Cabrini, il sopravvissuto «ma non sono intoccabile»

Cabrini, ilsopravvissuto «ina non sono intoccabile» E' runico juventino in campo fin dall'inizio Cabrini, ilsopravvissuto «ina non sono intoccabile» «Il mio erede è De Agostini» - Oggi scavalca Antognoni nelle presenze 7777! ;Jvr.t ■ DAL NOSTRO INVIATO BERNA — Antonio Cabrini, il sopravvissuto. Quando esordi in Nazionale A. nove anni fa a Mar del Piata contro la Francia, al Mundlal argentino, furono ben nove i bianconeri utilizzati da Enzo Bearzot (con sei granata che facevano parte del gruppo). Adesso c'è solo Cabrini titolare, con Tacconi. De Agostini e Tricella riserve. Torino declassata, dunque? .Questa — risponde capitan Cabrini — è una Nazionale giovane, che si avvale dell'indispensabile contributo di tre trentenni come il sottoscritto, come Bagni e Altobelli che la pilotano. La Juventus è basata più su giocatori esperti. E le scelte di Vicini sono azzeccate in funzione degli europei e per coltivare il gruppo, che si sta cementando molto bene in campo e fuori, in vista del mondiale di Roma '90.. —Lei conta di sopravvivere per altri tre anni e disputare la sua quarta Coppa del Mondo? .Vivo alla giornata, non sono un intoccabile. So che oggi debbo affrontare la Svizzera, ma non posso sapere se ci sarò nella prossima partita di Napoli contro la Svezia. Ho alle spalle una lunga carriera in azzurro, sono soddisfatto di quello che ho dato e che, soprattutto, ho ricevuto. Alla mia età, com'è naturale, non posso più farmi illusioni e sono, preparato per quando arriverà, fatalmente, il momento di staccare.. —Intanto oggi, con la 74' presenza In Nazionale, scavalca Antognoni. Davanti a lei restano Zoff con 112, Pacchetti con 94, lardelli con 81, Scirea con 78. Riuscirà a migliorare la sua posizione? .Superare Antognoni, un campione che non nasce tutti i giorni, è già motivo di orgoglio. Zoff e Pacchetti sono irraggiungibili, ma non mi pongo il problema. Alle mie spalle incalzano forze nuove. Un tempo, anche se io potevo rappresentare una delle eccezioni pur avendo all'attivo cinque anni di rappresentative minori quasi tutti agli ordini di Vicini, era più difficile entrare nel Club Italia. Adesso c'è molto più equilibrio di valori tra Under 21 e Nazionale A. I giovani, grazie alle Coppe, compiono un rodaggio internazionale che li fa maturare prima. Il salto di qualità e di categoria è diventato minimo: — Chi sarà 11 suo erede? .Prima c'era Nela. In attesa che il romanista si rimetta dal grave infortunio, quello che più mi somiglia, che si avvicina alle mie caratteristiche, è senza dubbio De Agostini. Il fatto che nella Juventus giochi a centrocampo non gli preclude la possibilità di tornare ad occupare, con buoni risultati, il ruolo di terzino sinistro. Dicono che all'alba del 2000 prevarranno, come numero, i mancini sui destri. Verrà fuori un altro Cabrini. Inoltre il campionato sta producendo più difensori perché ci sono molti stranieri che giocano a centrocampo e in attacco.. — E sono gli stranieri 1 personaggi che polarizzano l'attenzione. La Nazionale rappresenta l'occasione per un nostro rilancio? .Riporta gli sportivi al mode in Italy che va di moda in molti altri campi. C'è un rifiorire di entusiasmo e di affetto attorno a questa Nazionale rispetto ad un anno fa. E' diversa, si caratterizza per il suo gioco più offensivo e spregiudicato, con una mentalità nuova. Per questo piace.. — Vicini, però, con la Svizzera sembra accontentarsi di un pareggio... «Gli avversari non hanno niente da chiedere alla classifica e molto al prestigio. Nessuno li snobba. Il calcio elvetico non è più inferiore al nostro. Ciononostante non faremo calcoli, se non negli ultimi cinque minuti. Un pareggio potrebbe bastarci, ma alla fine. Abbiamo la maggior parte del pubblico dalla nostra parte e uomini in grado di risolvere la gara che prevedo combattuta ma divertente e con molte occasioni». —Con la Svizzera, in quattro partite, èandato due volte a bersaglio: a Ginevra fini 1-1, a Losanna con identico risultato. Ci sarà a tris? " .il gol di domenica scorsa alla Roma ha dimostrato che so ancora segnare, anche se non voglio approfittarne per polemizzare con chi mi aveva duramente criticato a Verona. Certo, sarebbe bello andare a. bersaglio. Mi manca una rete per raggiungere Carapellese. Con nove centri, Cabrini è il difensore azzurro più prolifico di tutti i tempi. Un altro record per il calciatore che, con Scirea vicino al terminal della carriera, ha ancora la possibilità di diventare li più titolato d'Italia. Brano Bernardi