Parigi «azzera» la gonna

Parigi «azzera» la gonna Le sfilate del prét-à-porter per la primavera-estate 1988 Parigi «azzera» la gonna Mini così corte da diventare invisibili, giacché lunghe all'inguine provviste di una patta - Scoperte anche le spalle nei piccoli abiti a bustino - Pantaloni sciolti come un pigiama di lusso PARIGI — Il corto divampa, le gambe scoperte sono fuori discussione anche nei padiglioni della Cour Carree du Louvre, dove han cominciato a sfilare da due giorni i settanta sarti e creatori con 11 loro plotone di circa diecimila modelli e al solito con ostentata ricchezza collezioni fiume e molta spettacolarità. L'orlo risale non soltanto nelle gonne: sarà una stagione, quella della prossima primavera-estate, allegra di bermuda minimi e di short pressoché invisibili, tanto è vero che una giacca lunga all'Inguine può essere provvista d'una patta finendo quindi in culotte. E in mostra non saranno solamente le gambe ma le. spalle, scoperte nei piccoli abiti a bustino, la vita segnatissima, la gonna a corolla irrigidita, o a palloncino, come nei pimpanti vestitini di seta fiorita, firmati da Lolita Lepicka. Ieri dopo due giorni di pioggia vento e stranezze, la settimana delle collezioni ha veramente preso il suo avvio, salutata da un sole da estate di San Martino, con Karl Lagerfeld e Claude Montana. Due visioni opposte, pur nel comune denominatore dell'estrema cortezza Lagerfeld continua in una voluta e anche intelligente mescolanza di stili al massimo diversi, a sottoporre le sue fans al gioco-sfida dell'audacia al limiti del ridicolo, al recupero mediato di suggestioni pittoriche in decalage di immagini affastellate. Montana fedele a se stesso, al proprio gusto avveniristico, fantascientifico, ha reso scultorea una donna che non fa mistero del suo corpo, ma lo Idealizza in forme, colori dal bloccato movimento, senza alcuna concessione ad una troppo facile femminilità. Karl Lagerfeld, nel consueto vademecum in versi per un'esatta lettura della sua collezione, parla di «dorso da culturista civilizzata» per quell'enfasi sul dietro delle giacche marsina o redingotes, costituita da due pieghe a trapezio, che ag¬ giunta alle maniche vagamente a lampione, imprime un che di svettante all'insieme con la mini, appena sporgente di due dita oppure scampanata culotte o ancora crinolina fantasia, quando la giacca è sostituita da spencer o da bustini stile costume da bagno. Aggiungetevi grandi, divaganti cappelli di paglia, gettati sulla nuca, l'ala interna foderata in rigati, irta di papaveri, che fanno da aureola al volto, considerate orecchini, spille giganti quanto più brevi sono gli short, a forma di rossetti per le labbra sguainati, di pennelli da cipria non dimenticate gli alti stivaletti bicolori: ed ecco la coloratissima o buia ragazza di Lagerfeld, che. fatto un salto alla mostra di Frago- nard al Grand Palais, si appropria di frammenti del suo secolo: panier e mini crinoline, bustini incrostati come una guèpiere in abiti scollati a cuore e soprattutto grandi polsi Invece che In pizzo, in chiffon, appannaggio di abiti prendisole bordati di valenclenne, di tubetti mozzafiato, usato come bijou o come gambiera! Tuttavia Lagerfield non ignora la gonna lunga ed ha una serie di abiti in chiffon blu, a diverse lunghezze coesistenti nello stesso modello, squisiti. Altro clima da Montana Dalla donna che si diverte a mimare la femmina oggetto all'altera cittadina d'un mondo, in cui resta intoccabile anche nelle sue gonne in faille di cotone o In pelle d'agnello, esili, cortissime quanto sono espanse nei colli proiettati le sue giacche, o statuari i suoi bustini, 1 suoi abiti pulì sulla gonna serrata dalle Impunture a rilievo, sugli short anch'essi accresciuti, ma fermi In un'onda dura del drill di cotone. OU abiti in popeline hanno cinture distaccate dal corpo, come bustini capovolti, le caban in cotone, colli sciattati e asimmetrici le gonne si staccano dal corpo in un marsupio vuoto, i boleri si proiettano In avanti a forma di carena I roso, i toni della mandorla, del verde acqua si alternano al bianco, al nero, al blu marine con il nero, sulle giacche scure la camicia bianca si espande a colpo di vento in una pettorina plissé. Le colze perfettamente accordate non spezzar o nelle gambe sempre offerte In vista, la continuità d'una costruzione molto nitida, difficile ma finalmente frutto d'un taglio sapiente e nuovo. Fra le cose più belle di Claude Montana, che verranno realizzate a Torino dalla GFT Spa, sono tuttavia da ricordare i completi In seta di giacca, cardigan color anice, cielo, verde acqua alga su larghi pantaloni dalle tinte scambiate sempre nella stessa gamma acquarellata: giacche senza peso, allungate, le maniche rimboccate, le spalli dolci, pantaloni sciolti come un pigiama di lusso. Lucia Sollazzo

Persone citate: Claude Montana, Karl Lagerfeld, Lagerfeld, Lolita Lepicka, Lucia Sollazzo

Luoghi citati: Montana, Parigi, Torino