Colombo si riscatta

TENNIS TENNIS Conclusi a Firenze i campionati italiani Colàmhó si riscatta BASKET La Tracer vince la finale della Coppa Intercontinentale Mitmnm emput mundi Dopo oltre tre ore di gioco, supera al quarto set il marchigiano Narducci - L'azzurro di Davis, in coppia con Claudio Panatta, è poi sconfitto a sorpresa nel doppio dal nòstro Inviato RINOCACIOPPO firenze — Simone Colombo, brianzolo di 24 anni, con le sue gambe ad «X», riscatta una stagione negativa in campo internazionale, che l'ha visto precipitare al 203° posto del ranking mondiale, conquistando 11 suo primo titolo di singolare agli •Assoluti» del Tennis Club' Match BaU di Firenze. Ha battuto in quattro set l'outsider Massimiliano Narducci, ascolano di 23 anni, numero 223 al móndo con 1 punti conquistati quest'anno nel Circuito Satellite nazionale e numero 10 della classifica italiana. Simone Colombo era alla sua seconda finale degli Assoluti. Due anni fa al Circolo della Stampa-Sporting di Torino era stato sconfitto da Claudio Panatta, questa volta con un avversarlo di minore caratura ed esperienza ha centrato l'obiettivo, Un'iniezione di fiducia per riprendere con maggior lena gli allenamenti ed 1 prossimi impegni internazionali (a partire dagli Internazionali di Sicilia a Palermo dalla prossima settimana) per cercare di vincere partite e con-, qulstare punti utili a risalire posizioni nella classifica Singolare maschile: Colombo batte Narducci 5-7, 6-3,6-2,6-4. Doppio maschile: Pennisi-RestellI b. ColombePar: atta 6-3, 3-0, 6-*. Singolare • femminile: Gol arsa b. La Fratta $-2, 6-1. ' Doppio femminile: Garrone-Nonoll b. GolarsaRomanò 7-6,6-4. bo ha perso il primo set e ha dovuto soffrire più di'tre ore per avere ragióne delle bordate del marchigiano che.ha si nel rovescio il suo colpo più facile, ma ha anche un potente diritto quando non perde la misura. Alla fine il maggiore acume tattico di Colombo ha avuto il sopravvento. Anche Narducci ha un coach. E' il serio e modesto maestro Bottaccin, uh nome non nuovo ad exploit negli Assoluti. Lo scorso anno a Bari aveva portato in finale Corrado Aprili, scomparso quest'anno quando lo ha lasciato, questa volta ha fatto il bis con Narducci. Forse sarebbe il caso di prendere in considerazione il suo nome nell'ambito del settore tecni¬ Simone Colombo mondiale. Ragazzo serio e posato,' lo scorso anno a Saint-Vincent aveva vinto il suo primo titolo Grand Prix, era entrato fra i primi' cento del móndo gettando le basi per una buona stagione '87. Ma quest'anno tutto è andato storto per lui sin dall'inizio. L'infelice debutto in Coppa Davis contro la Svezia a Prato, poi una lunghissima serie di sconfitte al primo turno ne hanno fiaccato il morale. Si è ripreso solo quando è stato schierato in . extremis nel doppio contro la Corea ' a Seul, solo perché Claudio Panatta era troppo provato dopo aver vinto al quinto set il suo singolare. Ripescato, è stato poi il principale protagonista della vittoria del doppio azzurro, trascinando all'inizio un Cane ancora shoccato dalla sconfitta del singolare J'apertura. Ora la conferma con il titolo italiano. Non un fuoriclasse, non una grande speranza, ma un atleta serio e coscienzioso che cerca di rendere sempre al meglio delle rue possibilità. Ma al suo primo titolo non ha assistite Adriano Panatta, impegnato sul mare dell'isola d'Elba a conquistare 11 suo primo secondo posto in una prova del campionato nazionale «Offshore», né Paolo Bertolucci, neo responsabile del Centra tecnico nazionale j di Riano. A "fargli da coach, ' Simone Colombo ha la sua ragazza, Manuela Lucano, giocatrice B2, che lo amministra e lo consiglia con la stessa applicazione che Barbara Atzori dedicava al marito Corrado Barazzutti. -Non sarà una finale facile — aveva anticipato Manuela —. Simone attacca sempre sul rovescio dell'avversario e Narducci ha nel passante di rovescio il suo colpo migliore: Tutto vero, cosi Colom¬ ■ A Firenxe sfida McEnrM-Undl i! 26 ottobre FIRENZE — Ottobre, tempo di esibizioni che culminano con la miliardaria prova di Anversa, con in palio la celebre «Racchetta di diamanti». Ma anche in Italia è previsto un appetitoso programma, organizzato dal manager Sergio Palmieri per il gruppo Proserv di Donald Dell. —Dal 22 al 24 ottobre a |~Veronar Wilander—ta-contrerà il vincente di Aprili-Mecir e McEnroe se la vedrà, con il vincitore fra Casal e Cane. Seguirà la finale. n 26 ottobre, a Firenze, è inoltre prevista la grande sfida McEnroeLendl, con PanattaCanè a fare da avanspettacolo. Infine il 27 ottobre a Reggio Emilia, McEnroe contro Noah. I campioni d'Europa superano il Barcellona (100-84) grazie ai canestri di McAdoo ed alla staffetta difensiva sul temibile San Epifanio - E' il settimo successo italiano nella manifestazione co federale. Dopo il titolo di singolare Colombo, troppo stanco, insieme, a Claudio Panatta ha mancato 11 previsto «bis» nel doppio vinto dai sorprendenti Perniisi e Restelli, due ragazzi fiorentini di categoria B. Il primo, Pietro Perniisi, è figlio d'arte: il padre Carlo é stato un seconda categoria mentre la mamma, Alessandra Gobbo, prima categoria per una quindicina d'anni, ha il suo nome nell'albo d'oro degli Assoluti con il titolo di misto conquistato a fianco di Giorgio Facilini nel 1969 ai danni del «big» dell'epoca, Nicola Pletrangell e Lea Pericoli. Nel doppio femminile, vittoria delle «federali» di Mimi Di Domenico, Laura Garrone e Caterina Nozzoli contro le «anti-federali» Laura Golarsa e Barbara Romano. Al termine, scambi di insulti fra la campionessa di singolare Golarsa e la prosperosa Nozzoli, colpevole di averle soffiato il posto in panchine nella Federation Cup di Vancouver a dispetto di una peggiore classifica. Anche in campo femminile la situazione non è delle più amichevoli e sarebbe opportuno un intervento da parte federale per calmare gli animi, una volta esaurite le squallide beghe elettorali. dal nostro Inviato GUIDO ERCOLE MILANO — Dopo l'Italia e l'Europa, la Tracer conquista anche il mondo: 100-64 al Barcellona e la 21° Coppa Intercontinentale è sua. Franco Casalini, l'erede di Peterson, fa centro al suo primo tentativo e, in questa irripetibile stagione che ha portato nella bacheca dei milanesi scudetto, Coppa Italia e Coppa dei Campioni, da alla sua società l'unico prestigioso trofeo che le mancava, la Coppa già vinta per tre'volte da Varese, due da Cantù e una da Roma. Come già in semifinale contro il Clbona. la Tracer ha .rovesciato il pronostico ingabbiando con una difesa asfissiante l'uomo più temuto: sabato era toccato a Drazen retrovie, ieri è stata la volta di San Epifanio. Non è un caso che il Barcellona, che aveva travolto il Maccabi con 42 punti ottenuti col tiro «pesante», ieri abbia ottenuto solo 18 punti con le «bombe». La Tracer è andata a marcare 1 suoi rivali ben lontana da canestro, li ha condizionati e non ha mai concesso al catalani di giostrare sui ritmi prediletti. Premier, Montecchi, Pittis e D'Antoni 9 I complotti neotaureotì tamente la scossa, prima di assopirsi, ma era proprio l'entrata di Bargna, al posto di uno zoppicante Meneghin, ad assestare la difesa. Premier zittiva Epi e Montecchi lo rilevava con risultati altrettanto buoni. Cosi bastavano i canestri di McAdoo per fare il break: 31-23 al 13', poi 44-31 al IT," con spazio anche per un buon Pittis. Seguiva un minuto di sbandamento, quando rifiatava D'Antoni, ma l'oriundo rientrava e sparava la «bomba» che fissava il 49-30 al riposo. Botte e risposte di Bargna e Sibilio in avvio di ripresa, poi D'Antoni guidava un nuovo allungo: 73-56 al 9'. Il Barcellona tentava il pressing con due playmaker contemporaneamente in campo, ma toglieva Sibilio e se lo dimenticava troppo a lungo in panchina. Era il momento più brutto dell'incontro, una sequela di falli. La Tracer perdeva anche McAdoo, ma proprio nel momento più difficile (79-72) Premier «inventava, un canestro stroncagambe da tre. Era la giusta carica per Brown, che cominciava a giganteggiare sotto 1 tabelloni, e non c'erano più troppi problemi per condurre in porto la vittoria. TRACER-BARCEIXONA100-64 (46-39) Tracer Milano (ti 9/16): Bargna 10 (voto 7), Pittis 3 (6,5). D'Antoni 13 (8), Premier 10 (6,5), Meneghin 4 (6,5), Brown 24 (6,5). Montecchi 11 (7), McAdoo 25 (7,5). Barcellona (ti 24/32): Jimenez 15 (6,5). Costa 6 (5,5), Sibilio 24 <7), Solozabal 13 (6), Trumbo 4 (6), McDowell 8 (5,5), Palacios (5). San Epifanio 14 (5,5). Arbìtri: Rigas (Gre 6) e Mainini (Fra 5,5). Finale 3° posto: Cibona-Maccabl 106-96; finale 5° posto; Monte Libano-Ferrocarril 110-04. Classifica finale £l'Coppa Intercontinentale: 1. Tracer Milano; 2. Barcellona; 3. Cibona Zagabria; 4. Maccabl Tel Aviv; 5. Monte Libano San Paulo; & Ferrocarril Buenos Aires; 7. Washington All Stara Seattle; 8. Zalgirla Kaunas. Albo d'oro 1966 Igni» Varese (Ita); 1967 Goodyear Akron (Usa); 1968 Goodyear Akron (Usa); 1969 Goodyear Akron (Usa); 1970 Ignis Varese (Ita); 1071 n.d.; 1972 (sq. naz.) Usa; 1973 Ignis Varese (Ita); 1974 University of Maryland (Usa); 1975 Forst Canta (Ita); 1976 Rea! Madrid (Spa); 1977 Real Madrid (Spa); 1978 Real Madrid (Spa); 1979 Sirio San Paulo (Bra); 1980 Maccabl Tel Aviv (Isr); 1981 Real Madrid (Spa); 1982 Ford Canta (Ita); 1983 Obras Sanitarias B. Aires (Arg); 1984 Bancoroma (Ita); 1985 Barcellona (Spa); 1986 Zalgiris Kaunas (Urs); 1987 Tracer Milano (Ita). Bob McAdoo ni l'ha richiamato a rifiatare verso la fine del primo tempo, ma l'ha rimesso in campo dopo appena 60", allarmato da un parziale di 0-6), detto del solito grande apporto offensivo di McAdoo, bisogna ricordare Brown che, limitato per gran parte del match dallo scontro fisico con McDowell e Trumbo, è emerso nel finale. si sono alternati su Epi, umiliato ad uno dei più magri raccolti della sua carriera, appena 14 punti. Ed a quel punto Sibilio, sempre pericoloso, non è bastato ai blugranata, anche perchè il dominicano in difesa ha sempre concesso troppo a McAdoo, implacabile. Detto di D'Antoni, splendido e insostituibile (Casali¬ Poi Montecchi che, da autentico «Pony Express», recapitava palle preziose ai compagni, a velocità impensabili anche per i fulminei play spagnoli. E anche una lode a Bargna, il barbuto cantorino che in difesa consente a McAdoo di giostrare in una zona più circoscritta Premier, al solito imprevedibile, aveva dato immedia¬