Ora Michela non sarà piti fuori dal mondo

Ora Michela non sarà piti fuori dal mondo Ora Michela non sarà piti fuori dal mondo Ha vent'anni, vive su una carrozzella a causa di un incidente, può muovere solo la testa - Ma non si è arresa e «Specchio dei tempi» ha donato un pulmino perché possa vincere il forzato isolamento LA LOGGIA — Michela Genero è una bella ragazza di vent'anni, sorriso aperto, viso incorniciato dai capelli neri e illuminato da splendidi occhi azzurri. Da tre anni vive su una carrozzella, nell'alloggio di via della Chiesa: ha gambe e braccia immobilizzate. L'incantesimo di una vita serena si ruppe in un pomeriggio d'estate, sulla moto, in compagnia del fidanzato: un volo, l'urto della testa sull'asfalto, la lesione irreversibile della colonna vertebrale. Da allora, Michela può muovere soltanto il capoGiorni difficili, dominati però dalla voglia di vivere, di ritagliarsi comunque qualche momento di serenità. Michela non si è arresa. Si è re iscritta, ad esempio, alla scuola per segretarie d'azienda che frequentava a Torino (con un sofisticato meccanismo azionato dalla bocca riesce anche a scrivere a macchina). Gli amici non l'hanno abbandonata: e tra questi anche persone che hanno fatto della solidarietà la loro professione, come l'assistente sociale Rossana Scapata: •E' una ragazza coraggiosa, ha lottato contro la voglia di lasciarsi andare, qualche volta abbiamo anche dovuto rimproverarla'. Michela ha scritto a ■Specchio dei tempi»: •Puoi trovarmi un furgone dove possa sedere con la carrozzella? Potrei uscire, svagarmi, vedere altra gente. Abbiamo già chiesto all'Usi ma ci hanno risposto che questo servizio non è in funzione-. Da qualche giorno, quel furgone è parcheggiato nel cortile del municipio di La Loggia. E' un Ducato maxi, l'ultimo ritrovato della tecnica: può trasportare tredici persone, oppure cinque passeggeri su carrozzelle; si sale da una pedana laterale automatica, è studiato per garantire 11 massimo confort a chi lo occupa. E' costato 78 milioni offerti dai lettori de -La Stampa». Regalarlo al Comune (che troverà un auti¬ sta volontario e si occuperà della manutenzione) ha significato superare le solite barriere frapposte dalla burocrazia ed ha portato via un bel po' di tempo. Ma tutti hanno fatto la loro parte: il Consiglio comunale, ad esempio, si è riunito d'urgenza (un evento rarissimo) proprio per approvare la delibera di accettazione del dono. Dice Graziella Tomasiello, assessore ai servizi sociali: -Era nostro dovere. Siamo-grati ai lettori di Specchio dei tempi, quel furgone servirà soprat¬ turetosthchpcEapnCstt tutto a Michela, ma lo useremo anche per altri portatori di handicap della nostra zona». E Michela? «Quando mi hanno telefonato per dirmi che era arrivato non stavo più nella pelle, ho chiesto che mi portassero a vederlo. E'molto bello, potrò andare a Torino, vedere gli amici, partecipare a qualche manifestazione. Spero che il Comune trovi presto l'autista: per me è molto importante. Mi avete davvero fatto un grande regalo-. i ff n pulmino donato dai lettori al Comune di La Ix>ggia per aiutare Michela e gli handicappati

Persone citate: Graziella Tomasiello

Luoghi citati: La Loggia, Torino