Va in tilt il «cervellone» della Fed

Va In flit il «€erw®il®B%&>> della Fedì Gravi disagi per banche e Wall Street lasciate senza soldi dal computer Va In flit il «€erw®il®B%&>> della Fedì WASHINGTON — Per 24 ore, il cervellone della Federai Reserve, cioè il super-computer della Banca Centrale Usa, sì è bloccato, rendendo impossibili le grosse transazioni interbancarie, e facendo salire dal 7 per cento circa fino al 30 per cento i tassi d'in terese «overnight., ossia da un giorno all'altro. Di fatto, le più grandi banche del mondo sono rimaste senza liquidità tra mercoledì e ieri, e la caccia al denaro di chi doveva concludere massicci contratti a scadenza si è fatta disperata. L'incidente è senza precedenti, e la malasorte ha voluto che avvenisse nel momen¬ to della chiusura dei bilanci trimestrali, suscitando apprensione anche a Wall Street. n cervellone della Federai Reserve si è guastato poco dopo mezzogiorno di mercoledì, le 17 in Italia, e ha ripreso a funzionare quasi nello stesso momento ieri. Negli 8tati Uniti, il regolamento prescrive che quando una banca fa un accredito ingente a un'altra, il supercomputer lo registri e lo confermi: in assenza del suo avallo, la somma rimessa figura a debito della banca emittente, ma non a credito della destinataria. Un mucchio di operatori bancari si sono perciò trovati senza i soldi richiesti a disposizione, e si sono messi alla loro caccia dove hanno potuto, pagando interessi sempre più elevati. Ieri mattina, le sistemazioni contabili di fine trimestre non erano tuttavia ancora pronte: la situazione è migliorata nel pomeriggio, e — se il cervellone non farà altri scherzi — tornerà normale stamane. I portavoce della •Fed», come viene familiarmente chiamata la banca centrale, hanno rifiutato commenti, ma hanno ammesso che «per 24 ore è stato il caos-. e. c.