«Cento fiori, ma docili» di Marco Tosatti

«Cento fiori, ma docili» Al Sinodo tentativo di mediazione sui movimenti laicali «Cento fiori, ma docili» Thiandoum, portavoce del Papa: «Fiducia ai gruppi, ma si pongano le condizioni perché siano più utili alla Chiesa» - Mons. Giussani (CI) non replica al card. Martini: «Evitare ciò che ha sapore di dialettica» CITTA' DEL VATICANO — I «movimenti» ecclesiali dividono il Sinodo. Ma prima che lo scontro fra fautori e avversari divenga troppo esplicito, dall'alto si avanzano Ipotesi di mediazione, il Papa vede nei movimenti ima forza vitale della Chiesa, e forse non solo questo. Le conferenze episcopali e le diocesi stanno assumendo un'autonomia e un potere decisionale sempre maggiori,, e il legame con il centro ne risente. Non sempre la sintonia dei vescovi con le decisioni di Roma è completa: è destino di ogni Papa — si dice — governare la Chiesa con i vescovi creati dal suo predecessore. Ma anche se le nomine del nuovi pastori sono quasi sempre «orientate» a risolvere questa difficolta, il processo è lunga I movimenti hanno struttura verticale, non passano attraverso 1 vescovi, possono costituire un canale diretto dalle situazioni locali al vertice. Ieri sono cominciati 1 lavori del gruppi linguistici, dove l'assoluto riserbo verso l'esterno si sposa alla massima franchezza nelle discussioni Le premesse per un confronto di opinioni serrato sul tema del movimenti c'erano tutte, ma si cerca di attutirne gli effetti. E' stato 11 card. Hyanclnthe Thiandoum, relatore ufficiale del Sinodo, e persona di fiducia di Giovanni Paolo n, a fornire le linee di •orientamento» per l gruppi («circuii mlnores» in linguaggio ufficiale). -In alcuni Poeti la parrocchia non può adempiere sempre perfettamente le sue funzioni pastorali — ha detto —. L'Azione Cattolica merita a buon diritto il sostegno e l'impegno del Pastori. Dopo il Condilo Vaticano TI sono apparsi molti movimenti di spiritualità e di formazione cristiana, soprattutto fra t giovani. I Padri hanno espresso la loro fiducia nei confronti di questi movimenti, suggerendo tuttavìa le condizioni grazie alle quali questi movimenti potrebbero essere ancora più utili alto missione della Chiesa.. E' un tentativo di conciliare le due posizioni: quella del vescovi che temono, come ha detto mons. Mendes de Almelda , che 1 movimenti, 'quando si chiudono in sé stessi, possano causare detrimento a tutto il corpo ecclesiale: e di conseguenza suggeriscono (come 11 card. Martini) una valutazione severa e attenta; e la posizione del padri sinodali (come mons. Corecco, di Lugano) molto favorevoli ai movimenti, tanto da consigliare ai colleglli «di non estinguere il Carisma, di non piegarlo all'Istituzione: il porporato non è solo, nel tentativo di smorzare la polemica. Mentre mons. Giussani non commenta in alcun modo l'intervento del card. Martini, per evitare 'tutto ciò che può avere sapore di dialettica: Chiara Lublch, fondatrice dei mFocolarinU parla di -amore alla gerarchia, con la quale volentieri si collabora per il bene della Chiesa: E Ouzman Carriquiry, consultore laico di varie Congregazioni, chiede che diminuisca «il livello dt rivalità e di litigiosità fra le diverse associazioni dei fedeli: Anche Mao viene citato, per difendere la pluralità di esperienze: «Che fioriscano cento fiori!' afferma Carriquiry, ricordando che Giovanni Paolo n riconosce 1 movimenti come mfrutti dello Spirito e motivi di speranza-, ma che questi devono lavorare insieme al vescovi. Ma c'è anche la preoccupazione, da parte del vertice, di salvare l'autonomia del movimenti, e soprattutto di non affidare la loro sorte al giudizio dei vescovi, n contrasto diocesi-gruppi deve essere risolto dal Papa, sostiene mons. Paul Cordes. «Le reazioni del pastori nei confronti dei movimenti spirituali sono anche negative: alcuni esprimono pubblicamente ti loro scetticismo, chiedendo a gran voce ora qui ora là dt vietarlU, ha detto il vicepresidente del Pontificio Consiglio per 1 laici. Difficilmente 1 vescovi — successori degli apostoli — accetteranno di essere messi sullo stesso piano dei movimenti Ma il tentativo di rafforzare 11 potere di Roma è chiaro: «Se esiste un antagonismo deve essere tenuto in equilibrio dalla cattedra di Pietro. La moltitudine che non si risolve nell'unito è confusione, l'unità che non dipende dalla moltitudine è tirannia». Al Sinodo la discussione è aperta. Marco Tosatti

Persone citate: Giovanni Paolo, Giussani, Mao, Mendes De Almelda, Paul Cordes

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Lugano, Roma