Gava: a De Mita mando a dire...

Gava: a De Mita mando a dire Gava: a De Mita mando a dire Primo incontro in vista del congresso de DAL NOSTRO INVIATO BELGIRATE (Novara) — «Da qui mandiamo a dire Qui, nel 1954, era nata la corrente di Base di Giovanni Marcora. E qui, ieri, è andata al debutto la «corrente del Golfo». Arrivano da Roma Antonio Gava e Vincenzo Scotti, Filippo Pandolfl e Remo Gaspari; arriva da Venezia Carlo Bernini, 11 presidente della Regione Veneto. Ed è un debutto pieno di messaggi. Si parla a Belgirate perché la sinistra del partito, che si riunisce venerdì prossimo a Chlanciano, capisca le intenzioni. La «corrente del Golfo», intanto, si conta, e a Padova, a fine mese, sarà tutta schierata. Gava, Scotti e i loro guardano al prossimo congresso de e al destini della segreteria De Mita: «Da qui, alla sinistra che si ritroverà a Chiancia.no — dice Gava — mandiamo a dire che abbiamo seguito l'impostazione congressuale cercando di superare le antiche difficoltà interne, seguendo l'indicazione di De Mita sullo scioglimento delle correnti. Noi vogliamo rappresentare non la rinascita dei dorotei, ma la costruzione di qualcosa di nuovo, di un'aggregazione, all'interno del partito. Se qualcuno vuol dare forfait dalla linea del congresso lo faccia». C'è chi, in questa corrente che ha scelto il nome di «Impegno riformista» e ora controlla il 25% del partito, ipotizza tensioni con la sinistra de. Ma Gava non ne vuol sentir parlare. «La sinistra mi auguro che rimanga unita, e son convinto che lo rimarrà nonostante la sua vivacità interna. Nella storia della de chi si è sempre diviso è il centro, cioè noi. Adesso stiamo cercando di unire le forze del partito per collaborare con la sinistra: una politica intelligente della de non è immaginabile senza un'alleanza tra sinistra e centro». I primi passi sono prudenti. Gava ricorda, ai suoi e a tutti, l'appoggio a De Mita segretario. Ricorda l'adesione alla linea dell'ultimo1 congresso na zionale. «Al consiglio nazionale di settembre — in¬ siste Gava — abbiamo sostenuto che non ci muoviamo dalla linea congressuale. E da quella linea non ci possiamo muovere fino al prossimo congresso». Un congresso che si terrà a primavera fatta: «Mi sembra inopportuno parlare del segretario. E sarebbe un grave errore cercare di delegittimarlo adesso, in questa fase di difficoltà politica per il Paese». Finora, e fino al prossimo congresso, la segreteria De Mita avrà l'appoggio della «corrente del Golfo». E poi? Gava svicola: «Non sono un mago». Ma 1 suoi, le altre voci del •Golfo», lamentano 11 peso che la sinistra de ha nel partito: il segretario, 1 capigruppo parlamentari, il presidente del Consiglio. Gava attenua: «Anche senza avere questi incaricai non credo che noi non si svolga un ruolo importante nella de. Non sono i galloni che fanno il grado (galloni con la g minuscola, mi raccomando...), ma la capacità personale e politica di uomini e gruppi». Il termine corrente, anche se tutti lo adottano, non compare nell'ufficialità dei discorsi. Un altro messaggio, alla sinistra che si riunirà a Chlanciano e al partito: «Siamo un'aggregazione. E siamo pronti a rimetterci in discussione, anche a scioglierci rapidamente, per convergere in una posizione più nuova, più larga». Una posizione, come sostiene il ministro dell'Agricoltura Pandolfl, che «parta dalla convergenza sulle dose». Al convegno di Belgirate, la «corrente del Golfo» ha invitato anche demitiani come Gianni Fontana, andreottiani come Luigi Baruffi e forlanianl come Gianni Prandlni. Proprio da Fontana un richiamo all'unità: «17 prossimo importante appuntamento sarà il consiglio nazionale di metà novembre. A questo appuntamento, gli amici che a partire dalla segreteria Zaccagnini sino alla segreteria De Mita si sono impegnati nel rinnovamento del partito non possono presentarsi in ordine sparso». Giovanni Cerniti Si ritrova la corrente del Golfo

Luoghi citati: Belgirate, Novara, Padova, Roma, Venezia