Il «grande giro» sta ingoiando Vicini

Il «grande giro» sta ingoiando Vicini Il «grande giro» sta ingoiando Vicini dal nostro inviato BERNA — E' passato li primo anno di Vicini (e del dopo-Bearzot: ieri sera Enzo è stato accanto agli azzurrini e stasera sarà qui, nel suo ruolo un po' vago di vecchio saggio), la nazionale maggiore riparte dalla Svizzera. L'esordio ufficiale, dopo l'amichevole di Bologna con la Grecia, porta la data del 15 novembre '86, a Milano contro i rossocrociatl. Un sofferto 3-2 e 1 primi due punti per la nostra classifica nel secondo gruppo di qualificazione verso gli Europei 88. Da allora altre quattro partite con punti pesanti: tre vittorie, due su Malta e una in Portogallo, una sconfitta in Svezia. La Nazionale è ben sistemata nella graduatoria del girone: due punti in meno rispetto alla Svezia, ma ben tre gare ancora da giocare, una delle quali proprio contro gli svedesi (ed è invece l'unico impegno che resta ancora a Stromberg e compagni). Undici mesi dopo l'Inizio «europeo, di San Siro, contro gli elvetici che ritroviamo stasera, ci si accorge che l'aria è cambiata: la ventata di gioventù, di spensieratezza (belle età, quelle sotto i 21 anni) e di spavalderia è finita. Il «grande calcio» nazio¬ nale ha Ingoiato, e speriamo non lo strìtoli, anche Azeglio Vicini. Ieri, per la prima volta dal dopo-Messlco, abbiamo sentito 11 citi accettare discorsi per lui nuovi, e per tutti pericolosissimi sull'utilità del pareggio, su cosa si dovreb¬ be fare per rimediare l'eventuale sconfitta di stasera e andare ugualmente agli Europei di Germania l'anno prossimo. Meno decisa del solito la sua battuta: «Si va sempre in campo per vincere: Per carità, tutto compren- siblle: c'è un Europeo davanti e, dopo, un Mondiale per 11 quale bisogna almeno preparare l'ambiente, se non gli stadi. E comprensibile è Vicini il quale capisce la nostra sorpresa (gllel'abblamo detto In piena conferenza stampa) e spiega: .All'inizio non si dovevano fare calcoli, ma adesso il momento è diverso: Ed è diversa anche la realtà: la squadra del rinnovamento che aveva Impugnato, facilitata dalla «trasfusione» ricevuta attraverso alcuni giocatori, 11 testimone dell'affascinante (per spirito, soprattutto) Under 21 dello stesso Vicini, adesso è invecchiata nelle idee prima ancora che anagrafIcamente. Ieri parlando con alcuni giocatori abbiamo inteso che il tempo del calcoli è già arrivato anche per loro. Dopo la illusoria luminosa mattinata di ieri, le nubi ora nascondono le montagne bernesi. Il grigio si adatta meglio agli umori: li risolleva però Bagni 11 quale In un testa a testa ci dice: 'Sono a pezzi, oggi, ma quando vado in campo il dolore non lo sento». Grande esemplo, che valga da scossa. , Se la Nazionale esce sul prato del Wankdorf pensando al pareggio, andrà dritta verso la sconfitta. Perché la squadra svizzera aspetta gli azzurri per prenderli alla gola, se appena mostreranno di non potere o volere farle paura. C'è già aria di battaglia, e previsioni meteorologiche da terreno pesante. In tal caso se Giannini giocherà come contro la Juve, cercando il tocchetto nelle pozzanghere, le cose si complicheranno alquanto. In panchina è pronto Ancelotti, uomo da campi faticosi, per sostituire Bagni, se non reggerà, o il «principe», se non si adeguerà. Ci aspettiamo moltissimo da capitan Cabrini, toccato nell'orgoglio a Verona e risorto nel fango domenica contro la Roma. Sta chiaro, un pareggio stasera non complicherebbe troppo la classifica, ma i conti sarebbe stato meglio farli solo a gara finita. L'averli sentiti prima ci preoccupa. Il malvezzo che è tara dello sport italiano (non solo nel calcio) ha già fatto troppi guai per essere accettato, e da molti Incoraggiato, attorno a questa Nazionale. Che è nata non solo da un logico cambio generazionale, ma anche da uno sperato cambio di mentalità. Brano Peracca

Persone citate: Ancelotti, Azeglio Vicini, Cabrini, Giannini, Peracca, Stromberg