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Il sangue ricorda lo stress Uno speciale test rintraccia tutti i traumi subiti Il sangue ricorda lo stress ROMA — Con una particolare analisi del sangue è oggi possibile misurare tutti gli stress che abbiamo subito nella vita, valutare quanto abbiano fatto invecchiare il nostro cervello, e in oltre la metà dei casi porvi rimedio: lo ha affermato ieri a Roma il prof. Giuseppe Nappi, direttore dell'Istituto neurologico dell'Università di Pavia, in occasione del convegno internazionale della Società neuropsichiatrica del Sud-Est .europeo. • Nell'invecchiamento cerebrale anche patologico — ha sottolineato Nappi — gioca innanzitutto, con un peso dal 25 al SO per cento, il fattore genetico, cui si vanno ad aggiungere gli agenti stres¬ santi, gli mstressors.. Accanto all'immagine di un cervello che invecchia perchè vi si sedimentano negli anni tutte le intossicazioni subite dall'ambiente fisico (inquinanti, alimentari, fumo, alcool, droghe, farmaci, età), si sta facendo anche strada quella di un analogo danno degenerativo provocato dall'accumulo di stress psichici. .Sotto l'effetto degli stressors fisico-psichici — ha aggiunto Nappi — l'organismo risponde, con una reazione a catena fra cervello (ipotalamo ed ipofisi) e ghiandole surrenali, che provoca un aumento nel sangue del principale ormone cortisonico, il cortisolo, che quando supera i livelli normali risul¬ ta tossico, e va a colpire le cellule dell'ippocampo, la struttura cerebrale cui è più specificamente demandata la memorizzazione: Il cortisolo inoltre — ha proseguito Nappi — attaccando queste strutture cerebrali, le rende del doppio più vulnerabili anche da parte dei tossici di provenienza esterna, e poiché è proprio 1' Ippocampo il centro di coordinamento di tutta questa serie di reazioni, si realizza un circolo vizioso che peggiora sempre più. { mL'ànatisi nel'sangue'del cortisolo e dei neurormont del tuo stesso circolo, può quindi essere utilizzata come segnale nella vita sino a quel momento: (Ansa)