Una taglia per il caso Barschel di Alfredo Venturi

Una taglia per 81 caso Barschel Suicidio o omicidio? La Germania si divide nella ricerca della verità Una taglia per 81 caso Barschel DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Suicidio, omicidio? Sulla fine di Uwe Barschei, la classica alternativa continua a dividere gli osservatori La posizione in cui quel corpo è stato trovato, immerso nella vasca da bagno, è stata considerata finora un elemento a favore della tesi dell'omicidio. E in questo sènso si esprime, in un'intervista che la Bild pubblica oggi, il criminologo Mergen. Ma c'è anche una voce radicalmente contraria: proprio la circostanza della vasca da bagno avvalora, secondo Hans-Henning Atrott, l'ipotesi del suicidio. Atrott è il presidente di una società che si batte a favore dell'eutanasia. A pagina 11 di un nostro manuale uscito sei anni fa, e intitolato «Aforte umana e autoresponsabile», spiega Atrott, sono Illustrate esat¬ tamente le circostanze della fine di Barschel. Quella pubblicazione è una specie di .suicidio, istruzioni per l'uso». Vi si consiglia, a chi voglia porre fine ai propri giorni in modo civile e indolore, di Immergersi in un bagno caldo e di prendere del barbiturici con alcol o acqua minerale. Atrott non ha dubbi: l'uomo politico tedesco, travolto dal Watergate del Nord, ha voluto morire, e lo ha fatto seguendo alla lettera le istruzioni del manuale, che i fautori'della morte umanitaria hanno pubblicato fra molte polemiche. C'è una spiegazione anche per quell'asciugamano arrotolato attorno a un braccio: serve a ripulirsi, nel caso che la mistura tossica provochi il vomito. Si osserva anche come sia perfettamente comprensibile, per un suicida, volersi far trovare vesti¬ to: altro dettaglio che aveva dato da pensare. Le dichiarazioni di Atrott non sembrano scalfire, del resto, la convinzione dei familiari: per loro Barschel è stato vittima dapprima di un complotto politico, lo scandalo dello spionaggio sulla vita privata di un avversario, quindi di un assassinio A una controperizia necroscopica, avviata a Ginevra, la vedova e 11 fratello affidano la verifica della loro ipotesi. Implicitamente persuasi dell'omicidio anche un gruppo di cittadini, che hanno deciso di investire un milione di marchi nella ricerca della verità. Serviranno a compensare, spiega un portavoce del gruppo, chi sappia fornire informazioni tali da consentire l'arresto dell'eventuale assassino. Si vorrebbe, in particolare, che veI russe fatta luce sulle ultime 17 ore della vita di Barschel: comprese fra una telefonata al fratello, sabato sera, e la morte avvenuta attorno alle undici di domenica. Questa iniziativa, si fa sapere, non implica sfiducia nei confronti degli inquirenti ginevrini. Questi ultimi hanno fornito l'altro giorno i primi risultati delle perizie: a uccidere Barschel è stata una mistura di cinque diversi tranquillanti e sonniferi, ina non ci sono tracce di violenza. Li ha presi da sé, insomma. Implicita la conclusione: o si è dato volontariamente la morte, o ha esagerato nella misura del trattamento sedativo. Ma è una conclusione provvisoria, precisano a Ginevra: in attesa di altre analisi, e delle ricerche fin qui infruttuose su come Barschel ha trascorso le sue ultime ore di vita. Alfredo Venturi

Persone citate: Barschel

Luoghi citati: Bonn, Germania, Ginevra