Trenta giorni per il Diavolo

L'anno prossimo a Torino. E' ancora tutto segreto, ma ci saranno... L'anno prossimo a Torino. E' ancora tutto segreto, ma ci saranno... Trenta giorni per il Diavolo XI Maligno esce dai segreti dell'occultismo e delle messe nere e diventa il protagonista d'un mese di kermesse - Mostre, convegni, concerti e film, ma anche un'attenta ricerca di luoghi e itinerari fra storia e mito - Manuali dell'Inquisizione, atti di processi, ambienti che narrano inquietanti presenze Torino guarderà in faccia il diavolo e gli dedicherà, forse, un mese. Niente magia, né esoterismo, ma sciabolate di luci per capirne di più e sfogliare, coraggiosamente, le pagine meno note ma più discusse dèlia storia del Piemonte. Succederà probabilmente tra un anna Nulla di deciso, per ora, a causa anche del lungo «stop» elettorale. Ma l'idea, splendida e apparentemente irrealizzabile, venuta a Maria Teresa Datti che cori La Giostra da anni s'occupa di congressi e mostre, di marketing ed organizzazione, sta conquistando fior di sponsor è ha già il «nulla osta» della Curia. Sarà un'occasione per parlare del diabolico, ma'ad altissimo livello. Senza timori, né paure o luoghi comuni. Un percorso di scienza e basta. , Dopo le cascate di dati e racconti, di leggende e crònache che narrano di una Torino gran capitale dell'esoterismo con angoli troppo sconosciuti, con migliala di persone In movimento nelle notti dal troppi segreti, con messe nere ed esorcisti, un progetto per «rileggere» questi segnali con la lente della scienza non stona affatto. Perché a Torino? «Per sfatare — si legge nel progetto — lo schema delle due Torino, quella solare del lavoro e della ragione industriale, quella notturna delHnconfessato e del trasgressivo, due miti che, a ben vedere, si sostengono a vicenda. Il terreno del diabolico si situa nel cuore stesso di questa duplice incrociata mitologia. Perché dunque non favorire un incontro di diverse componenti ideali della città intorno a questioni non banali.. Naturalmente 11 programma è segreto. Ci stanno lavorando in molti. Se ne occupa in particolare un'associazione, «Dlalogos». E' nata t proporre, ogni anna; una iva^Eé sappia favori-~ primitive. Con reperti etnologici (che potrebbero essere forniti dal museo di antropologia dell'Università di Torino), riproduzioni di figure e oggetti, filmati di cerimonie e rituali Una mostra, insomma, per fornire una adeguata introduzione storico-culturale al problema del demonio. Potrebbe essere accompagnata da documentari della Rai o del musóe de l'Homme di Parigi Comincerebbe cosi un viaggio per scoprire 1 modi con cui gli uomini rappresentano il «diabolos». Luoghi e momenti e tante .tappe: una saranno gli affreschi e le pitture, le sculture e gli Incunaboli S'andrà a spulciare tra edicole ed oratori votivi tra miniature, superstizione e usi popolari si rileggeranno manuali inquisitori e penitenziali atti di processi di stregoneria rurale, verbali e stampe. Si cercherà di capire che cosa ha rappresentato l'esorcismo nella vita passata e presente della Chiesa. Si rinverdiranno le tradizioni popolari per scoprire le tematiche diaboliche nei proverbi nei racconti nelle leggende, nella musica popolare. Non basta. Una rassegna storica commentata riprodurrà tutti gli ambienti che dicono della presenza di Satana In Piemonte: i ponti, le case, le rocce, gli anfratti i passi del diavolo. Lo farà, ovviamente, con l'aiuto di storici ed esperti. Ed ecco i riflettori accesi sulla grande iconografia con una scelta di rappresentazioni che hanno fatto epoca: da Cimabue a Goya, da Picasso a Durer. Per finire, l'immaginarlo diabolico nel costume, nel gioco, nei mass media. Si potrebbe tentare cosi di verificare se la presenza del diabolico nella cultura di massa dei nostri tempi abbia aspetti di bisogno o di manipolazione, corrisponda ad un'esperienza autentica o ad una mistificazione consumistica. A completamento di "questo enorme e comptessis- Il diavolo l'anno prossimo si insedierà nella nostra città nl. Ma dove? A Torino, certo: sotto, un'immensa tenda o al Lingotto. L'obiettivo è quello di testimoniare la presenza e la diffusione di aspetti del diabolico o del demonio nella cultura e nell'esperienza umana, «ma sema nulla concedere al sensazionale o all'occasionale. Un momento di conoscenza e di riflessione che non va tuttavia disgiunto dallo spettacolare e dall'esteticamente suggestivo.. re l'incontro di culture diverse, il confronto, la comunicazione. E la prima occasione potrebbe essere proprio un momento di conoscenza informazione e riflessione sui simboli, le opere, le figure che si rifanno al demoniaco, inteso sia nel senso greco (daimon, daimonion), sia in quello ebraico-cristiano (satan, diabolos, diavolo). La proposta è arrivata sulle scrivanie degli assessori alla cultura della Regione, Ezio Alberton, del Comune, Marziano Marza.no e Lorenzo Matteoll e ha raccolto grande disponibilità. Ha bussato alle porte delle banche e delle grandi aziende, raccogliendo soltanto consensi. Forse ce la farà a diventare realtà. Lo farà per strappare all'improvvisazione la fotografia di una Torino magica, per rompere l'Immagine del convenzionale «genius loci» sabaudo esoterico e restituirle lineamenti e sfumature, a volte inspiegabili o incomprensibili, ma documentati e rigorosamente scientifici. '"'tnrmeBe' or rrauorettazto-- Le immagini del male L'impalcatura della manifestazione sta assumendo forma con la collaborazione dei professori Eugenio Corsini, Domenico Devoti, Franco Garelli, Vittorio Mathieu, Dario Rei, Fulvio Salza, Luciano Tamburini, Francesco Traniello e la consulenza di Filippo Barbano. Almeno due 1 «capitoli» del libro che Torino con ogni probabilità dedicherà al diavolo. ' il percorso espositivo potrebbe offrire i flash di cos'è stato il diavolo nelle culture simo affresco, potrebbero essere esposti 1 libri Italiani usciti dopo il 1970 a testimonianza della ripresa d'attenzione sul diabolico. Incontri e performances. Sarà sicuramente il capitolo più nuovo, ma anche più difficile da scrivere. E' quello che però può dare un'impronta di altissimo livello al «mese del diavolo», tra credenze e racconti Le tentazioni di Andreatta Si pensa ad un ciclo di film: da Bresson a Russel da Dreyer a Kawalerowicz. Ad una corposissima serie di concerti e di musiche sinfoniche e da camera: dal Don Giovanni di Mozart, alle Streghe di Paganini dal Trillo del diavolo di Tartini, al Mephisto Waltz di Liszt, dal Faust di Gounod al Mefistofele di Boito, alla Dannazione di Faust di Beriloz. Personaggi pubblici verranno poi invitati a «raccontarsi e a lasciarsi tentare dai loro «daimon». S'è pensato a politici come Giulio Andreotti e Giuliano Amato, a scienziati come Tullio Regge, Alberto Conte, Carlo Rubbia, a scrittori come Guido Ceronetti, a filosofi come Kolakowski Si chiuderà con una sventagliata di dibattiti e conferenze sul •diabolico oggi» visto da teologi e sociologi, da antropologi e psicanalisti, da storici ed artisti. Poi spettacoli di strada e teatri e un ciclo di letture sulla figura di Satana. Tutto questo, naturalmente per ora non è che una «bozza» ricca d'appunti, suggerimenti, giudizi ipotesi Per «materializzarsi» attende l'.ok. di un pool il enti pubblici e privati che la sponsorizzino e le offrano una sede. Quando? Tra un anno. SI nell'88, quando a Torino verrà Giovanni Paolo li che del diavolo parla spesso me:tendo in guardia tutti . ~ Gian Mario Ricciardi CITTA' DI SANTENA Provincia di Torino - Avviso gara licitazione privata Questo Comune intende procedere mediante licitazione privata, col metodo di cui agli arti 1 lett. e) e 5 della Legge n. 14/73 e in base al criterio di cui all'art. 24 lett. b) della legge n. 584/77 come modificalo dall'art. 2 della legge 687/84, all'aggiudicazione dell'appallo per la gestione del Servizio di Igiene Urbana comprendente: — Servizio di raccolta - trasporto - smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati non ingombranti; — Servizio di raccolta - trasporto - smaltimento dei rifiuti urbani ingombranti a mezzo di cassoni a benna; — Servizio di nettezza urbana. L'appalto avrà la durata di anni 3. Gli interessati, muniti dell'autorizzazione regionale di cui agli arti 6 lett. d) e 31 del O.P.R. 915/82, possono chiedere di essere invitati alla gara presentando domanda in bollo, presso l'Ufficio di Segreteria comunale, entro le ore 13,30 del giorno 14 ottobre 1987, allegando ad essa curriculum tecnico relativo a esperienza, dotazione di mezzi e attrezzature nel settore di attività oggetto dell'appalto. La richiesta di invito non vincola in alcun modo questa Amministrazione. IL SINDACO Dott. Luigi Corbetta