Voleva brevettare la cura centro il cancro

Voleva brevettare la cura centro 81 cancro Voleva brevettare la cura centro 81 cancro Il prof. Tempia aveva depositato presso un notaio torinese la «formula» - Il tentativo di regolarizzare la sua «scoperta» gli era costata la sospensione dall'ordine professionale, esecutiva dal 12 ottobre per il riconosciménto della cura è uno degli elementi che pesano di più nella valutazione della sua buona fede. La spiegazione, avanzata dal comitato che si è creato per difenderne l'operato («// professore è uno scienziato. E' un tipo distratto, che non si occupa di pratiche burocratiche.), non è in grado di allontanare i sospetti. Recentemente Tempia aveva deciso di chiedere l'autorizzazione a sperimentare la cura all'alcool anche su malati di Aids e su sieropositivi sottolineando che la sua terapia appariva 'teoricamente valida' anche contro questo male. L'indagine è intanto ad una svolta. Stamane 11 sostituto procuratore della Re¬ La «formula» della cura contro 11 cancro del professor Tempia era stata addirittura depositata presso un notaio, il professore ed il suo giovane allievo, Pier Paolo Pilotti (entrambi arrestati) lo avevano fatto il 21 maggio dell'anno passato davanti al notaio Paola Ferrante. Presso il professionista era stata lasciata copia di una pubblicazione in tre fogli, denominata .Scoperta di una terapia immunologia che può guarire il cancro.. Si trattava di un atto capace di cautelarli contro possibili «furti» della formula da parte dei colleghi: l'anticamera di un «brevetto» o della registrazione presso il Ministero della Sanità che risulta però cercata con determinazione solo negli ultimi mesi. Quel documento è il primo atto per tentare di «regolarizzare» una cura che aveva già provocato al professor Tempia un grosso guaio: la «sospensione» da parte dell'Ordine dei medici, ufficializzata in un documento del 3 marzo 1986. Questo provvedimento non era mai diventato esecutivo perché impugnato di fronte all'Istituto Superiore Arti Sanitarie che, il mese scorso, ha però respinto il ricorso. Secondo il segretario dell'Ordine dei medici, prof. Michele Olivetti, la sospensione di Tempia sarebbe diventata esecutiva il 12 ottobre. Il ritardo con 11 quale il docente di chirurgia, sperimentale ha iniziato la pratica pubblica Diana De Martino dovrà decidere se continuare l'inchiesta o se trasferirla, per competenza, al pretore di Chieri. Potrebbero, infatti, cadere le ipotesi di reato relative all'associazione per delinquere, alla circonvenzione di incapace ed all'esercizio abusivo della professione di farmacista. Resterebbe in piedi l'accusa più grave, quella della truffa, che è di competenza pretorile. Ma l'ultima parola spetta alla dottoressa De Martino che potrebbe voler sentire, prima di decidere, anche il professor Tempia, detenuto presso il Repartino delle Molinette in seguito ad un profondo stato di prostrazione fisica. . la targa davanti allo studio del dottor Tempia a. con.

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