«Bucharin sarà riabilitato» di Roy Medvedev

«Bmharin sarà riabilitata» Intervista a Roy Medvedev sui grandi dimenticati della storia sovietica «Bmharin sarà riabilitata» DAL NOSTTiO CORRISPONDENTE MOSCA — Se ne parla in pubblico, 1 giornali levano 11 velo, sia pure con ampie cautele e disposizioni alterne; la -Grande enciclopedia della Rivoluzione», appena uscita, Il cita: gli inquieti fantasmi della storia sovietica, da Bucharin a Trotzki a Zlnoviev a Tomski a Rikov, torneranno a vivere senza più sgarbi e rancori nella memoria del Paese? In questa tormentata vigilia della grande festa, il settantesimo anniversario dell'Ottobre, si arriverà alla riabilitazione di qualcuno, almeno, di quegli uomini scomparsi col marchio dell'Infamia socialista, bollati da Stalin col mortale peccato dell'-antlsovletlsmo»? n meno conformista degli storici sovietici Roy Medvedev, distingue: «La riabilitazione di Bucharin me l'aspetto tra poco, prima del 7 novembre. La cosiddetta destra — Bucharin appunto, ma anche Tomski e Rikov — si pronunciò a favore di un'alternativa nello sviluppo dell'e¬ conomia. Chiese di ampliare la cooperazione, di far durare più a lungo la Nep. Si oppose alla collettivizzazione forzata. Oggi queste idee appaiono di nuovo: per garantirne l'eredità bisogna dunque ristabilire il buon nome degli uomini che le sostennero. Non è da escludere, perù, che si aspetti l'anno prossimo, per il decreto del Soviet Supremo o della Corte Suprema che sancirà la riabilitazione formale: 1*88 sarà insieme il centenario della nascita e il cinquantenario della morte di Bucharin. Per Tomski e Rikov, naturalmente, non ci sono occasioni cosi dirette». — E Trotzki il più scomodo, il più Inquietante tra quel fantasmi? «Trotzki è un personaggio particolare, e non mi aspetto la sua riabilitazione politica. La gente qualunque conosce poco Bucharin, oggi Trottici, Invece, è un personaggio che ha suscitato odio, per molti è l'Incarnazione del diavolo. C'è uno stereotipo: se Lenin vuol dire bene. Trotzki vuol dire male. La sua piattaforma politica, inoltre, non suscita emozioni positive perché non serve a qualche scopo d'oggi». — Di tatti si è però tornati a parlare: la nuova «Enciclopedia della Rivoluzione, cita Trotiki per la prima volta. «Si nell'enciclopedia ci sono oltre centoventi nomi di grandi protagonisti della Rivoluzione, considerati trotzkisti o "seguaci di Bucharin". E' senza dubbio un passo avanti ma non è un passo intero, è un mezzo passo. Di Bucharin, di Trotzki di Zlnoviev, per esempio, sull'enciclopedia non c'è scritto "noto esponente del partito comunista, alleato di Lenin", ma semplicemente "uomo politico". Una formula neutra, dunque. Non c'è scritto che Zlnoviev fu tra 1 fondatori del Komintern e il suo primo presidente. Non c'è scritto che Bucharin fu tra gli organizzatori principali dell'lnBurrezlone armata e dell'instaurazione del potere sovie¬ tico a Mosca. Non c'è scrìtto che Bucharin era un economista di grande talento, che fu l'uomo più vicino a Lenin tra il '20 e il '23, o che fu direttore della Pravda per dieci anni. C'è scritto. Invece, che Bucharin si oppose alla pace di Brest, che si oppose a Lenin, che esprimeva idee sbagliate ancor prima della Rivoluzione». — Una biografia di soli errori, Insomma. «Si Ma tutti sbagliarono, successe anche a Lenin. Invece, sull'enciclopedia si scopre che Trotzki fu presidente del Consiglio militare rivoluzionario, ma non si legge che si occupò della formazione dell'Armata Rossa e che sotto il suo comando quell'Armata ottenne numerose vittorie. Tutto questo riflette una posizione ambigua del compilatori: gran parte dell'attività di quelle persone scompare, e non si capisce perché allora siano Emanuele Novazio (Continua a pagina 2 In prima colonna)

Luoghi citati: Brest, Mosca