. •Non bisogna addormentarsi mai — dice Andreotti — ina non bisogna neppure mettere in discussione il grande valore del Patto Atlantico-. Quella del ministro italiano degli Esteri, ieri, è stata di fatto una grande e appassionata difesa della Nato. -Fare un sindacato europeo all'interno dell'Alleanza — egli ha detto — presuppone una compattezza europea, e comungue non è detto che possa giovare alla Nato. Dobbiamo studiare il problema della sicurezza europea ma anche il dato di fatto che da quarant'anni, impegnando Stati Uniti e Canada nella nostra difesa, il sistema funziona perfettamente-. DAL NOSTRO INVIATO NYBORG (Danimarca) — Profondamente delusa dalle più recenti proposte di Gorbac'ov — la smilitarizzazione nelle regioni europee dell'Estremo Nord, ritenuta 'troppo settoriale* — l'Europa cerca risposte comuni (e globali) in tema di sicurezza; ma dalla riunione dei ministri degli Esteri Cee conclusasi ieri in Danimarca, nella serena quiete di un alberghetti fra le betulle sulle sponde del Baltico, nessun passo nuovo è stato fatto sulla via del «Consiglio di Difesa» auspicato da Bonn e Parigi, anzi sono sembrati emergere moniti a non alterare equilibri oggi rappresentati dalla coesione del Patto Atlantico. «Attenti — ha avvertito il ministro degli Esteri italiano Giulio Andreotti — a non squilibrare la situazione che c'è, a non dissociare Usa e Canada dalla difesa comune». La discussione ha toccato numerosi temi, fra i quali naturalmente quello del Golfo. Ribadita dai Dodici la convinzione che una soluzione della crisi vada trovata sulla strada tracciata dall'Onu. si è espressa — come ha sottolineato Andreotti — l'opinione che «si tratti ora di stringere un poco le conclusioni-: un passo concreto potrebbe scaturire dall'odierna riunione dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. L'inglese Howe ha a sua volta espresso apprezzamento per la proposta che Andreotti ha presentato in margine alla questione del Golfo: un Fabio Galvano In Centro America