Scontro tra i big della carta per il controllo del settore di Valeria Sacchi

Scontro tra i big della carta perii controllo del settore Burgo, Sottrici, Kruger e Bertelsmann in corsa per Fabocart Scontro tra i big della carta perii controllo del settore Bonomi con la Saffa tenta nuove alleanze - A fine mese scade Fasta dell'ex gruppo Fabbri MILANO — Ottobre caldissimo per 11 settore della carta: il rinvio di un mese per la presentazione delle offerte Fabocart, deciso dal commissario Mario Lupo, ha reso se possibile la situazione ancora più incandescente. In balla nell'asta, ci sono cifre grosse: non meno di 80 miliardi per l'offerta base complessiva (35 per Arbatax, 14 per Toscolano, 24 per Chleti, 5 per Serravalle, uno per Coazze) più 13 miliardi di impegni già presi da Lupo con fornitori di impianti e altri 40-50 miliardi da mettere in conto per il riassetto industriale. Uno sforzo che, al momento, vede schierati in Italia due contendenti: Burgo e Sottrici Per quanto riguarda 1 pretendenti stranieri, soprattutto interessati ad Arbatax, circolano due nomi: quello del gruppo canadese Kruger, un re della carta da giornale (non meno di 900 mila tonnellate all'anno che, con Arbatax, sfiorerebbe il milione e centomila), e quello della tedesca Bertelsmann (il maggior gruppo editoriale europeo e uno del primi al mondo), già presente in Italia. Una gara mozzafiato, e che tale resterà fino all'ultima ora utile di sabato 31 ottobre. Non si tratta infatti solo di capire quanti saranno a presentarsi all'appuntamento, ma per che cosa concorreranno. Burgo certamente farà un'offerta globale, e ha già un accordo con il gruppo vicentino Marchi per la cartiera di Toscolano, che produce materali patinati. Sottrici non avrebbe ancora deciso: 11 suo interesse principale è nelle carte patinate, ma è probabile che, alla fine, decida un lancio anche su Arbatax. La posta in gioco per 1 due italiani è alta: conquistando l'ex impero Fabbri, Burgo, oltre a confermare la sua leadership indiscussa in Ita- IL CAPITALE BURGO SPARO (MEMOBANCA) 12,81 CHASE MANHATTAN BANK 1,87 ITAUI0eiLIARE1,7S MORGAN GUARANTV 1,78 F1DEURAM 1,71 BOYAL BANK SCOTT 1,70 Ila, acquista un grosso peso internazionale. Per Sottrici, Fabocart significa diventare il secondo gruppo italiano, con tutte le conseguenze all'interno e all'estero. Entrambi, comunque, hanno un interesse specifico per la carta patinata, e su questo è la loro contesa. Voci insistenti insinuano che nell'ombra stia muovendosi anche l'ex proprietario Gio¬ vanni Fabbri il quale del resto, attraverso la Cartiera Sudeuropa, ha già riacquistato dal commissario Lupo la Cartiera di Barletta. Ma l'autunno caldo della carta agita altre ipotesi, e alcune riguardano proprio la Burgo e 11 suo azionariato, oggi guidato da un sindacato di cui fanno parte Mediobanca con il 15%, Pirelli con 11 7%, Gemina con il 3%, l'I- talmoblliare di Pesenti con i'i.7% e la Fineurop di Camillo De Benedetti con 11.4%. Fuori sindacato, possiedono quote di rilievo Flavio Sottrici, che ha appena messo insieme il 2% dichiarando di aver fatto un investimento di tipo finanziario, e Carlo Bonomi che ha l'i%. Proprio su Carlo Bonomi, recentemente, è corsa voce di un suo interessamento a Burgo, e di una richiesta a Mediobanca per acquistare addirittura la quota Burgo controllata dall'istituto. A parte il fatto che 1 patti sindacali prevedono una prelazione a favore dei componenti U sindacato, è difficile pensare che Mediobanca, che tanto ha fatto per risolvere il problema Burgo, ora che la società va bene, se ne disfi E' però vero che 11 sindacato Burgo non è fortissimo, in quanto può contare su non più di un terzo del capitale. In prospettiva, è logico prevedere che si tenti di rafforzarlo coinvolgendo altri partner, e certamente Saffa ha oggi le carte in regola per aspirare a una posizione di questo tipo. Valeria Sacchi

Luoghi citati: Arbatax, Barletta, Coazze, Italia, Serravalle