Amministratori per i 3000 fusti inquinanti

Amministratori per i 3000 fusti inquinanti Amministratori per i 3000 fusti inquinanti SETTIMO VTTTONE — Nessuna responsabilità degli amministratori pubblici nella vicenda degli oltre 3000 fusti abbandonati dalla Scach, quattro anni fa. in un deposito a poche centinaia di metri dalla Dora Bai tea. Il pretore di Ivrea, Donato, ha prosciolto in istruttoria l'ex presidente della Regione Aldo Vlglione, il suo successore Vittorio Beitram!, rallora presidente della Provincia Eugenio Maccari, l'assessore regionale all'Ecologia Corrado Calsolaro e il sindaco di Settimo Vinone Egidio Perette tutti accusati di omissione in atti d'ufficio, perché non sarebbero intervenuti per allontanare dal fiume i fusti. Oli amministratori hanno perù dimostrato di aver fatto tutto quello che era loro possibile. Il sindaco Peretta nel dicembre '83 e nel gennaio '85 aveva sollecitato Provincia e Regione a bonificare la zona visto che i proprietari della Scach non erano disposti a farlo. Calsolaro e Maccari inviarono tecnici per studiare il problema; per Viglione prima e Beltrami poi non esistevano i presupposti di legge per adottare provvedimenti Un successivo intervento dell'allora ministro della protezione civile Zamberletti sbloccò la vicenda; all'impresa Castana, azienda del gruppo Iri già intervenuta a Casale per l'emergenza dell'inquinamento nell'acquedotto, fu affidato l'incarico dello stoccaggio dei 300O fusti: una prima parto dell'intervento dovrebbe essere già completata entro la fine dell'87. Saranno invece rinviati a giudizio i proprietari della Scach e dell'area su cui erano i fusti.

Persone citate: Aldo Vlglione, Beltrami, Calsolaro, Corrado Calsolaro, Egidio Perette, Eugenio Maccari, Maccari, Peretta, Viglione, Zamberletti

Luoghi citati: Ivrea