«Mamma non sa ancata nulla»

«Mamma non sa ancata nulla» «Mamma non sa ancata nulla» Parìa il figlio del dirìgente - Da tre giorni Fausto Arquà cercava disperato la moglie Adonella -Venga nella mia stanza, parleremo lì: la mamma sa che papà è morto d'infarto, ma non il resto...'. Massimo Guainai, figlio maggiore del dirigente dell'Aurora trovalo cadavere accanto a quello dell'amante Adonella Greppi, ha solo 22 anni, un paio di esami alla laurea in Econo¬ mia e Commercio, ma dimostra già di essere un uomo maturo. E' stato lui ad andare dai carabinieri a denunciare la scomparsa del padre ed è ancora lui che. ora. sta affrontando la tragedia, mentre la madre Paola Battaglia, 51 anni, è in salotto circondata da alcuni paren¬ tpsdlpGdl ti, vicine di casa e dalla figlia più giovane, Mirta. 18 anni, studentessa all'ultimo anno di Liceo scientifico. -Eravamo abituati alle lunghe assenze da casa di papà — racconta Massimo Guainai —. Con il suo lavoro di direttore commerciale all Aurora non poteva essere diversamente. Ma quando ciò accadeva ci telefonava anche tre volte al giorno. L'abbiamo visto per l'ultima volta martedì sera quando, uscendo, ci ha detto che andava a una cena d'affari e che sarebbe tornato a mezzanotte. Ci aveva anche pregato di lasciare la porta aperta. Non vedendolo, mercoledì abbiamo telefonato a tutti i suoi amici e colleghi -, Massimo si è, allora, rivolto ai carabinieri e alla questura. -Deve comprendere il mio imbarazzo a parlare di ciò che è accaduto — spiega il giovane, seduto su una poltrona della sua stanza ricca di poster e libri, e dalla quale lo sguardo spazia su tutta piazza Bernini —. Non sapevamo che mio padre avesse una relazione con un'altra donna. Non lo immaginavamo nemmeno. Certo, era sempre via, ma per il lavoro. Da quanto tempo era all'Aurora? Da tanto. Prima lavorava a Roma dove ha conosciuto mia madre e dove si è sposato-. «OinHamente non sapevamo nemmeno die mio padre avesse affittato il pied-a-terre dov'è morto, cosi come non conoscevamo assolutamente quella donna- dice ancora Massimo Guainai. mentre accompagna alla porta il cronista e. contemporaneamente, rassicura la madre sulla presenza degli estranei. A Settimo, invece, nell'alloggio del popolare quartiere di via Fornaci 41, per due giorni l'alternarsi di angoscia e speranza e. infine, la disperazione per la morte di Adonella Greppi, ha prostrato due famiglie. Quella della vittima, il marito Fausto Arquà, 35 anni, tubista in un'azienda di Settimo e la loro figlia di 4 anni, e quella dei genitori e del fratello dell'uccisa che vivono sullo stesso pianerottolo. Adonella e Fausto Arquà s'erano sposati una decina d'anni fa. Lei. da qualche mese, frequentava un corso da pettinatrice che la teneva lontana da casa almeno una sera la settimana. Di giorno non avrebbe potuto perché lavorava, da anni. Aurora dov'era segretaria di direzione. Un impiego non a diretto contatto con Paolo Guainai. «ma, spesso, capitava che lavorassero insieme-. La donna era legatissima alla figlia di 4 anni -e, proprio per questo motivo, il marito ha subito rifiutato l'ipotesi, avanzata dai carabinieri, di una fuga d'amore — racconta chi. in questi giorni, è stato accanto all'uomo —. Interrogando amici e colleghi, gli investigatori avevano anche raccolto la voce che lei, questa estate, era stata vista a Rimini proprio su una Lancia Prisma. Poi. ieri mattina, quando è stato aperto I alloggio di corso Umbria, Fausto è caduto in uno stato di prostrazione dal quale non si è ancora ripreso-. Un'altra foto di Adonella Greppi. Mercoledì il marito ha denunciato la scomparsa ai carabinieri

Persone citate: Arquà, Greppi, Paolo Guainai

Luoghi citati: Rimini, Roma, Settimo