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Il «Premio Tenco» rinviato aIP88 troppo bello per essere finanziato 4 * Il «Premio Tenco» rinviato aIP88 troppo bello per essere finanziato 4 * SANREMO — Prima o poi doveva succedere, e negli ultimi anni tutti eravamo 11 a sorprenderci: con i tempi che corrono, possibile che riesca a campare? E infatti ecco la notizia che il Premio Tenco — l'unica manifestazione musicale italiana (e forse non solo) che si basi sulla voglia di esserci dei musicisti, che lasci fuori le pastette della promozione e della discografia — quest'anno viene sospesa. Non ancora cancellata, ma sospésa: i finanziamenti del Comune sono pochi (per il Festivalone, chissà perché, non ci sono mai problemi), l'assessore al turismo è nuovamente cambiato e chissà se ama il Tenco. E poi ormai è troppo tardi, rispetto alla data fissata per fine novembre, 1 cantautori hanno preso altri impegni. La promessa è: ci vediamo l'anno prossimo. Forse sarà davvero cosi, ma intanto l'ombra della cancellazione è pesante, senza che ci sia in giro grande scandalo. Il Tenco in fondo è conosciuto da pochi perché poco trasmesso; la Rai. che con le sue tre reti non si perde una manifestazione di quelle di plastica, disc jockey e cantanti finti in playback, presentatori scemi, ha sempre relegato il Tenco in terza serata registrato e a puntate; giace ancora la registrazione dell'anno scorso. Benigni è stato canaglia, con Craxi soprattutto. E si che l'edizione '86 è stata la più bella fra la poesia metropolitana di Tom Waits. quella soave di Paolo Conte, Dalla De Oregon. Abbiamo assistito a performances che fareb¬ bero ghiotti gli indici d'ascolto, Sudamerica di Conte suonata dal medesima con Fossati e De Gregori, e alle marracas, irresistibile, sempre lui, Benigni. Mantenendo, oltre gli Anni 70, la propria diversità, e chissà perché un profumo démodé di vecchia sinistra il Tenco ha visto sempre più allontanarsi la possibilità di esser mandato in onda. Ora, la speranza è che una piccola fiamma d'orgoglio si accenda nel Comune di Sanremo, e che il sindaco, gli assessori non vogliano cancellare la parte meno rutilante, ma più seria delle loro manifestazioni musicali. A meno che qualche altra città si faccia avanti: Rambaldi e i suol amici potrebbero pur sempre emigrare. Ospitare il Tenco è anche un onore. m. v.