Canavese, miliardi a vuoto perché i progetti tardano di Guido Novaria

Canavese, miliardi a vuoto perché i progetti tardano Mentre il problema della viabilità si fa sempre più drammatico Canavese, miliardi a vuoto perché i progetti tardano I fondi stanziati dall'Anas restano inutilizzati - Emblematico il caso della «variante» di Pont IVREA — Centinaia di miliardi stanziati dall'Arias per realizzare nuove strade in Canavese rischiano di non essere spesi per la mancanza dei progetti di opere attese da decenni. In molti casi poi le progettazioni esistenti si scontrano con i problemi di tutela ambientale, i vincoli paesaggistici, le obiezioni di privati ed enti pubblici contrari al tracciato di questa o quella strada. Caso emblematico la .variante» di Pont sulla statale 460 che sta per essere ultimata dall'impresa Mattioda. -Gli studi per definire lo sviluppo dell'arteria sono durati 12 anni — spiega l'ing. Enzo Mattioda, titolare dell'impresa appaltatrice —; nel giugno del 1980 il Comune di Pont espresse il parere sul progetto redatto dalla Comunità montana. L'Anas bandì l'appalto: a noi toccò il compito di risolvere le questioni legate agli espropri. 1 tempi si allungarono per i vari ricorsi presentati dai privati al Tar: dal volo sul progetto da parte degli amministratori pontesi alla fine dell'opera sono passati sette anni-. Tanto tempo ma anche costi saliti alle stelle: l'Arias per 3 chilometri e 400 metri (buona parte in viadotto e galleria) spenderà 36 miliardi di lire. E tutto non è ancora stato risolto: per esempio non esiste il collegamento fra la nuova variante, che eviterà l'attraversamento di Pont, e la «prorinct'aZe. per la Valle Soana. I rischi e le difficoltà au mentano logicamente quando maggiore è l'importanza delle strade. Embleamtica la vicenda della -direttìssima Lombardore-Leini-Caselle. Dice l'on. Giuseppe Botta, presidente della Commissione lavori pubblici della Camera: -L'Anas l'aveva concepita come superstrada a quattro corsie: proteste e contestazioni di ogni genere hanno ridimensionato il progetto originario. Oggi ci troviamo con una strada praticamente nuova che tutti giudicano pericolosa e insufficiente per collegare Torinc con il Canavese'. L'Anas ha individuato altre priorità nella grande viabilità del Canavese: 35 miliardi per il traforo di Monte Navale a Ivrea sulla -Pedemontana. ; 10 miliardi per il ponte sul Chiusella per collegare i due lotti della statale «565. ; e ancora 10 miliardi per la circonvallazione di Rivarolo. Aggiunge ancora Botta: -Da tempo ho proposto la creazione dello -spor- fello unico: cioè di un gruppo di esperti chiamato ad esprimere il proprio parere sulla strada che si vuole costruire in un'unica occasione. Oggi il progetto di un'opera deve passare in un numero incredibile di uffici: pareri, contropareri e poi, quando si può passare all'appalto, nascono i ricorsi dei privati contro gli espropri. Cosi i miliardi dell'Arias restano fermi oppure vengono spesi da altre parti». Oli ultimi stanziamenti previsti per il Canavese rischiano di fare una brutta fine. Per 11 traforo di Monte Navale c'è già stata la richiesta di ulteriore documentazione da parte del Co.re.co. dopo che il Consiglio comunale di Ivrea aveva approvato il progetto preparato dall'ing. Migliasso. Sulla circonvallazione di Rivarolo le idee non sono ancora molto chiare: c'è chi la vuole interrompere vicino a Favria, chi invece chiede una sua prosecuzione direttamente verso l'innesto per la -direttissima' verso Torino. Infine per la statale -della Serra- nessuno sembra voler decidere: gli ambientalisti hanno chiesto di demolire i viadotti che s'interrompono sopra Borgofranco. Raccordare la strada con la pianura significa cancellare i caratteristici -BalmettU. Ma l'Anas ha stanziato altri 15 miliardi per la Mongrando-Biella, segno evidente che vuole in qualche modo ultimare l'arteria di collegamento fra Canavese e Biellese, due zone distanti fra loro pochissimi chilometri: ancora oggi però da Ivrea a Biella, superando la Serra, ci vuole oltre un'ora. Guido Novaria