Ufficiali iracheni e di Teheran formati nelle nostre accademie

Ufficiali iracheni e di Teheran formati nelle nostre accademie Ufficiali iracheni e di Teheran formati nelle nostre accademie ROMA — Aerei e navi dai quali dovrà guardarsi la flotta dell'ammiraglio Mariani, che da ieri opera nel Golfo Persico, sono al comando di ufficiali istruiti in Italia: si tratta del piloti iracheni usciti dalla scuola di volo basico di Galatina, vicino a Lecce, e degli ufficiali della Marina iraniana addestrati all'Accademia militare di Livorno. Anzi, nelle acque agitate oltre Hormuz, si fronteggiano probabilmente comandanti che vent'anni fa erano sugli stessi banchi di scuola. C'è infatti la conferma che il capo della Marina di Khomeini ha studiato in Italia I suoi compagni di corso lo. ricordano gentile, uno dei migliori. Dopo quattro anni all'Accademia di Livorno, usci «laureato» a pieni voti come guardiamarina nel '69, insieme ad altri 80 cadetti. Ora Moammaud Hossein Malekzadegan, 43 anni, è il capo di stato maggiore della Marina iraniana. Sui ponti di comando dei suoi possibili obiettivi si trovano ora diversi allievi di quel corso Grifoni, il nome che si diedero dopo la tradizionale crociera sulla «Vespuccl»: dopo il capitano di fregata Roberto Fusco, che ha comandato finora la «Scirocco», sono in arrivo il suo sostituto Franco Eccher e il comandante della nave appoggio «Anteo», Piero Moruzzi. il capitano di corvetta Mariano Manenti ha la¬ e Modena) hanno una antichissima tradizione, sono considerate tra le migliori del mondo e spesso 1 Paesi del Terzo Mondo vi mandano loro allievi, sostenendo tutte le spese. Si tratta di costi non indifferenti: per formare un pilota aeronautico a Pozzuoli o un comandante della Marina a Livorno si calcola, oggi, una spesa tra 800 milioni e un miliardo, per i quattro anni; a Modena, per l'Esercito, 1 costi sono più contenuti, al di sotto dei cento milioni. Le autorizzazioni a entrare sono firmate direttamente dal ministero della Difesa, sulla base delle richieste di «Paesi amici». Tale continua ad essere considerato l'Iraq, visto che nell'anno accademico '84-85 sono entrati a Livorno 18 cadetti mandati da Baghdad e altri 7 erano in seconda classe, mentre all'Accademia dell'Aeronautica di Pozzuoli 11 28 ottobre iniziarono le lezioni del terzo corso Alpa! per dodici piloti, conclusisi a Galatina con gli addestramenti in volo sui monoreattori Aermacchi MB 326. Ora quegli stessi ufficiali lanciano dai Super Etendard e dai Minge i missili Exocet che hanno colpito le petroliere nel Golfo. «Da allora non ne abbiamo più, addestrati. Attualmente — dicono a Pozzuoli — abbiamo 36 stranieri: tunisini, somali, dal Bangladesh e dagli Emirati arabi: Gigi Padovani sciato la Marina da qualche anno e ora collabora con la Rai per la rubrica mattutina della radio «Onda Verde Mare.. E' uno dei compagni di Malekzadegan, con Moruzzi, Eccher, Fusco e Valentini: •Ricordo che in quel corso c'erano una ventina di iraniani — racconta Manenti — e con loro eravano tutti molto amici. Si viveva insieme per quattro anni, non è come una università normale. Poi i contatti si sono persi, ma spero che quei vincoli possano impedire attacchi. Quanto all'attuale capo di stato maggiore a Teheran, ricordo che era un tipo molto cordiale, preparato in materie scientifiche, sapeva bene l'italiano e giocava soprattutto a pallavolo.. 'Sappiamo da tempo che il 90 per cento degli alti ufficiali della Marina iraniana — si dice allo stato maggiore — sono stati allievi di Livorno: fino all'82-83 ci sono stati cadetti inviati dal governo di Teheran, mentre ancora oggi ci sono allievi iracheni, entrati nell'84.. Oltre a Malekzadegan, ci si ricorda anche del sottocapo di stato maggiore Kashani e di molti altri ufficiali. 'Ci fu un periodo — dicono all'Accademia di Livorno—in cui c'erano decine di iraniani. Ora studiano qui ancora molti stranieri, algerini, libici, bengalesi, venezuelani.. Le nostre tre Accademie militari (Pozzuoli, Livorno