Tra i monti del Molise scopri Isernia la dolce

Tra i monti del Molise scopri Isernia la dolce Tra i monti del Molise scopri Isernia la dolce GIRA L'ITALIA qui i quattro metri d'altezza, e come accesso alle case gli abitanti adoperano le finestre del secondo piano. Gli alberghi migliori diserrila, .Un po' fuori città, sono il «Tequila» e 1'«Europa», ma non manca nemmeno un «Hotel Sayonara». Oppure, a prezzi più modici si può scendere nel paesino di Pesche presso l'albergo «S. Maria del Bagno», dove l'ospitalità è familiare. Un giro nella Pentria è anche un'occasione di scoperte gastronomiche. I primi piatti sono a base di «sagne», «fusilli», «recchielle» e particolari gnocchi denominati «cavatiegli». Sono quasi sempre conditi con succulenti ragù resi sferzanti dall'aggiunta della «cerasella», vocabolo che qui non indica la ciliegia ma una varietà di peperoncino tondeggiante e molto forte. Talvolta, come nelle «taccunelle e fagioli», la pasta fatta in casa si sposa armonicamente con i legumi Ci si può anche orientare su una varietà di polente: al ragù, oppure cucinata anch'essa con i fagioli o ancora servita a tocchetti in sugo di salsicce. Fra, gli insaccati il primo posto compete decisamente alla soppressala di Agnone, che costa il quadruplo, di un normale salame ma resterà indimenticabile. Fra 1 secondi bisogna provare la «pezzata» di carne alla brace o l'agnello alla brigante o l'agnello «cace ed ova». A isernia-citta 1 ristoranti sono numerosi quasi tutti di discreto livello. Il tempio della cucina tipica resta tuttavia la Taverna Marasca, che apre i battenti su corso Marcelli nel cuore della città vecchia. Un suggerimento, per finire, di shopping raffinato. Un artigianato antichissima a Isernia, è quello del merletto a tombolo. Sono sempre meno numerose le donne che lo praticano, ma con un po' et; abilità si possono ancora scovare tovaglie e centrini deliziosamente ricamati a mano. Tarquinio Maiorino E9 uno dei più piccoli capoluoghi d'Italia, con appena ventimila abitanti. La sua targa automobilistica, «Is», è comparsa In scena solo dal 1970, appunto l'anno della promozione a provincia. E' raro che Isernia faccia notizia nelle cronache dei quotidiani: capita al massimo per ragioni telluriche, le piccole scosse di terremoto a cui la gente ha finito per abituarsi In compenso la Pentria, come l'attuale provincia di Isernia veniva chiamata all'epoca dei sanniti è un angolo privilegiato della penisola. Il boom economico è giunto in ritardo, ma non si è fermato. C'è stata una gran febbre edilizia, quindi sono arrivate prosperose industrie come quella del jeans e delle barche da diporto; si è arrestata l'emigrazione. Non solo 1 turisti ma anche i prefetti e 1 questori hanno scoperto che le montagne del Màtese e la catena delle Mainante delimitano un'oasi di tranquillità, senza piaghe di malavita, di mafie, di rapimenti Qui scorrono placidi fiumi come l'alto corso del .Volturncs^e .occhieggiano limpidi .laghi di .collina, rame - quelle? di Castel S. Vincenzo in cui si specchiano i ruderi di un'abbazia benedettina che ebbe nel IX secolo 11 suo momento di splendore. Isernia stessa si allunga su un colle In mezzo a due valli percorse da fiumi 11 Cavaliere e il Sorda Lo scenario è verdeggiante, con cascinali mulini ad acqua, santuari di campagna come l'eremo di San Cosma La vplla ta orientale è attraversata da uno dei più arditi ponti ferroviari della Penisola, il viadotto S. Spirito. Su quella occidentale domina 11 ponte Cardarelli a doppio ordine di arcate sovrapposte. Grazie alla nuova superstrada, si arriva adesso da Roma in meno di due ore. Si esce dall'Autosole al'casello di S. Vittore, e dopo un lungo tunnel è subito Molise. I monumenti di Isernia sono etruschi sanniti romani, medioevali Sebbene attraverso i secoli la citta sia stata distrutta alméno dieci volte (dai terremoti dalle spedizioni punitive dei romani come quella spietata di Siila, e per ultimo nel 1943 dai bombardamenti a tappeto americani), il centro storico ha conservato la suggestione degli spazi angusti e di un dedalo di vicoli che gravitano su una strada lunga e tortuosa denominata Corso Marcelli Lungo questo percorso si incontrano la Cattedrale col campanile costruito sopra un arco etrusco e la Fontana Fraterna considerata un capolavoro medioevale. C'è anche, nella parte bassa, un quartiere gitana popolato da famiglie di zingari che hanno rinunziato studiosi hanno fissato a 750 mila anni fa la presenza del cosiddetto «Homo aeserniensis». Finora sono stati trovati pavimenti di capanne fatti di teschi di mammouth e di rinoceronti ciottoli spaccati e talvolta colorati con l'ocra, focolari che documentano la manipolazione del fuoco. La scoperta ha attirato ad Isernia studiosi di preistoria di tutto il mondo, perfino dal Giappone. In attesa di vedere quali altre sorprese riservi l'esplorazione del sottosuolo, 1 cimeli dell'«Homo aeserniensis» si trovano ora esposti al Museo Nazionale della Pentria, nell'ex convento di S. Maria «delle monache». Facendo base a Isernia, si possono seguire molti itinerari di scoperta verso gli al- L'ultima nata tra le province italiane, avvolta dai fiumi, immersa nel verde tri 31 Comuni della provincia, molti del quali affascinanti Si possono.visitetrei castelli di Montoroduni-di Pescolanciano, di Rocchetta al Volturno, tutti perfettamente conservati Si può salire a Fleti-abbondante, che fu il centro sacro di tutte le tribù sannite, per ammirare gli scavi di due santuari e un bellissimo teatro all'aperto di tipo ellenistico, che d'estate ospita ancora una stagione di rappresentazioni antiche. Si può spingersi fino ad Agnone, con le sue decine di chiese-gioiello e con la più antica fabbrica di campane della Penisola, la Fonderia Pontificia Marinelli Si possono visitare paesipresepe come Pesche e Miranda, o si può andare a curiosare a Scapoli nell'artigianato delle zampegne o si può arrampicarsi fino a Capracotta, che con i suol 1421 metri è uno dei Comuni più alti dell'Appennino. In certi inverni la neve raggiunge al tradizionale nomadismo. Sopravvivono altre tracce di civiltà remote, come le mura ciclopiche e, nella frazione di Castelromano, 1 ruderi di una poderosa fortezza etnisca. Gli abitanti vantano una fondazione della città anteriore di sette secoli a quella di Roma. Affermano con orgoglio che Isernia, divenuta la sede della Lega Italica dopo la distruzione di Corfinio, fu la più Importante capitale del mondo sannita che si contrapponeva alla supremazia dell'Urbe. Ma 11 motivo di maggior orgoglio è il villaggio paleolitico venuto alla luce pochi anni fa, durante la costruzione della superstrada. Gli

Persone citate: Cardarelli, Isernia, Marinelli, Rocchetta, Tarquinio Maiorino