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La Regione Calabria contro la centrale di Gioia Tauro Azioni legali decise dalla giunta La Regione Calabria contro la centrale di Gioia Tauro REGGIO CALABRIA — Il governo regionale sembra Intenzionato a guidare la protesta di chi non vuole la megacentrale a carbone nella plana di Gioia Tauro. Si profila per ora una serie di azioni legali, una strategia messa a punto ieri mattina nel corso di una lunga seduta dell'esecutivo (presidente 11 comunista Franco Politanò, vice il socialista Francesco Principe, attualmente ricoverato in ospedale). Politano e 1 suol colleghi hanno dato sostanzialmente del bugiardo al presidente del Consiglio Goria. L'altro ieri Palazzo Chigi aveva infatti emesso un comunicato nel quale si elencavano alcune decisioni in favore della Calabria maturate durante un incontro a cui avrebbero partecipato anche i rappresentanti della Regione. La giunta calabrese ha ricordato invece che a quel summit la Calabria non era rappresentata, avendo Principe e Politano abbandonato la sala in segno di protesta una volta conosciuta l'intenzione del ministro dell'Industria Battaglia di non concedere una proroga ai decreti di esproprio dei terreni desti¬ nati alla centrale Enel. Nel contempo l'esecutivo calabrese ha anche cercato di non chiudersi la porta alle spalle. Di qui la proposta di riprendere a breve il confronto con il governo (accanto all'auspicio che si giunga ad una rapida approvazione del disegno di legge In favore della Calabria, il cui iter parlamentare si era interrotto in seguito alla crisi di marzo). Sul terreno locale il governo regionale intende mobilitare gli agricoltori da sempre contrari alla centrale; aderirà alle azioni di lotta decise dal comitato dei sindaci della zona (che si è riunito ieri sera a Rosarno); ha chiesto al commissario dell'Area Industriale di Reggio, proprietaria di parte del terreni espropriati, di opporsi ai decreti del prefetto; ha rivolto un appello ai parlamentari calabresi perché a Roma si battano affinché non avanzi l'idea della centrale. Ma già si sa che non tutti i parlamentari calabresi si trovano su questa posizione. Alcuni, anzi, sono apertamente a favore. Enzo lugana