La Ford va a finanza

La Ford va a finanza Mentre la Gm perde colpi la rivale si diversifica La Ford va a finanza Girandola di acquisizioni: Hertz, U.S. Leasing International e banche - Confermato l'interesse per la Volkswagen - In cassa liquidità per 9 miliardi di dollari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A meno di un mese dalla conclusione di un contratto di lavoro pilota, che promette di rivoluzionare l'Industria dell'auto americana, la Ford si è lanciata nel settore finanziario, preannunciando una sua importante evoluzione. La numero due di Detroit, che ha acquistato parte della ditta di autonoleggio Hertz con 1 miliardo e 200 milioni di dollari, ha annunciato ieri, un accordo di massima per l'acquisto della U.S. Leasing International per 512 milioni di dollari. La U.S. Leasing è una finanziaria che tratta auto. La Ford ha Inoltre offerto 1 miliardo di dollari per la Financial Corporation of America, la capofila della principale associazione delle Casse di Risparmio Usa. • L'espansione della Ford nei servigi finanziari — ha detto James Ford, uno dei discendenti del fondatore della grande Casa di Detroit — non comporta disinteresse per la produzione di automobili. Al contrario: è un modo per rafforzarla. Noi abbiamo già alcune sussidiarie finanziarie, tra cui la Ford Motor Credit Compagni/ e la First Nationwide Financial Corporation, per gli acquisti a rate dei nostri prodotti e altri obiettivi. Ma riteniamo di dover diversificare». Ford ha sottolineato che gli enormi attivi degli ultimi due anni hanno dato alla Casa una liquidità di 9 miliardi di dollari, oltre 11.500 miliardi di lire, una cifra enorme, e la possibilità di compiere massicci investimenti. Oltre che dal contratto-pilota, la determinazione della Ford di consolidare la sua base produttiva è stata confermata dal suo interessamento per la quota pubblica della Volkswagen, lì 17 per cento, che presto dovrebbe essere privatizzata dal go¬ verno tedesco. La numero due dell'industria dell'auto americana ha già avvicinato la Bmw, ma senza successo. Essa vuole espandersi all'estero, soprattutto In Europa, dove è saldamente Insediata, perché ritiene che il mercato automobilistico mondiale verrà pressoché unificato e solo le multinazionali vi potranno fiorire. Tale logica ha spinto tra l'altro la Ford ad avvicinare nell'ultimo anno la Fiat e l'Alfa Romeo. Con questa duplice azione — contratto di lavoro e finanza — la Ford ha riassunto il ruolo di Innovatore a Detroit sottrattogli dalla General Motors, il gigante del settore. Inizialmente, la Ford si era diversificata nelle alte tecnologie. In particolare i satelliti artificiali: ma la Generai Motors l'aveva scavalcata con l'acquisto prima della Hughes, una delle ditte aerospaziali di avanguardia, poi dell'azienda elettronica del miliardario texano Ross Perot. Costretta a concentrarsi per un certo perìodo sulle auto, la Ford ne ha tratto il massimo vantaggio: ha battuto la rivale sul plano degli utili, riconquistato la parte del mercato perduta, e stabilito un primato di qualità. Forte del risultati raggiunti, la Ford ha rinegoziato per prima 11 rinnovo del contratto nazionale di lavoro, stabilendo un modello adottato la settimana scorsa anche dalla General Motors. In cambio della relativa sicurezza del posto, 1 sindacati hanno accettato un certo Interscambio di mansioni tra le maestranze, una classificazione meno rigida delle competenze e l'elasticità del sistema. Lo sbocco dell'intesa è la razionalizzazione del lavoro e quindi la maggiore produttività: gli operai hanno maggiore autonomia, ma devono svolgere compiti più vari e entro certi limiti sono responsabili della qualità del prodotto. e. c.

Persone citate: Hertz, Hughes, James Ford, Ross Perot

Luoghi citati: Detroit, Europa, Washington