Nove borghi por il Palio '87 di Aldo Scavino

Nove borghi por il Palio 98T Ai rioni storici si sono aggiunti quest'anno Santa Barbara e Santa Rosalia Nove borghi por il Palio 98T I Brichet difendono dall'assalto delle Rane il trofeo conquistato nell'ultima edizione - La «manifesta superiorità» del Fumo - San Martino ha vinto soltanto una volta, come Patin e Tesor e la Moretta - San Lorenzo quartiere nobile T borghi che prendono I parte al Palio sono quei sfanno nove, due in più delle ultime edizioni. Al nucleo storico, formato da S. Lorenzo, S. Martino, Brichet, Patin e Tesor, Rane, Fumo, Moretta si sono aggiunti 11 borgo di Santa Barbara che ritorna alle competizioni dopo un lungo periodo di «sonno» ed il borgo di Santa Rosalia, di recente istituzione. Vediamo in rapida carrellata 1 borghi cittadini con le rispettive caratteristiche. ■ I Brichet L'apertura doverosa spetta all'antichissimo borgo di Brichet, in pieno centro storico, uno dei più piccoli ma anche dei più attivi e convinti, n borgo di Brichet, i cui colori sono il rosa, il turchese e l'argento, ha conquistato nel 1986 la settima vittoria nel Palio portandosi da solo In testa alla classifica per il maggior numero di successi. E' uno del più antichi borghi cittadini, quello che ha maggiormente conservato 1 monumenti storici che caratterizzavano la vita di Alba, n suo presidente è Mario Marengo. Nella sfilata storica, rievocherà proprio l'origine del Palio degli asini Inventato dagli albesi nel 1275, per farsi beffe degli astigiani assedienti. ■ Le Rane E' 11 secondo borgo per numero di vittorie con sei successi. Ha preso il nome dal club dei Ranocchi, un'allegra brigata che negli Anni Trenta movimentò la vita cittadina. Sorge nel quartiere di S. Giovanni (che divide in parte con il borgo del Brichet) ed era anticamente popolato di pescatori. I colori sono l'azzurro e l'oro ed il presidente è Giorgio Rainero. Rappresenterà un episodio capitato nel 1298 quando il Consiglio del Comune di Alba decise di affidare la città a quattro rettori definiti «Consolatori della Società*. Ovviamente 11 desiderio più grande dei borghigiani, che ostentano assoluta sicurezza, è quello di raggiungere come numero di vittorie, i •nemici» del Brichet. ■ Borgo del Fumo I colori rosso e oro tappezzano la città nella zona di corso Piave e corso Europa verso S. Cassiano. Il nome si deve alle numerose fornaci che già in epoca Romana erano attive In questa zona. La presidente Marita MaroIo sogna che il borgo rinverdisca i fasti della leggendaria Gilda, l'asina che portò al borgo due vittorie e che poi venne estromessa dalla corsa per «manifesta superiorità» provocando le indi¬ gnate Ire dei borghigiani che per un certo periodo si astennero dalla competizione. Rappresenterà l'episodio della traslazione del corpo di S. Frontiniano dall'abbazia omonima alla Cattedrale. ■ San Martino Il borgo prende 11 nome da una delle porte di accesso alla città, quella che chiudeva la strada per le Langhe e la Liguria. Il presidente Romano Negro spera che un altro successo si aggiunga quest'anno all'unica vittoria che 11 Borgo dal colori argento e verde può vantare. Nella sfilata storica rappresenterà l'ingresso In convento, nel 1360 di Maddalena, figlia di Guglielmo di Pauca Palea, reggitore del Borgo. ■ Patin e Tesor Sorge nel quartiere di S. Biagio ed era particolarmente florido per le attività commerciali che vi si trovavano. Caratteristica la lavorazione delle ciabatte (1 patin appunto). I colori sono il rosso, l'azzurro e l'oro. Ha una sola vittoria all'attivo. Il borgo, guidato dal presidente Giancarlo Nadia, rappresenterà il passaggio di Federico II per il territorio albese nel 1219. ■ La Moretta Nella Camparla della Cherasca, questo borgo che si trovava fuori della cinta muraria ha un'antica tradizione in fatto di corse. Fin dall'inizio del secolo infatti, le corse di cavalli che si tenevano in Alba percorrevano la strada maestra di questo borgo. Il santuario, simbolo della contrada, sorge sul resti di un pilone votivo innalzato dopo la tremenda peste del 1630.1 colori sono il verde e l'oro; ha una sola vittoria all'attivo. Il presidente è Renzo' Chiarie. Sarà rappresentato un banchetto del 1270 In casa di un nobile del luogo famoso per la sua cucina. ■ San Lorenzo E' il quartiere nobile per eccellenza poiché nel suo territorio si trovano gli edifici più importanti della città, dalla Cattedrale al palazzo del Comune. Si sviluppa intorno alla piazza del Duomo, centro sociale, economico e religioso. Nonostante il nobile lignaggio non ha ancora vinto un Palio e la cosa •brucia» non poco. I colori sono l'azzurro e l'argento e la presidente è Ines Manissero, che non avrà pace finché non sarà riuscita a cancellare l'umiliante zero nella casella delle vittorie. Avendo vinto il trofeo Cavaliere, per la migliore ricostruzione storica nel 1986, ripresenterà, secondo regolamento, lo stesso episodio: una contesa medioevale fra quattro cavalieri che si contendono la mano della bella Uldeiica Rapa, figlia del Capitano della città. I S* Barbaro Ritorna, dopo un lungo si lenzio, questo borgo che sorge sulle sponde della Onera sca con una prevalente tradizione agricola. Nel territorio si trovava il tempietto di S. Margherita, del xrv secolo, al bivio della strada che andava nelle Langhe e alla collina di Como. I colori sono II blu e il rosso: 11 presidente è Vittorio Fiorito. Non ha al cuna vittoria. Rappresero terà una giornata di festa con spettacoli di burattini che, secondo un'antichissima consuetudine, accompa gnavano le cerimonie pubbliche e anche religiose. ■ S. Rosalia Ultimo nato in ordine di tempo, si estende sulle colli nette ai confini della città fra la vecchia strada di Rodello e quella di S. Cassiano Il presidente è Mario Marocco che spera, con un gran colpo di mano, di portare colori bianco, rosso e nero al successo proprio nell'anno dell'esordio. Rappresenterà 11 matrimonio avvenuto nel 1217 fra Domina Sarda, si gnora di S. Stefano, con Umberto conte di Biandrate. Aldo Scavino

Luoghi citati: Alba, Biandrate, Como, Comune Di Alba, Liguria, Rodello