Teheran: «Contiamo sull'Italia»

Un portavoce del ministero degli Esteri chiede l'appoggio italiano all'Orni Un portavoce del ministero degli Esteri chiede l'appoggio italiano all'Orni Teheran; «Contacaino sull'Italica » «Roma deve approfittare della imminente presidenza di tur^o alle Nazioni Unite per scongiurare l'incendiò del Golfo» - Ma le fregate italiane questa mattina si sono mosse verso lo Stretto di Hormuz Aniu agli ayatollah doppio gioco inglese TEHERAN — L'Iran afferma che .risponderà» all' attacco americano cóntro la "nave da carico «Iran Air-; nello stesso tempo sostiene però che la parola è al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e insiste sul ruolo che, In proposito, può svolgere l'Italia. Fonti iraniane che hanno chiesto di non essere citate esprimono là convinzione che se al moménto dell'attacco il presidente Khamenei non fosse stato sul punto di parlare alle Nazioni Unite «ci sarebbe stata una risposta militare immediata». Sabato il primo ministro Mussavi aveva detto che «oli Stati Uniti rimpiangeranno il loro gesto» e ieri numerose manifestazioni di sostegno al governo si sono svolte nel Paese. n capo del 'quartier generale delle informazioni di guerra», Kamal Kharrazi, ha insistito però in una conferenza stampa soprattutto sulla ricerca di una via d' uscita diplomatica alla crisi. Kharrazi .ha detto che «Ì! Iran risponderà all'aggressore» rilanciando però nello stesso tempo la palla a Stati Uniti e Consiglio di sicurezza dell'Onu. Gli Stati Uniti, ha detto, «devono chiarire se sono in guerra con l'Iran oppure no». Infatti, secondo Kharrazi, gli americani — che avreb¬ presenti a Teheran, che 1' Italia deve approfittare della ormai Imminente presidenza di turno del Consiglio (dal primo ai 31 ottobre) «per contribuire coi fatti a scongiurare il pericolo di un incendio che minaccia il Golfo Persico». ^L'Italia — ha aggiunto — lo può fare non ignorando più la realtà dei fatti, abbandonando la sua posizione di neutralità ed affermando ufficialmente, come ha fatto per esempio la Germania, che è stato l'Iraq ad aggredire l'Iran. Il popolo iraniano non ha niente contro gli italiani ed i marinai italiani. bero trattato 1 prigionieri «in mòdo disumano e selvaggio» — hanno detto ai marinai della nave, dopo la cattura, di considerarli «prigionieri di guerra». .Noi — ha detto a proposito del Consilio di sicurezza — non .accetteremo sornioni contro l'Iran. Gli Usa stanno perdendo tempo. Noi chiediamo che l'Iraq venga identificato senna ritardi come V aggressore nella guerra con V Iran e sia punito». Un portavoce del ministero degli Esteri ha detto, a proposito del dibattito nel Consiglio di sicurezza, ad un gruppo di giornalisti italiani Pesanti accuse di un parlamentare laborista LONDRA — Il governo britannico; consente a mediatori di commerciare in armi con l'Iran, pur avendo disposto la chiusura della sede londinese dell'ufficio di approvvigionamento militare iraniano come rappresaglia per l'attacco sferrato contro la petroliera britannica «Gentlc Breeze». E" l'accusa lanciata ieri dal laborista Tarn Dalyell, firmatario di una interpellanza parlamentare al ministro competente. Secondo quanto riferisce 11 Sunday Telegraph, il mediatore sarebbe Ben Bannerjee, descritto come un miliardario di origine indiana residente in Gran Bretagna e collaboratore del colonnello Oliver North. Il settimanale conservatore sostiene che Bannerjee •orchestrò la prima consegna di mine e di 1250 missili "tow" anticarrq.all'Iran», avvenuta dopo rincontro tra lui e il colon¬ nello dei marines nel 1984 ad Amburgo. Secondo il Sunday Telegraph, la transazione sarebbe stata negoziata tramite il mercante di armi svizzero Walter Demuth, arrestato In Italia la settimana scorsa, su mandato internazionale emesso dalle autorità americane. Il Sunday Times precisa che secondo i servizi segreti americani gli iraniani sarebbero ora inclini a scegliere >.ome sede Francoforte, dove da tèmpo .funziona una cellula iraniana: E' prevedibile, scrive 11 giornale, che Bonn chiuda a sua volta un occhio sull'operato degli iraniani, riconoscendo loro la condizione di diplomatici e la conseguente immunità; non si dimentichi, precisa il Sunday Times, che la Germania Federale è 11 primo partner commerciale di Teheran, e. «assiste. attivamente l'Iran nel suo sforno bellico: Parla il comandante della posamine Vuole invece che ci sia un piatto speciale di aggressori americani per gli squali del Golfo». Fonti del ministero degli Esteri iraniano che hanno chiesto di non essere citate, hanno affermato che l'Italia «pud premere sulla Francia perché cessi di vendere armi all'Iraq». A proposito dell'endice di gradimento» dell'Italia in Iran, dopo la partenza delle unità militari, le medesime fonti hanno detto che esso è 'direttamente proporzionale alla distanza che le separa dal Golfo» ed hanno sottolineato che, in caso di incidente nel Golfo, nessuno può garantire che esse non vi sarebbero coinvolte. 'Il Golfo — hanno detto le fonti — e la nostra vena giugulare, è vitale. Non può essere chiuso per noi e aperto per gli altri». Frattanto le navi da guerra italiane sono partite questa mattina alle 10: punteranno verso il sultanato dell'Oman, dove potranno usufruire di un punto d'appoggio logistico. Il primo mercantile italiano scortato dalla Marina militare potrebbe essere il «Jolly Turchese», un cargo della società genovese 'Ignazio Messina», lo stesso armatore della «Jolly Rubino» attaccato nel Golfo alcune settimane fa.

Persone citate: Breeze, Ignazio Messina, Kamal Kharrazi, Khamenei, Kharrazi, Oliver North, Walter Demuth