L'Iran spara a elicottero di Tv Usa di Tito Sansa

L'Iran spara a elicottero di Tv Usa In una zona del Golfo che oggi vedrà impegnate le navi italiane L'Iran spara a elicottero di Tv Usa DAL NOSTRO INVIATO ABU DHABI — Nel tratto di mare dove oggi andranno a gettare le ancore la fregata «Perseo» e la nave appoggio «Vesuvio», ricongiungendosi col «Grecale», qui davanti alla costa degli Emirati Arabi Uniti, la flotta iraniana e i motoscafi armati dei pasdaran si fanno ogni giorno più arditi. Non solo controllano 11 carico del mercantili di passaggio nelle acque internazionali (come è loro diritto), ma attaccano anche i carghi di passaggio. Ieri, da una loro fregata, un residuato inglese venduto anni fa alla Marina dello Scià, hanno sparato un palo di raffiche contro un elicottero noleggiato a Dubai dalla catena televisiva Noe. Non è stata un'azione antiamericana, come si era creduto in un primo momento dopo la notizia che ad Al Ahmadl, nel Kuwait, una petroliera scortata dalla Marina degli Stati Uniti era stata colpita da un missile iraniano. E' stato solo un avvertimento al pilota dell'elicottero ad allontanarsi, dopo che questi, benché Invitato per radio, si era avvicinato ancora. Da Jebel Ali, a metà strada fra Abu Dhabl e Dubai, 11 «Perseo» e U «Vesuvio» riprendono il mare stamane per la seconda missione: neppure i comandanti sanno, o forse non vogliono dire, quando e in quale porto faranno di nuovo scalo. Da parte degli Emirati Arabi Uniti, dopo l'Incidente di ieri nel porto di Al Ahmadl, che ha coinvolto direttamente 11 Kuwait nel conflitto IranIraq, c'è stato un improvviso irrigidimento nei confronti delle navi da guerra Italiane alle quali era stato concesso di fare scalo durante la missione nel Golfo. Ieri qui era festa (il venerdì è la domenica dei musulmani) e gli uffici governativi erano chiusi Ma da fonte attendibile è stato possibile sapere che è in corso un •processo di ripensamento'. L'Emirato di Dubai e quello di Sharjah — per esemplo — con la motivazione che i loro porti sono troppo affollati, si erano dichiarati indlsponibili per lo scalo delle navi Italiane. Se per Dubai, dove il traffico è intenso e le banchine sono affollate, ciò è vero, la motivazione è dubbia per quanto riguarda Sharjah. La situazione della missione italiana nel Golfo si sta insomma complicando sul piano diplomatico. Pare che ci siano difficoltà per concedere uno scalo anche ai cacclamine «Sapri» e «Milazzo». Il «Saprì» e il «Milazzo» sinora non hanno trovato mine. Per un motivo molto semplice, dice una fonte degli Emirati che desidera non venire citata: le due navi non hanno mai cominciato a dare la caccia. Ci sarebbe un conflitto di competenza con i britannici e i francesi circa la zona da sminare. ' Tito Sansa

Persone citate: Perseo