Sibilia ricusa due giudici

Sibilio ricusa due giudici Sibilio ricusa due giudici Ha presentato l'istanza all'appello di Salerno - L'ex presidente dell'Avellino in primo grado fu condannato a 19 anni SALERNO — «Sibilio era considerato un dio ad Avellino». Con queste parole il più noto tra gli imprenditori irpini, ex padre-padrone dell'Avellino calda usci dall'aula di Corte di assise nel febbraio dell'86 dopo l'interrogatorio. Fu l'unica volta che l'industriale cementiero presenziò in aula. Ieri mattina, all'inizio della prima udienza nel processo stralcio di secondo grado per l'attentato all'attuale procuratore della Repubblica di Avellino, Antonio Gagliardi, consumato Il 13 settembre dell'82 in una strada provinciale a pochi chilometri dal capoluogo, il «commendatore» ha fatto pervenire al giudici di Corte di assise di appello di Salerno, per mano degli avvocati difensori. Bruno e Vincenzo Spiezla, l'Istanza di ricusazione del presidente della Corte, Mario Consoiazio, e del giudice a latere, Raffaele Niceforo. Secondo l'imprenditore, la cui posizione processuale fu stralciata l'aprile scorso durante il giudizio di secondo grado degli altri 17 imputati, a causa deile sue precarie condizioni di salute, 1 membri della Corte non sarebbero In grado di poter emettere un giu¬ dizio sereno. A carico di Sibilla c'è l'accusa di essere uno del mandanti dell'agguato all'allora sostituto procuratore della Repubblica. Nel documento allegato agli atti si precisa che •nella motivazione della sentenza depositata in luglio e redatta dal consigliere Niceforo sotto la presidenza di Consolarlo, vi sono precisi elementi che anticipano il giudizio di colpevolezza dell'imputate Sibilla». Ora gli atti processuali passeranno al giudici della Corte di Cassazione che valuteranno la congruità o meno dell'Istanza e, nel caso, decideranno la nuova sede giudiziaria In cui verrà celebrato 11 processo a carico dell'industriale irplno. Antonio Sibilla fu condannato in primo grado a 19 anni di carcere perché ritenuto il mandante occulto dell'agguato al magistrato. All'epoca dei fatti Gagliardi aveva iniziato urta vasta rete di Indagini tese a limitare la penetrazione delle cosche camorristiche nelle attività economiche e politiche dell'Avellinese. Cristina Orsini

Persone citate: Antonio Gagliardi, Antonio Sibilla, Cristina Orsini, Mario Consoiazio, Niceforo, Raffaele Niceforo, Sibilio, Vincenzo Spiezla

Luoghi citati: Avellino, Salerno