Mammiferi piemontesi dell' 800 e la meteorite di Canon Diablo

Mammiferi piemontesi détt'800 e la meteorite di Canon Diablo Mammiferi piemontesi détt'800 e la meteorite di Canon Diablo IL museo di Storia Naturale «Don Bosco» (ha sede nel liceo salesiano «Valsa-' lice», in viale Thòvez 37), fu inaugurato il 5 luglio 1879 da san Giovanni Bosco che l'anno precedente, per potenziare il collegio sorto a metà dell'800 sull'antica strada Valsalice, aveva acquistato la collezione ornitologica di G. Battista Giordano, cultore appassionato della natura. Questi, nel suo ritii'o di Rivai ta, dedicava il suo tempo alla ricerca di uccelli nostrani ed esotici, imbalsamandoli e classificandoli con cura. A questo primo nucleo del museo si associarono, col passare degli anni, altre pregiate collezioni di mineralogia, zoologia, botanica ed etnografia, più una sala dove sono esposti interessanti esemplari di fossili Più che la quantità del materiale raccolto (limitata, ri¬ spetto ad altri musei pubblici), colpiscono la cura e l'ordine con cui è stato disposto. I locali sono ampi e Spaziosi ogni oggetto, esposto in bacheche e vetrine beh illuminate, corredate da tabelloni di sintesi è valorizzato e inserito in un percorso chiaro, ideale non solo per le scolaresche, ma per chiunque voglia integrare piacevolmente la propria cultura curiosando qua e là alla ricerca di oggetti rari e curiosi. La collezione mineralogica e petrografica, ad esemplò, ospitata al primo piano del museo, è composta da circa 4 mila campioni appartenenti ad oltre 1500 specie e varietà E' ben conosciuta dagli appassionati del settore, che la vengono a'visitare da tutta Italia: decine di vetrine raccolgono minerali dalle forme e dai colori più accattivanti una gioia degli occhi anche per i non addetti ai lavori Ci sono fluoriti verde oliva e violetto, calciti trasparenti come il miele che la natura ha impiegato milioni di' anni per produrre, piriti dagli splendidi riflessi e topazi azzurri Vicino ad alcuni esemplari di diamanti una didascalia ricorda come il più grande fosse il Cullinan, di 3106 carati Fu trovato nel 1905 presso Pretoria, e regalato a re Edoardo VII Dalla sua lavorazione vennero fuori brillanti di varie dimensioni I nove più grandi sono ora sulla corona d'Inglùl terra. Non mancano le rarità (come uno splendido quarzo «geminato a cuore») e le curiosità, come un frammento di meteorite (composto da ferro e nichel) caduto nel 1876 a Canon Diablo (Usa) o un esemplare di Rodocrosite proveniente da una. miniera, ormai esaurita, che era sfrutta¬ Mammiferi piemontesi détt'800 e la meteorite di Canon Diablo Mammiferi piemontesi détt'800 e la meteorite di Canon Diablo IL museo di Storia Naturale «Don Bosco» (ha sede nel liceo salesiano «Valsa-' lice», in viale Thòvez 37), fu inaugurato il 5 luglio 1879 da san Giovanni Bosco che l'anno precedente, per potenziare il collegio sorto a metà dell'800 sull'antica strada Valsalice, aveva acquistato la collezione ornitologica di G. Battista Giordano, cultore appassionato della natura. Questi, nel suo ritii'o di Rivai ta, dedicava il suo tempo alla ricerca di uccelli nostrani ed esotici, imbalsamandoli e classificandoli con cura. A questo primo nucleo del museo si associarono, col passare degli anni, altre pregiate collezioni di mineralogia, zoologia, botanica ed etnografia, più una sala dove sono esposti interessanti esemplari di fossili Più che la quantità del materiale raccolto (limitata, ri¬ spetto ad altri musei pubblici), colpiscono la cura e l'ordine con cui è stato disposto. I locali sono ampi e Spaziosi ogni oggetto, esposto in bacheche e vetrine beh illuminate, corredate da tabelloni di sintesi è valorizzato e inserito in un percorso chiaro, ideale non solo per le scolaresche, ma per chiunque voglia integrare piacevolmente la propria cultura curiosando qua e là alla ricerca di oggetti rari e curiosi. La collezione mineralogica e petrografica, ad esemplò, ospitata al primo piano del museo, è composta da circa 4 mila campioni appartenenti ad oltre 1500 specie e varietà E' ben conosciuta dagli appassionati del settore, che la vengono a'visitare da tutta Italia: decine di vetrine raccolgono minerali dalle forme e dai colori più accattivanti una gioia degli occhi anche per i non addetti ai lavori Ci sono fluoriti verde oliva e violetto, calciti trasparenti come il miele che la natura ha impiegato milioni di' anni per produrre, piriti dagli splendidi riflessi e topazi azzurri Vicino ad alcuni esemplari di diamanti una didascalia ricorda come il più grande fosse il Cullinan, di 3106 carati Fu trovato nel 1905 presso Pretoria, e regalato a re Edoardo VII Dalla sua lavorazione vennero fuori brillanti di varie dimensioni I nove più grandi sono ora sulla corona d'Inglùl terra. Non mancano le rarità (come uno splendido quarzo «geminato a cuore») e le curiosità, come un frammento di meteorite (composto da ferro e nichel) caduto nel 1876 a Canon Diablo (Usa) o un esemplare di Rodocrosite proveniente da una. miniera, ormai esaurita, che era sfrutta¬

Persone citate: Canon Diablo, Cullinan, Don Bosco, Edoardo Vii

Luoghi citati: Italia, Pretoria, Usa