Burro o cannoni scelta europea di Mario Ciriello
Burro o cannoni scelta europea Il costo di una difesa comune Burro o cannoni scelta europea Nessuno vuole aumentare i bilanci militari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Il dibattito su una futura difesa europea ha spiccato il volo, brioso e baldanzoso: ed è un bene. Ma c'è un rischio. Che. nello slancio, si dimentichi un'arcigna realtà. Le esigenze finanziarie di quasi ogni progetto militare sono inconciliabili con quelle delle varie economie nazionali. Economie che, ricche, benestanti o povere, hanno tutte la medesima meta: ridurre la spesa pubblica. In altre parole, si vuole dare all'Europa una sua bella uniforme, ma non si vuole, o non si può, raccogliere la somma per comprarla. Ecco perché tutto questo gran dialogare su alleanze atomiche, brigate comuni e nuovi «sistemi di sicurezza» nel Mediterraneo, per non menzionare altre e più ambiziose iniziative, lascia scettici molti esperti. •Defence doesn't come cheap*, ripetono tutti, non esistono difese a buon mercato. Sgretolatosi da tempo l'impegno Nato di accrescere la spesa militare del 3 per cento l'anno, quasi tutti i ministri della Difesa sperano di lasciare immutati i propri bilanci •almeno fino al Novanta*. Non hanno scelta, è quanto esigono i ministri finanziari. Da tempo, a Bonn si dice: WOrner propone, Stoltenberg dispone. Nell'88, la spe¬ sa bellica tedesca lieviterà soltanto di un anemico 1,5 per cento. Una visita aO.'International Institute for Strategie Studies conferma e rafforza questi dubbi. Per il maggiore Robert Elliot, per il colonnello A. S. Duncan e per Hans-Heino Kopietz, defence economist di fama internazionale, le difficoltà sulla strada di un'eurodifesa sono «enormi». Lo sono perché un'altra difesa, quella dell'economia, ha oggi priorità assoluta: e perché le pubbliche opinioni, cullate dai nuovi balsamici rapporti fra le superpotenze, guardano in cagnesco ogni investimento militare. Concetti simili aveva espresso, qualche mese fa, in un incontro, il segretario generale dell'Ueo, il quale considerava necessario «educare» anzitutto cittadini e Parlamenti. Preoccupato dalle terapie dimagranti imposte al Welfare State. angustiato dal possibile risveglio dell'inflazione, l'europeo non ha tempo adesso per le armi. Certo, i meri «coordinamenti» non dovrebbero costare eccessivamente, ma avrebbero valore modesto. Gli ottimisti propongono allora due formule magiche: Mario Ciriello (Continua a pagina 2 in ottava colonna)
Persone citate: A. S. Duncan, Robert Elliot, Stoltenberg, Worner
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