Comunità per handicappati

Comunità per handicappati A Rivarolo, dopo vent'anni, si apre stamane il nuovo centro Comunità per handicappati Una storia lunga e difficile che l'Associazione delle famiglie di fanciulli e adulti subnorinali è riuscita a condurre in porto grazie ai tre miliardi e mezzo concessi dall'Istituto Bancario San Paolo - Il complesso, che rischiava di essere smantellato, offrirà una serie di moderni servizi RIVAROLO — Da .Villaggio del subnormale» a comunità-alloggio in grado di offrire servizi qualificati alla persona handicappata: un'evoluzione che ha occupato un ventennio, tanto è durata la realizzazione della Comunità «La Torre» voluta dall'Anffas (l'Associazione delle famiglie di fanciulli e adulti subnormali nata a Roma nel '58) che s'Inaugura stamane alle 11. Una storia lunga e difficile che l'Anffas è riuscita a concludere grazie all'intervento dell'Istituto Bancario San Paolo che tre anni fa ha concesso un contributo di 3 miliardi e mezzo per ultimare i lavori del complesso che rischiava di essere addirittura smantellato. Dice l'aw. Luigi Cu cari, presidente nazionale dell'Anffass: 'Hanno, detto che volevamo costruire a Rivarolo un ghetto per i subnormali: un'accusa infamante soprattutto per chi come noi conosce sulla propria pelle la realtà dell'handicappato. Certo dall'idea originaria del -villaggio, siamo passati a quella della comunità-alloggio: ma in 20 anni l'evoluzione nella cura del soggetto handicappato ha subito trasformazioni enormi: Da giugno nel complesso di via Fermi, alla periferia di Rivarolo a ridosso di una vecchia torre medievale, funziona un centro socio-terapeutico gestito dall'Ussl 38 che realizzerà anche una cc- munita-alloggio per otto persone. Altre due comunità saranno gestite direttamente dall'Anffas che da tempo si occupa anche di bambini orfani e completamente abbandonati. Continua l'aw. Cucari: .Rivarolo dovrà diventare un punto di riferimento importantissimo per l'aggiornamento in materia di studio degli handicap. E' nato un comitato scientifico presieduto dal prof. Oskar Schllnder dell'Università di Turino; per la preparazione del personale il prof. Giorgio Blandino ha creato un'equipe di esperti che ha già avviato due importanti corsi». L'intero complesso (una delle tre palazzine deve ancora essere ultimata) è immerso in un meraviglioso •polmone verde*: 20 mila metri quadrati di spazi liberi a giardino potranno essere utilizzati non solo dagli ospiti della Comunità ma anche dagli abitanti della zona. All'interno funzionano centri di riabilitazione logopedica e fisioterapica; esiste anche una biblioteca ed un centro di raccolta dati sulle problematiche degli handicappati; inoltre è stato realizzato un •residence» per gli operatori che frequentano 1 corsi. Dicono ancora i dirigenti dell'Ani fas: .Dovrà essere un centro vivo, come del resto l'abbiamo sempre concepito, inserito in una città che ha dimostrato concretamente interesse per accoglierci-. Vent'anni dopo dunque l'Anffas è una realtà: singolare poi il fatto che la sua inaugurazione coincida con la commemorazione dei 150 anni di vita del primo asilo del Piemonte realizzato da Maurizio Farina nel luglio del 1837. Dice il sindaco Domenico Rostagno: 'Allora creare un asilo era un avvenimento eccezionale, quasi rivoluzionario: oggi potremo dire la stessa cosa per l'Anffas e per i servizi che attuerà in questo centro a favore degli handicappati: g. nov. La nuova comunità-alloggio per handicappati che verrà inaugurata questa mattina a Rivarolo

Persone citate: Cucari, Domenico Rostagno, Giorgio Blandino, La Torre, Maurizio Farina, Oskar Schllnder

Luoghi citati: Piemonte, Rivarolo, Roma