«L'ho visto cadere in fiamme»

« L'ho visto cadere in fiamme » Un ragazzo di 15 anni racconta i drammatici momenti della sciagura aerea « L'ho visto cadere in fiamme » «Ho sentito un lungo e strano rumore, poi un bagliore» - Un altro testimone: «Sembravano fuochi artificiali» - Emergenza negli ospedalidel Comasco DAL NOSTRO INVIATO OLTVETO LA RIO (Como) — «Ho visto un aereo con le fiamme sotto la panda. L'ho visto che si abbassava. Poi e scomparso dietro la montagna». Paolo Vivo, 15 anni, idraulico, stava tornando a casa dal rifugio «La Madonnina». Brano le sette e mezza, ricorda. Da quel momento le ricerche delTAtr 42. Ricerche disperate, affannose, confuse. L'aereo scomparso, è stato individuato che era quasi mezzanotte, in una frazione di OUveto Lario. Lo cercavano qui, sotto la Conca di Orezzo, proprio In mezzo al promontorio che divide il lago di Lecco dal lago di Como. Sotto la pioggia, in una notte bestiale. Ricerche con le torce, poche torce, normalissime pile. Paolo Vivo, maglione viola e capeli neri inzuppati, racconta quel che ha visto: «Ho sentito un rumore strano, pensavo al rumore delle macchine da rallye. Ero appena entrato nella trattoria San Pietro. Il ru. more continuava e sono usci¬ to. Ho fatto in tempo a vedere l'aereo in fiamme. Da quando ho sentito il rumore a quando ho visto l'aereo saranno passati quasi'dieci minuti almeno, dieci minuti di bagliore: L'aereo in fiamme che perde quota e si schianta. Anche altri hanno visto, ma nessuno ha voluto credere a questa tragedia, nessuno si è sentito sicuro: «Afi sembrava incredibile», ripete Paolo Vivo. Da una frazione, una donna ha telefonato a Don Emilio, 11 parroco di Barai. E a Barn! è arrivata la prima telefonata. I vigili dèi fuoco, come si usa fare in un paesino di 400 abitanti, hanno chiesto informazioni a Don Emilio. «Ho sentito anch'io... Forse bisogna avvertire le guide del soccorso alpino: Pochi minuti e il paesino inizia le ricerche, su per la montagna verso la Conca di Cu zzo. E partono le guide del soccorso alpino, arrivano i vigili del fuoco. Per tutta la notte questa zona del lago di Como, quasi Un esemplare deH'ATR 42, simile a quello precipitato mentre era in volo tra Milano e Colonia, fotografato sulla pista di Torino-Caselle pcB della localizzazione dell'aereo, è calato solo di poco. Fino a quel momento, sirene e luci erano sparse per tutta la provincia. Si sapeva che l'aereo era caduto in questa zona, ma non si sapeva dove cercare con esattezza. Segnalazioni smentite In pochi minuti E anche là segnalazione dell'aereo a Olivete Lario, passata la mezzanotte, era ancora In attesa di conferme. vcsscp L'ospedale di Lecco, il più vicino, è in allarme. Si spera che qualcuno dei passeggeri sia soltanto ferito. Ma è una speranza, un interrogativo, che soltanto all'alba di oggi potrebbe trovare risposte. Tra Olivete Lario e Onno, quasi in riva al Lago, la notte è stata di pioggia e ricerche. La strada che sale da Lecco e intasata da ambulanze e altri mézzi di soccorsa Le fotoelettriche dell'esercito han fatto fatica à passare. Si è cercato, e quasi soltanto con torce e pile. 'Si è cercato qualcosa in più di un pezzo di carlinga. «Qui ci siamo abituati ai rumori dal cielo — racconta Remo Vigano, dietro il bancone del buo «bar Giardino» di Barai — Qua sopra passavano gli elicotteri per la Valtellina. Tutti pensavamo, quando abbiamo saputo, che fosse caduto uno di quegli elicotteri: Il bar è diventato 11 centro soccorsi. A mezzanotte è partita una squadra del soccorso alpino, n relitto è tra Barai, che sta a 650 metri d'altezza, e Ollveto Lario che sta quasi sul lago. Con le torce, sperando- di sentir qualche voce che chiede aiuto. Sperando di trovare qualcuno ancora in vita. Giovanni Cerniti all'altezza della punta di Bellagio, è stata un comprensibile caos. Sirene e luci lampeggianti di tutte le armi e di tutte le specie. Un caos che, a mezzanotte, quando si è avuta certezza

Persone citate: Lario, Paolo Vivo, Remo Vigano

Luoghi citati: Bellagio, Colonia, Como, Lecco, Milano, Olivete Lario, Torino