Il dollaro è tornato sull'Arno

Notizie confortanti per il turismo che ha ripreso a galoppare dopo un periodo di grave crisi Notizie confortanti per il turismo che ha ripreso a galoppare dopo un periodo di grave crisi Il dollaro è tornato sull'Arno Gli americani, che Tanno scorso avevano tradito le città d'arte per paura di atti terroristici, sono arrivati in massa Per la Toscana l'annata turistica ir corso 6' stata contrassegnata da avvenimenti e Iniziative di.notevole rilievo per l'economia regionale. Cè stato un ritomo In grande stile del visitatori americani; c'è stata la polemica sul turismo del sacco a pelo che, partita da Venezia, ha coinvolto in diverso modo Siena e Firenze; c'è stato un vero boom dell'agriturismo; la Regióne si è lanciata in una campagna promozionale nel confronti del mercato tedesco; è stata varata tra le polemiche, ma poi bocciata dal governo, la nuova legge per la riforma dell'organizzazione turistica. Il ritorno degli ameri cari. Nell'86 avevano tradito l'Italia e le citta d'arte in particolare, per timore di attentati terroristici (1 missili di Gheddafi avevano da poco raggiunto la costa di Lampedusa). La loro mancata presenza aveva messo in crisi tutto 11 mercato turistico delle citta d'arte come Venezia, Roma, Firenze, Pisa, Siena. Al di la della consistenza numerica, comunque sempre rilevante, 1 visitatori che provengono dagli Stati Uniti sono solitamente quelli che spendono di più. Con 1 loro dollari fanno la fortuna di alberghi, ristoranti e boutique. Quest'anno sono tornati senza farsi neanche pregare e 1 risultati si sono visti subito: aumento delle presenze, e, soprattutto, degli Incassi. Del primo fenòmeno esistono 1 dati a confermarlo. Del secondo niente cifre ma 11 mancato, consueto, lamento di albergatori, ristoratori e commercianti la dice lunga sull'andamento della stagione. A Firenze nel periodo gennaioagosto di quest'anno sono state registrate 3 milioni e 209 mila presenze turistiche, con un incremento del 3,3% rispetto aJl'86. Un aumento dovuto Interamente al maggior numero di stranieri arrivati in città che hanno, addirittura, compensato la flessione di turisti italiani. 'Siamo ancora al di sotto delle presenze registrate neW83, nelV84 e nelV85 — afferma Piero Brogl, presidente dell'associazione imprese alberghiere — ma nel prossimo futuro dovrebbe continuare questa tendenza - pcwrttcai: All'interno-dique- ,— INFORMAZIONE PUBB sta legione straniera che ha invaso con rinnovato entusiasmo Firenze (ma le situazioni di Siena e Pisa non dovrebbero essere troppo diverse) gli americani hanno fatto la parte del leone con un Incrememento di presenze del 69% rispetto allo scorso anno. Seguono a ruota 1 tedeschi con un incremento del 58,6%, 1 francesi (+30,3%), gli austrìaci, gli svizzeri e 1 belgi. Una vera e propria inlezione ricostituente per l'azienda turismo di Firenze che ha visto tornare a salire prepotentemente anche le presenze nei maggiori musei cittadini: +38,8% agli Uffizi, +20,6% all'archeologo, + 17,2% alla Galleria dell'Accademia, +11,4% alla Galleria Palatina (1 dati sono relativi al primo semestre dell'anno). Complessivamente 1 primi sei mesi dell'86 hanno visto l'afflusso nel musei statali di Firenze di un milione e 485 mila 815 visitatori contro il milione e 248 mila 644 dello stesso perldo dell'anno precedente per un incremento del 18,9%. Stiamo lavorando a iniziative per favorire il prolungamento del periodo di permanenza media in città — afferma l'assessore al Turismo di Firenze Nicola Oariglla —, per decentrare le presenze dal centrò storico verso altre zone della città di pregio storico e artistico, a ridistribuire sull'intero arco dell'anno le presenze turistiche, a regolare l'afflusso delle gite scolastiche. Inoltre, poiché le statistiche ci confermano che in Italia Firenze è la città più frequentata dai giovani turisti, necessita che la città sia dotata di adeguate strutture ricettive per questo tipo di turismo*. Firenze e U turismo povero. Ed è stato proprio sulla polemica saccopelisti si saccopelisti no, nata dopo alcuni provvedimenti restrittivi, decisi dall'amministrazione cornimele di Venezia, che Fi¬ renze ha preso una posizione particolarmente liberale. Non solo non ci sono state iniziative per limitare o scoraggiare questo tipo di turismo, ma si è rilanciata la funzione dell'area di sosta per saccopelisti nel parco di Villa Favard e si sono,tollerati senza eccessivi fiscalismi 1 bivacchi di ragazzi e ragazze nelle sale d'aspetto della Stazione. Una posizione di grande apertura verso i giovani, incredibilmente per una città polemica come Firenze, passata quasi senza suscitare disselli da parte di nessuno. ztamenti saranno indirizzati a favorire, con il coìnvolgimento degli enti locali Interessati, la realizzazione di un moderno polo di turismo invernale sulla montagna amiatina; a completare e adeguare le strutture per la nautica da diporto dell'alto Tirreno, con specifico riferimento a quelle che interessano il porte turistico di Viareggio e l'Arcipelago Toscano; a completare la rete delle strutture ricettive nel turismo sociale; a sostenere la realizzazione di strutture ricettive e relativi servizi complementari finalizzati a accrescere e incentivare lo sviluppo turistico in alcune località marine e in alcune località della campagna toscana; ' a favorire l'introduzione di strumenti telematici e informatici per l'Informazione turistica. Del turismo termale si punterà a sostenere Io sviluppo in aree non ancora sufficientemente valorizzate. Per la promozione un notevole sforzo viene compiuto ormai da due anni nei confronti del mercato tedesco, il più importante per l'Italia. Nell'86 una campagna promozionale di prova fu organizzata nella Saar. Quest'anno, Invece, si è puntato su una delle principali città della Germania Federale: Amburgo. Dalla primavera scorsa fino a pochi giorni fa la città tedesca ha potuto assistere a sfilate di moda, mostre fra le più importanti organizzate in Toscana (Gli etruschi - H '600 fiorentino), spettacoli musicali. C'è stata perfino una ■ cacci uccat a» sul molo in occasione dell'attracco della nave scuola Amerigo Vespuccl. Accanto alla seconda fase del .progetto Germania», che continuerà anche nel prossimi anni, la Regione ha organizzato un'analoga iniziativa con la Svezia e sta preparandone un'altra con 1 Paesi dell'Est europeo Un atteggiamento, questa seguito anche dalle altre citta toscane, anche se 11 sindaco di Siena è stato protagonista di un violento attacco alle scolaresche in visita alla sua citta, accusate di neobarbarismo. «I ragazzini delie medie sono come le cavallette — ebbe a dichiarare ih agosto il primo cittadino di Siena Vittorio Mazzoni della Stella — meglio che stiamo à casa». H boom dell'agriturismo. In Toscana, nelle case coloniche rimodernate che punteggiano la splendida campagna del Chianti tra Firen¬ serie di vincoli che dovrebbero sbarrare la strada, nelle Intenzioni della Regione, a chi pensava di fare semplicemente degli alberghi In campagna sfruttando le facilitazioni che vengono concesse per l'agriturismo*. La politica di sviluppo turistico. La Regione si sta muovendo su due fronti per potenziare e valorizzare quella che è una delle sue princpall risorse economiche: finanziamenti a sostegno di precisi progetti e promozione soprattutto sui mercati esteri e in particolare su quello tedesco. I tman- ze e Siena, l'agriturismo ha avuto, qualche anno fa. 11 suo battesimo. Da allora questo tipo di turismo naturalistico ha subito una continua espansione. Una crescita irruenta e spontanea con rischi di degenerazioni a cui la Regione Toscana ha cercato di porre delle regole. Riferendosi a una legge nazionale dell'85, che accennava solamente a questa possibilità, la Toscana ha varato una legge apposita che Istituisce quasi un marchio •doc. per distinguere le vere iniziative di agriturismo. «Secondo questa normativa — spiega Stefano Barzagli, del dipartimento agricoltura e foreste della Regione Toscana, da poco unico organismo competente In questo settore — può ottenere l'autorizzazione a svolgere attività di agriturismo solo chi è ufficialmente riconosciuto come imprenditore agricolo.. «Non sola L'azienda deve anche produrre e dimostrare che la produzione agricola è l'attività principale e che questa garantisce entrate superiori a quella turistica. Il numero del posti letto è Infatti commisurato alla produttività agricola». Una campagna toscana: in forte espansione l'agriturismo LICITARIA. la cui prima tappa sarà la partecipazione alla Fiera di Budapest. Non si deve però credere che 11 mercato americano venga tenuto In minor considerazione. Proprio nel giorni scorsi si sono Incontrati, per discutere temi economici ma anche scambi culturali e turistici, due. delegazioni ad altissimo livello. Quella americana comprendeva tre governatori (New Hampshire, Rhode Island, Arkansas), 5 presidenti di contèa (Miami, Atlanta, Springfield, Port Qrchand, Meroed) e 5 sindaci (Denver, Minneapolis, Orlando, Norfolk, Little Rock). La delegazione italiana era formata dai presidenti di 6 Regioni (Toscana, Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia),'di cinque Province (Firenze, Torino, Bologna, Cagliari, Brindisi) e da 8 sindaci (Firenze, Genova, Bergamo. Padova, Modena, Pesaro, Ancona, Palermo). Riforma dell'organizzazione turistica. Nello scorso luglio il Consiglio regionale ha approvato una legge che segnerà una rivoluzione nell'organizzazione turistica regionale. Spariscono aziende di turismo e enti provinciali e nascono le aziende di promozione e turismo. Cè però un intoppo che potrebbe vanificare questo disegno: il governo, recentemente, ha bocciato la legge e l'ha rinviata all'esame del Consiglio. Il punto di contrasto è costituito dalla previsione, contenuta nel testo della legge, di lasciare a una società per azioni, denominata «Toscana nel mondo», il compito della promozione dell'immagine della regione sul mercati esteri. Una società alla quale la Regione dovrebbe partecipare per il 40% del capitale, mentre la quota restante verrebbe ripartita tra gli enti locali e le associazioni private di categoria. Le opposizioni in Consiglio regionale e il governo vedono però nella creazione di questa società li pericolo di una sottrazione di competenze al Consiglio regionale con conseguente rischio per la tutela dell'interesse collettivo. L'ultima parola in questo contrasto tra poteri pubblici potrebbe doverla dire la Corte Costituzionale. Il doli. Vittorio Postiglione, Direttore gene, ale dell'Istituto di credito pratese rmi e depositi di Prato

Persone citate: Firenze Nicola, Gheddafi, Little Rock, Norfolk, Piero Brogl, Port Qrchand, Stefano Barzagli, Tanno, Vittorio Mazzoni, Vittorio Postiglione