Lo yacht del Corsaro Nero costa due miliardi e mezzo

Lo yacht del Corsaro Nero costa due miliardi e mezzo Stile e supercomodità: nuovo motto della nautica italiana Lo yacht del Corsaro Nero costa due miliardi e mezzo E' 0 gioiello da 18 metri del Salone di Genova - Due milioni per la vela più piccola del mondo GENOVA — n ministro della Marina mercantile Prandini ha inaugurato ieri 11 Salone di Genova. Ha proposto di chiamare il suo dicastero ministero del Mare per sottolineare l'apertura alla nautica; ha ammesso che l'Italia è l'unico Paese della Comunità Europea a far pagare una tassa del 38 per cento sui superpanf ili ed ha promesso che all'Inizio di ogni stagione le centinaia di leggi e leggine che incombono come una minaccia sul diportismo nautico saranno sunteggiate in poche e chiare norme. Mezz'ora dopo l'inaugurazione la folla ha invaso il salone. Gli italiani amano le barche, vogliono vederle e sognare. Continueranno però a sognarle a lungo se i prezzi non caleranno. Un Optimist. la più piccola delle barche a vela lunga due metri e mezzo, quest'anno ci ha regalato il titolo mondiale assoluto ottenuto dalla quindicenne Sabrina Land! davanti anche a concorrenti maschi, ma nella sua versione più semplice costa oltre due milioni, praticamente un milione al metro. Senza prezzo invece è il Lillo che oltretutto si può ammirare gratis essendo piazzato nel piazzale Kennedy davanti agli ingressi. E' un battello a vela di lontana origine australiana Deriva dai famosi diciotto piedi sui quali i velisti di Sydney o di Perth danno spettacolo sotto costa Lungo 14 metri, largo 6,50, pesa soltanto 1,4 tonnellate, un minimo da record. Tutto è in funzione della velocità su questa barca La caratterizzano i racks, specie di balconate laterali in alluminio sulle quali si aggrappano (in gergo tecnico stanno al trapezio) undici uomini di equipaggio, mentre il dodicesimo timoniere resta al suo posto. Il Lillo sotto raffica può cosi filare ad almeno 40 chilometri l'ora. Meno appariscenti, ma adatti ai velisti d'ogni giorno, i piccoli pluriscafi che quest'anno caratterizzano la mostra. Il .4,5» Kapp Kat Mini dei Cantieri Nautici Adriatici è offerto a poco più di tre milioni e mezzo e può toccare i 25 chilometri orari. Lo si smonta e rimonta svitando otto bulloni All'estremità opposta, nella categoria delle vele, il grosso catamarano Mattia Formula 1 che sarà impegnato prossimamente anche nelle regate di Monaco. Prezzo da «amatore»: 250 milioni vele a parte. E' come se la Ferrari mettesse in listino una Testarossa considerando il motore come un optional. La più grande novità delle vele è rappresentata però da un'altra barca di tipo australiano. Ha un genitore più che famoso, Ben Lexcen, l'architetto «pazzo» che nell'83 inventò le famose alette che fecero vincere ai canguri la Coppa America Lexcen ha disegnato ora un «classe unica» di dieci metri che verrà costruito su licenza dai Barbens. Listino probabile 70 milioni. La rassegna della vela è completata dal buoni prodotti della Cornar che presenta un progetto di Finot e Petterson e dai Del Pardo sempre più attenti ai loro bellissimi Grand Soleil. Un interessante particolare per il 52 piedi offerto a mezzo miliardo Iva compresa. L'autogonfiabile ha un posto fisso sotto il pozzetto, da cui può essere estratto con estrema facilità. Da tempo riteniamo che le dotazioni di sicurezza debbano essere sistemate In modo fisso, accessibile e preciso su tutte le barche affinché, In caso di necessità, siano sempre sottomano. Meglio non indagare Invece su come sono poste oggi anche su parecchi scafi modernissimi. Ma la vela a Genova non fa maggioranza. Questo è il salone della velocità, dei grossi cabinati a motore, della pesca d'altura. Lltalcraft presenta l'M70 «U più veloce diesel del mondo*, lungo poco più di 15 metri. L'esemplare in stand a Genova ha toccato i 110 chilometri all'ora ed è già stato collaudato in una eroderà di cinquemila miglia in Mediterraneo. Contro la minaccia Usa i nostri cantieri hanno però valide armi. Incredibilmente siamo perfino più severi nelle norme di sicurezza. Il Rina (Registro italiano navale) impone norme precise per quanto riguarda l'attacco tra lo scafo e la coperta e soprattutto nel sistema antincendio del vano motore. Deve chiudersi automaticamente ogni flusso di carburante e soprattutto ogni contatto elettrico deve interrompersi in caso di emergenza. Ma è soprattutto nella classe che la validità della nautica italiana si rivela. Tra 1 gioielli di Genova si distingue il Riva Corsaro Nero (Black Corsar) di 18 metri da due miliardi e mezza Intanto è interessante notare che prosegue la produzione dell'Aquarama, un motoscafo stile Anni Trenta prodotto a partire dal 1962 in centinaia di esemplari. Ancora la Cigala Bertinetti con il suo 12 metri Quazar presenta una delle stelle del Salone, come indica il nome del prototipo (proposto a 190 milioni). Nel settore si notano infine le barche da pesca Catarsi dalla pura linea marina e l'Ilver Fisherman 31 Fly, tutti pezzi di gran classe. Sono alcuni dei tanti protagonisti della «controffensiva del bello» che forse può salvare la nautica italiana Paolo Bertoldi Genova, Alcune imbarcazioni «in vetrina» nella darsena adiacente alla mostra (Telefoto Ansa)

Luoghi citati: America, Genova, Italia, Monaco, Sydney, Usa