La Giostra delle Cento Torri di Gianfranco Fiori

La Giostra delle Cento Torri Oggi la rievocazione storica con il tradizionale Palio degli asini La Giostra delle Cento Torri Ieri sera la cerimonia d'investitura del Podestà che ha prestato giuramento sul Libro della Catena - Alle 14 i rintocchi della campana della Cattedrale annunceranno la partenza della sfilata FESTA grande oggi per Alba e i suol' borghi. Con 11 Palio degli asini torna una competizione ironica, spiritosa e simpatica, tutta farsa e risate. Protagonisti 1 somari, animali tutt'altro che competitivi, riottosi, testardi, dal carattere bislacco, capaci di un'Improvvisa inversione di mar¬ cia ad un passo dal traguardo. Alla Giostra delle Cento Torri, grandiosa rievocazione storica con il burlesco Palio finale, è dedicata la prima giornata della 57* Fiera nazionale del tartufo inaugurata ieri pomeriggio. Come vuole 11 protocollo, ieri sera, nella piazza del Duomo illuminata da torce, ha avuto luogo la. cerimonia di investitura del Podestà (al secolo il carrozziere Piero Cerino) che ha prestato giuramento sul Libro, della Catena ovvero degli statuti medievali, n Podestà e la Signora di Alba hanno ricevuto l'omaggio del reggitori del nove borghi che partecipano oggi alla Giostra. Quindi il Borgo dei Brichet, vincitore nell'86, a nome di tutti, ha chiesto l'autorizzazione a correre il Palio. Secondo il rituale ormai collaudato, il Podestà ha pronunciato la fatidica frase: -Cittadini de Alba, lo torno de ieri gli astensi corsero lo Palio a li piedi de la nostra cinta. Fatevi beffa di lor, correte lo palio de li asini: Ed ecco avvicinarsi i momenti piti attesi, preparati da mesi. Tutti devono sapere che oggi è giorno di Palio. Sin da stamane il banditore, l'attore Sandro Bobbio, percorre le centrali piazza Savona e via Maestra per annunciare la corsa del pomeriggio, al rullio di tamburi, accompagnato dal suono di clarini e con un seguito di poderosi cavalli. I numerosi turisti che ogni anno invadono Alba in questa occasione, non potranno attardarsi troppo a tavola se vorranno essere puntuali all'appuntamento. Al rintocco della campana maggiore della cattedrale, a partire dalle ore 14, i personaggi dei borghi, nobili, dame e cavalieri, mercanti e banchieri, vescovi, soldati, mendicanti e popolani sfilano nei loro bei costumi. I primi gruppi partono da piazza Savona e percorrendo via Maestra raggiungono piazza Rossetti. Dal Palazzo del Comune escono la Signora di Alba, figura allegorica nel colori della città bianco e rosso, il Podestà con il loro seguito. Sul palco assistono alla sfilata che da piazza Rossetti percorre via Cavur per raggiungere la piazza del Foro Boario (piazza Marconi), diventata la nuova e definitiva sede del Palio dopo U recen- te spostamento alla periferia del mercato del bestiame. Tutto predisposto e curato secondo la regia di Gianni Galli e la scenografia di Bruno Martino. «Una manifestazione in cui la storia s'intreccia con il folclore, il passato con il presente. L'antico antagonismo tra i comuni medievali di Alba e Asti si trasforma in una sfida tra i nove borghi albesi, che hanno mantenuto i loro nomi pittoreschi e rispecchiano l'antica suddivisione della città: osservano Maria Bignante, cerimoniere del Palio, e il vicepresidente Luigi Vogliolo. La città Imbandierata, ricca di profumi di vino e di tartufi, si tuffa ancora una volta nel glorioso passato medievale. I personaggi in costume propongono episodi, momenti particolari della vita di quell'epoca (il gruppo della Giostra, invece, ha scelto una scena diversa: la Sagra della Griselda», il matrimonio di una contadinella con il Signore Gualtiero di Saluclo). Il corteo entra sulla piazza del Palio alle ore 15. Davanti agli spettatori, almeno 4 mila, sfilano, uno alla volta, i nove borghi e si esibiscono gli sbandieratoli. Intanto, i fantini dietro alle quinte sono impegnati negli ultimi preparativi, ad incoraggiare i somari. Un compito assai arduo, con animali sordi ad ogni lusinga. I ciuchi entrano in pista alle 16,30. Ogni borgo ha a disposizione due asini: uno scelto e allenato con cura, da tempo, in gran segreto, guardato a vista per scongiurare incursioni notturne e i dispetti che vivacizzano ogni anno i preparativi. L'altro è assegnato all'ultimo momento. Con i due somari 1 borghi mettono a repentaglio 11 loro onore: due batterie di quattro giri ciascuna e una finale di cinque giri con otto asini (i primi attro arrivati nelle due bat. 'e). Fiorenzo Giubellinu, Gran Camerlengo, spiega: «Ai primo die taglierà il traguardo andrà l'ambito Palio, un drappo finemente ricamato dalle suore domenicane di clausura, arricchito da un dipinto, nonché un trofeo di marmo. Al secondo un piatto di tartufi (con la scarsità di quest'anno ci sarà qualche problema). Barilotto di Barolo, torrone e tume, rispettivamente per il terzo, quarto e quinto. La tradizionale acciuga per il sesto arrivato-. Al borgo che si distinguerà per fantasia e impegno coreografico, aderenza storica dei costumi, viene assegnato il «Trofeo Cavallero». Quan to cosi. assistere al Palio? Ventimila lire in tribuna, quindicimila le panchette centrali, dodicimila i laterali, cinquemila nel prato. I biglietti si possono acquistare alle casse in piazza Marconi aperte sin da stamane. E dopo il Palio non man cheranno le consuete pole miche. Solo nella sede del borgo vincente le luci rimarranno accese sino all'alba, brindare, a festeggiare, a smaltire la tensione accumulata in tante settimane di preparativi. Gianfranco Fiori Un momento esilarante che caratterizza la corsa degli asini. Più gli animali sono riottosi, più il pubblico si diverte (A. Bosio)

Luoghi citati: Alba, Asti, Barolo, Boario