Abruzzo, parroci-docenti rivendicano due stipendi

Abruzzo, parroci-docenti rivendicano due stipendi Abruzzo, parroci-docenti rivendicano due stipendi Problemi sindacali legati all'ora di religione TERAMO — Tre sacerdoti in Abruzzo hanno abbandonato le loro parrocchie per protesta perché chiedono di conservare il doppio stipendio, come parroci e come insegnanti di religione a scuola. Qualcuno ha già parlato di un arrivo del Cobas anche nella Chiesa. Sul tappeto hanno posto al primo punto rivendicazioni di ordine economico. •Si, chiediamo un'equa ricompensa anche per il lavoro che svolgiamo nelle parrocchie., sostiene con decisione don Domenico Ciampani, 52 anni, ordinato sacerdote nel 1953 (.Ero tanto giovane che è stata necessaria la dispensa di Papa Pio XII.), per 24 anni consecutivi pastore delle anime di Poggio Morello, una popolosa frazione di Sant'Omero. .La nostra richiesta non ha nulla di strabiliante, se si considera che è lo stesso Diritto Canonico a prevederne l'applicazione., aggiunge il religioso, volendo cosi chiarire le motivazioni che dopo un quarto di secolo lo hanno spinto a lasciare, per protesta, l'incarico pastorale. .Me ne sono andato per affermare un principio di giustizia. Ecco, se è corretto pagare un operaio per quello che fa, ritengo che sia altrettanto corretto ricompensare i parrociinsegnanti per l'impegno pastorale.. Una presa di posizione che è in evidente polemica con le direttive della Conferenza episcopale, secondo la quale «i servizi parrocchiali vanno svolti gra¬ tuitamente da quei preti che hanno già uno stipendio sufficiente per vivere». Contro questa norma, adesso è quasi rivolta. Nel Teramano la protesta potrebbe estendersi ulteriormente, mentre dalla Campania, come rivela don Ciampani, arrivano segnali di malcontento, con Inviti più o meno espliciti a scioperare. D'altro canto, in Abruzzo, quello di don Domenico non è un caso isolato. •i4ifri due sacerdoti hanno lasciato le loro parrocchie., precisa il sacerdote. Le questioni economiche, dunque, alimentano le discussioni all'interno dell'apparato ecclesiastico, dopo l'applicazione delle nuove norme concordatarie. E' scontro, infatti, anche per quanto riguarda l'acquisizione dei beni parrocchiali da parte dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Don Domenico Ciampani non risparmia le critiche: • Ci sono dei casi in cui i beni, anziché essere conservati, vengono venduti, anzi sarebbe più giusto dire svenduti, con danni incalcolabili per le parrocchie.. Dopo il clamoroso abbandono, comunicato ai parrocchiani durante l'affollata Messa della domenica, don Domenico se n'è tornato nella natia Teramo. Lasciata la parrocchia, continua invece ad insegnare materie letterarie nella scuola media di Poggio Morello. Domenico Logozzo

Persone citate: Abruzzo, Diritto Canonico, Domenico Ciampani, Domenico Logozzo, Pio Xii, Poggio Morello

Luoghi citati: Abruzzo, Campania, Sant'omero, Teramo