«La prossima volta sparerò»

«La prossima voltasparerò» Intervista alla donna poliziotto ferita dai banditi a Cesena «La prossima voltasparerò» «Ho imparato la lezione, ci vuole meno pietà» - «Non ho reagito perché tutto è avvenuto troppo in fretta» - «E' stato come in un film, non dimenticherò mai quella raffica» - E' stata colpita da sette proiettili DAL NOSTRO INVIATO CESENA — 'La prova del fuoco per noi è come la prtwa del nove. E prima o poi deve capitare», sospira sotto le flebo, sul lettino bianco, nella cameretta spoglia, l'agente effettivo Addolorata Di Campo. E' la prima donna poliziotto d'Italia ferita durante un conflitto a fuoco con i banditi, sette buchi nel corpo, prolettili che son passati o rimasti, nelle gambe, nel braccio, nelle natiche, proiettili di pistole e di fucili caricati a panettoni. Paura? «No, neanche un po'». Possibile? «Si, perché ho molta fiducia nei colleghi, è tutta gente in gamba. E anche in me ho fiducia. Adesso poi so cos'è». Che cos'è cosa. Addolorata? «6'n conflitto, uno scontro, una sparatoria, come la volete chiamare». E che cos'è? • Un'esperienza, il mio lavoro». Ma non è tutto cosi 11 suo lavoro. «No, ma è anche così. Fra di noi ne parliamo spesso, ci raccontiamo le storie. Io ho visto in faccia questa cosa e ne sono uscita salva. Vivo con più consapevolezza.. Ha un nome e un cognome cosi lontani da quelli delle Charlie's Angels del telefilm americani, Addolorata Di Campo è figlia di gente del Sud, generazioni di contadini, un volto materno un po' tondo, due occhi azzurri adesso grandi e stanchi, adesso appena tristi, 22 anni e questa voglia di divisa, di far la poliziotta in mezzo al pericolo proprio come nei libri d'avventura. Signorina, non era meglio l'ufficio? «Afa le pare che avrei lasciato fidanzato, mamma e papà per venirmene a stare in ufficio cosi lontano da casa? Ma le pare che avrei fatto questo lavoro per starmene in ufficio?», il dottore con le due stellette e la divisa blu che sta in piedi davanti al lettino le sorride dolce. Come va? Bene bene, risponde: «Sono stata fortunata». Fortunata: 7 buchi, 3 proiettili che sono rimasti nelle gambe, forse il tendine lesionato, il tenente si rigira il berretto fra le mani, la rimprovera timidamente: «Non direi proprio che è stata fortunata». Sabato sera, vicino a Cesena, doveva essere un'operazione di polizia per catturare i responsabili di un tentativo di estorsione. E' andata da tutto cosi bene. La notte prima avevano fatto servizio fino alle 4, aspettando la telefonata del banditi, poi avevano staccato e ripreso alle 14. E avanti fino alle 21,20. quand'era scattata l'operazione. «Si, sapevamo che era un intervento pericoloso, temevamo l'agguato. Eravamo preparati, organizzati per bene, avevamo i giubbotti antiproiettile, ma poi è successo tutto così in fretta, è durato tutto cosi poco che non abbiamo avuto nemmeno il tempo di scendere, non sentivo neanche il bruciore e avevo sette colpi dentro di me. Li per lì non riuscivo neppure a capire l'impressione che fa un proiettile quando penetra in un corpo, nel mio corpo, ci ho ripensato solo dopo come in un film. Ho visto la prima pallottola che m'ha sfiorato il dito, quella la ricordo bene, poi vedevo i buchi dove entrava il proiettile, il nero sulla gamba, addosso a me, e questa raffica che continuava, questa raffica, questa raffica...». Non ha sparato? «Non ho fatto in tempo». L'avrebbe fatto? «Si». E la prossima volta? «Sparerò. Che devo fare? Farmi sparare addosso e basta?». La prossima volta sarà tutto meno difficile, sospira Addolorata. Perché? •Ho imparato la lezione». La lezione? 'Meno entusiasmo e meno pietà». Ha avuto pietà? •No, ma forse non c'era abbastanza determinazione». Addolorata fino all'altro giorno aveva sempre avuto a che fare con i tossicodipendenti. •Operazioni importanti anche quelle, ma meno rischiose». E domani? «Siudierò per fare carriera». Mamma e papà? «Li ho convinti che questo è il mio futuro. Adesso lo sanno e sono contenti». Anche oggi? «Si, anche oggi». La mamma, li accanto, non fa una piega, anche se deve avera una gran voglia di piangere. E il fidanzato, Addolorata? 'L'ho lasciato, che lo tenevo a fare cosi distante? Io in polizia cambiavo vita, cambiavo tutto, lo sapevo quando ci sono entrata, non potevo mica resiare la ragazzina di Brindisi. Ma che lo scrive a fare, lo trova importante?» Qual è 11 bello del tuo mestiere? «rutto». E il brutto? Addolorata non ha risposto. Pierangelo Sapegno male, sulle tre auto civetta s'è abbattuta una gragnuola di colpi, tre agenti sono rimasti in pozze di sangue, i banditi sono scappati. Altro che fortuna. Alla scuola della polizia stradale dove Addolorata ha frequentato il corso, 11 maresciallo Palestre aspetta impaziente al telefono che la dottoressa, di sopra, gli dia il permesso per far salire 1 giornalisti: •Quando la dottoressa mi dice sì voi siete a posto, ma se non faccio come dice lei mi spolvera, e io devo ubbidire». n maresciallo Palestre faceva questo lavoro quando la polizia era un'altra cosa, nel corridoi si batteva i tacchi e ci si metteva sull'attenti, adesso in casa comanda sua moglie, in caserma comanda la dottoressa, «e poi ha visto quella ragazza che hanno ferito? Qui sono tutte come lei, stringono i denti, vogliono fare quello che fanno i maschi, si mettono d'impegno e a volte ci riescono meglio. Cambiano i tempi», sospira il maresciallo tap¬ pando la cornetta con la mano perché se per sbaglio lo sente la dottoressa sono guai: 'Testedure queste donne». La cosa che è seccata di più ad Addolorata è stata di doverlo dire ai suoi, che chissà cosa andavano a pensare. 'Anche il Cenci, Luigi Cenci, uno degli altri due agenti feriti, aveva un proiettile nel polmone e diceva così», ripete come per scusarsi. Poi ha voluto telefonare lei a casa, dal letto dell'ospedale: «Ciao papà». 'Che t'è successo, figlia mia?», urlava il padre piangendo. «Niente papà, tutto bene». E lui, agitatissimo: • Come bene? Sei pazza?». Adesso Addolorata ha un po' di paura, non c'è da vergognarsene: ha un proiettile a 5 centimetri dall'ano che le ha provocato un grumo di sangue piccolo piccolo: «Afa stamattina è cresciuto, e un'ora fa ancora di più, è diventato un grumo grosso e non sto tanto tranquilla». Eppure lo rifarebbe di nuovo, Addolorata. Si ricor¬

Persone citate: Luigi Cenci, Pierangelo Sapegno

Luoghi citati: Brindisi, Cesena, Italia