Scoperto carico d'armi

Scoperto carice d'armi Savona: nave con 14 tonnellate di materiale bellico Scoperto carice d'armi Sequestrati dalla Guardia di Finanza fucili mitragliatori di fabbricazione tedesca in dotazione alla Nato - Il mercantile era diretto nell'emirato arabo del Qatar SAVONA — Quattordici tonnellate di armi da guerra: è il più grande sequestro avvenuto In territorio italiano dopo quello di alcuni anni fa a bordo del «Viking». L'operazione della Guardia di Finanza è scattata nel porto di Savona, dove i militari hanno bloccato un mercantile di 10 mila tonnellate, il Fathulkair, battente bandiera del Qatar, con quaranta uomini di equipaggio (23 marinai indiani e 17 ufficiali, in prevalenza mediorientali). Trasportava armi leggere, parti di ricambio e sistemi di puntamento telescopici nascosti in un container e nella stiva. Il materiale bellico è stato sequestrato per ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Savona, Tiziana Parenti, ed è custodito all'interno della caserma della Guardia di Finanza. Per il trasferimento sono stati necessari tre rimorchi di autotreno. Il sequestro potrebbe inquadrarsi nel teorema del traffico delle armi destinate a Paesi mediorientali. In attesa di ulteriori accertamenti, il magistrato non ha disposto alcun provvedimento restrittivo nei confronti dell'equipaggio né ha formulato ipotesi di reato. Il colonnello Antonio De Matteis, comandante del gruppo della Guardia di Finanza di Savona, dice: «Non si tratta di contrabbando. La motonave era soltanto in transito nel porto di Savona e diretta nell'emirato del Qatar-, L'addebito che potrebbe essere contestato al comandante e all'equipaggio della Fathulkair sarebbe 11 traffico di armi. Gli uomini della Finanza, mentre in porto continua la perquisizione della motonave, hanno aperto poco più di un centinaio dei colli racchiusi nel container e una cinquantina di quelli nascosti nella stiva. Nei primi, hanno trovato 350 fucili mitragliatori di fabbricazione tedesca, calibro 5,56, in dotazione alle forze Nato. Nei secondi erano imballati sistemi di puntamento per armi leggere e parti di ricambio dei mitragliatori. Nel complesso gli ordigni bellici sono parecchie migliaia. La stampigliatura, in lingua inglese, che si legge sulle casse indica come destinatario del carico di armi l'Abu Dhabl, altro emirato arabo. Sul «manifesto di carico» della motonave di proprietà della «United Ship Company» del Qatar era dichia¬ rato un carico di ventimila tonnellate di «merci varie». II comandante della motonave, l'irlandese John Scallon, 48 anni, e il primo ufficiale, Richard Murdy, 40 anni, di nazionalità, inglese, hanno manifestato stupore e sorpresa per il ritrovamento delle armi. Degli ufficiali (i marinai sono tutti di nazionalità indiana), quatro sono iracheni; tre dell'emirato del Kuwait, due indiani, un algerino, un giordano, un pakistano, un egiziano, mentre gli altri hanno passaporto egiziano, yemenita e del Qatar. Proprio la nazionalità e il numero degli ufficiali, troppo elevato per una nave da carico, hanno insospettito i militari italiani. Il colonnello Patrizio De Fonzo, comandante della legione di Genova, attribuisce il merito della scoperta del carico d'armi all'intuito di uno dei sottufficiali in servizio nel porto di Savona e parla di «necessari controlli a livello internazionale, prima di potere giungere a conclusioni definitive-. Si ha comunque la sensazione che le fiamme gialle tenessero d'occhio da tempo la Fathulkair. La motonave del Qatar ha attraccato al molo 33 del porto di Savona mercoledì. Proveniva da Le Havre e prima aveva fatto scalo nei porti di Amburgo, Brema, Anversa e Liverpool. Aveva in programma una sosta anche nel porto di Marsiglia, ma secondo i primi accertamenti, ha preferito non entrare in rada e, dopo un'attesa di alcune ore al largo della costa francese, ha fatto rotta per Savona. Qui è stato imbarcato uno yacht dei cantieri Baglietto di Varazze, destinato al Qatar. Quest'ultima operazione, compiuta tramite l'agenzia Galleano, risulta regolare. Sulla portata dell'operazione vige il riserbo più assoluto, ma non si esclude che sia stato individuato un tassello di un grande traffico d'armi da guerra internazionale. Alcuni dei porti toccati dalla motonave del Qatar sono definiti dagli inquirenti •scali per lo shopping delle armi». Conferma indiretta sembra provenire dalla mancanza non solo di documenti di accompagnamento delle armi, ma anche di qualsiasi indicazione che permetta di risalire a chi ne trattò cessione e acquisto. La perquisizione della motonave è proseguita nella notte. Bruno Balbo

Persone citate: Antonio De Matteis, Anversa, Baglietto, Brema, Bruno Balbo, Galleano, Patrizio De Fonzo, Richard Murdy, Tiziana Parenti