Maradona, l'idolo adesso è gonfiato di Gian Paolo Ormezzano

Maradona, l'idolo adesso è gonfiato L'argentino da ieri in clinica per disintossicarsi mentre il manager parla di cortisone Maradona, l'idolo adesso è gonfiato Secondo il suo manager Guillermo Coppola, Diego Armando Maradona, calciatore d'oro del Napoli, si sarebbe ritirato per una decina di giorni in una cllnica di Merano non per effettuare una cura dimagrante, peraltro di esito dubbio in cosi breve spazio di tempo, ma per disintossicarsi dal cortisone. E il potentissimo prodotto anti-infiammatorio sarebbe stato assunto da lui in dosi massicce per poter continuare a giocare a dispetto di dolori assortiti (schiena, ginocchio, caviglia, adesso anche scoliosi, con dolori agli addominali): l'abuso di cortisone genera gonfiori, ed ecco spiegato il Maradona grasso di questi ultimi tempi, accusato a torto di amicizie troppo spinte con pastasciutte, patate frìtte e bistecche impanate. Insomma, l'idolo gonfiato non sarebbe più un modo di dire. Nel nuovo caso c'è un po' di tutto: mistero o comunque problema chimico (il cortisone, se di cortisone si tratta, non è cagliostrerìa, formula ed effetti sono conoscili tissimi); fachirtsmo spinto di un atleta che pur di giocare accetta (avrebbe accettato) cure cosi pesanti e pericolose: mercantilismo ancora più spinto del suo club se, al corrente dei mali e del rimedio, insiste per avere Maradona sempre in campo, utile in campionato e imprescindibile nelle amichevoli a ingaggio (tanti dollari, ma solo se c'è lui); mercantilismo spinto dello stesso Maradona, si capisce; leggi spietate del mondo dello show-business; varie ed eventuali. Il tutto con un fondale mica da niente: castello-ostello sudtirolese, in zona di fantasie spinte e rigori spintissimi, posto ideale per ambientare — fra una popolazione di infermiere terrìbili di lingua tedesca e vip stressati di tutto il mondo — un film del terrore su un calciatore che... Per portare il tutto su un terreno serio, cioè scientifico, abbiamo interpellato il professor Francesco Conconi, grande guru di Moser e di tantissimo altro sport, soprattutto olimpico, studioso di alta fisiologia sportiva. Da Ferrara, la sua città quando non sta a Mosca (l'altra settimana) o a Vienna (stasera) con Moser uomo dell'ora, Conconi ci ha detto: *In effetti Maradona offre, alla vista, un gonfiore diciamo da luna piena che potrebbe sposarsi con la tesi sull'abuso dei cortisone. Lui sarebbe dunque gonfio, e non grasso, perché il cortisone provoca una ritenzione dei liquidi. Ma per arrivare ad un certo gonfiore, si devono assumere quotidianamente dosi grandi di cortisone, e per settimane*. Conconi non quantifica, anche perché questo farma¬ co, che è un ormone della corteccia del surrene. circola in varie confezioni, più o meno potenti. • Comunque ormai li cortisone viene usato, come anti-infiammatorio, soltanto in casi di dolori forti e altrimenti invincibili, per esempio quelli di un'artrite reumatoide. E' finita l'epoca del cortisone facile, perché si sono constatati con vasta casistica gli effetti disastranti: con tanti ormoni di orìgine esogena nell'organismo, le ghiandole surrenali smettono di produrre gli ormoni diciamo cosi naturali, si atrofizzano, e subentrano problemi gravissimi di pressione; di astenia*. E per finire: •Se comunque uno ha problemi di gonfiore di cortisone, mica deve andare in una clinica: deve smettere di prendere quel farmaco*. E allora? Maradona ha i suoi medici, noti e no. Una volta si presentò a quello ufficiale del Napoli, Acampora, con radiografie di origine misteriosa della sua caviglia «chiodata» dopo l'operazione in Spagna; ogni tanto vola a Milano da Oliva, argentino peraltro sperimentatissimo. Entrambi i sanitari hanno respinto sdegnosamente le accuse del manager, che intanto ha preso il volo per l'Argentina. Dice il prof. Carlo Gribaudo, del Centro di Medicina dello Sport di Torino: «Se il cortisone deve essere usato con cautela da parte di chi pratica attività sedentarie, a maggior ragione devono andarci piano quelli che praticano sport ad alto livello di impegno*. Per Gribaudo, curare un atleta con dosi massicce, da gonfiore, di cortisone «sarebbe osceno.. Quel cortisone al quale molti, nel ciclismo, attribuiscono la fine della grandezza e l'inizio della grossezza (gonfiore) di un pedalatore famosissimo. Gian Paolo Ormezzano

Luoghi citati: Argentina, Ferrara, Merano, Milano, Mosca, Spagna, Torino, Vienna